L'Amico del Popolo digitale

Feltrino Dai nostri paesi L’Amico del Popolo 7 novembre 2024 - n. 44 19 In dirittura d’arrivo la pista ciclopedonale Feltre- Pedavena. Attualmente sono in corso di ultimazione i lavori relativi al tratto, poco più di un chilometro lungo la sinistra orografica del torrente Colmeda, che da Sega Bassa arriva nei pressi della Birreria Pedavena. L’augurio del sindaco Nicola Castellaz è che i lavori si concludano entro la fine di novembre. «Tempo permettendo», ha poi aggiunto. A detta di tutti - e su questo non ci sono stati pareri divergenti - è un’opera importante, avviata nel lontano 2015, quando la Giunta municipale di Feltre approvò il progetto preliminare nella seduta del 17 luglio. A quella data si può far risalire l’iter burocratico- amministrativo che nessuno pensava potesse protrarsi così a lungo. Proprio perché inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche 2014-2016, era più che giustificato ritenere che potesse essere realizzata entro la fine del 2016. Così non è stato e non c’è da meravigliarsi più di tanto, perché si sa quanto impegnativa e complessa sia ogni operazione che comporti ingenti investimenti pubblici e che interessi più di un Comune. In ogni caso la pista ciclopedonale sarebbe rimasta riposta nel cassetto dei sogni senza le necessarie risorse finanziarie, pari a 500 mila euro, coperte per il 90% dal Fondo dei Comuni confinanti e per il restante 10% dal Distretto del commercio Feltre-Pedavena. Che questa opera pubblica abbia una grande rilevanza lo ha fatto presente il sindaco Castellaz. Dopo aver ringraziato la Fabbrica Birra Pedavena, l’azienda agricola Donazzolo e la Forgialluminio per aver collaborato al miglioramento della viabilità dei mezzi pesanti impegnati nei lavori, egli ha sottolineato come «l’iniziativa produrrà beneficio sia a chi vive nel territorio garantendo passeggiate in un ambiente salubre e naturale, sia ai nostri ragazzi che potranno raggiungere le scuole superiori in sicurezza, ma anche ai turisti con o senza bicicletta». Ma non è questa l’unica considerazione che ha espresso: «L’opera conclude il collegamento ciclabile nord-sud di Pedavena ed apre uno sbocco futuro a ovest attraverso il Canalet». Importante per la mobilità urbana e rurale, essa offre «una serie di vantaggi per le persone e l’ambiente, oltre a migliorare la sicurezza, la salute, il benessere psicofisico, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e dei rumori e garantire una maggiore sostenibilità, la decongestione del traffico e l’attrattiva turistica». Gabriele Turrin PEDAVENA - L’opera ha un costo di 500 mila euro. l’opera - Il collegamento tra Feltre e Pedavena, da Sega Bassa alla Birreria Ciclopedonale, ci siamo quasi Castellaz: «Tempo permettendo, i lavori si concluderanno entro novembre» sovramonte Sorriva dice addio a ‘‘Bepi de Mabile’’ Come da sempre il giorno prima, domenica 20 ottobre, aveva partecipato alla santa messa. Giuseppe Bottegal era infatti molto religioso e devoto. E in paese lo conoscevano tutti come ‘‘Bepi de Mabile’’, perché figlio della stimatissima Amabile, che negli anni ‘60-’70 era infermiera itinerante. Una signora buona che però faceva ‘‘paura’’, con quella sua scatola di alluminio che conteneva siringa e aghi di grande spessore. Giuseppe è scomparso improvvisamente a 87 anni, lunedì 21, e l’estremo saluto è avvenuto giovedì 24 nella parrocchiale di Sorriva, particolarmente gremita. Lascia l’amata moglie Caterina (‘‘Catineta’’), i figli Regina con Giovanni e Luigi con Elena, gli amati quattro nipoti e i cinque pronipoti, oltre al fratello Giorgio, ex valido carrozziere. Con Amedeo Venzat e Guido Copa per decenni fece l’impresario edile, si costruì una bella villetta sul colle che da su via Ponterra, per poi andare alla Sici di Fonzaso, ove era maestro dei muri prefabbricati in pietra, che tanto successo hanno avuto nell’edilizia. Da ricordare che negli anni ‘70 fu anche consigliere comunale quando era sindaco Gianfranco Fenti, un maestro elementare proveniente da Sedico, che però durò poco e fu sostituito dal commissario Laveder. Bepi aveva un carattere sempre positivo, perennemente sorridente; le sue erano battute intelligenti e sobrie ma, come ricorda la figlia ‘‘Reginetta’’, per anni caposala di Oculistica a Feltre, il suo grande amore erano i nipoti e poi i pronipoti, con i quali trascorreva l’intera giornata. I suoi hobby erano l’orto e il pollaio, che ha curato sino alla fine. La sua improvvisa scomparsa ha suscitato intenso cordoglio a Sorriva, che lo ricorderà come un vero personaggio, per la sua bontà, allegria e grande fede. Giuseppe D’Incau Giuseppe Bottegal. Ha riaperto al pubblico sabato 2 novembre l’ufficio postale di Sovramonte. Sono infatti terminati, nei giorni scorsi, i lavori di ristrutturazione della sede di Servo, che accoglierà, non appena saranno operativi, tutti i principali servizi della pubblica amministrazione grazie al progetto «Polis – Casa dei Servizi Digitali». L’ufficio di Sovramonte ha cambiato il suo tradizionale aspetto grazie anche alla realizzazione di uno sportello ribassato, che consente di richiedere con comodità i servizi e i prodotti di Poste Italiane e, non appena disponibili, i servizi della pubblica amministrazione. Inoltre, l’intera sala che accoglie i clienti è stata rinnovata, dotata di nuovi arredi e nuovi colori, una nuova illuminazione, una nuova pavimentazione e, per abbattere le barriere, una corsia in rilievo per non vedenti. L’ufficio postale di Sovramonte sarà aperto con il consueto orario: martedì, giovedì e sabato dalle 8.20 alle 13.45. Lunedì 28 ottobre si è festeggiato san Giuda Taddeo, apostolo di Gesù, nel piccolo oratorio a Salgarda Vecchia, che venne edificato nel 1911 e poi rinnovato nel 1928 con la santa messa celebrata da Claudio Centa, parroco di Pez e amministratore di Cesio e Soranzen. Qui da sempre si onora San Giuda (da non confondersi con il traditore Giuda Iscariota), patrono delle cause impossibili. Ricorrenza sempre partecipata, in primis dagli abitanti di Fianema, ma anche da tanti villabrunesi, che CESIOMGGIORE - Don Claudio Centa, parroco di Pez, e i fedeli davanti alla chiesa. Cesiomaggiore - Il 28 ottobre, nel piccolo oratorio a Salgarda Vecchia Fianema festeggia san Giuda Taddeo Ricorrenza sempre partecipata anche da tanti abitanti di Villabruna sovramonte - Ha riaperto al pubblico sabato 2 novembre L’ufficio postale è rinnovato Stop alle barriere architettoniche e nuovi arredi e colori vi si recavano, rigorosamente a piedi, attraversando il ponte di corde realizzato, dopo l’alluvione del 1967, dalla famiglia di Oreste Gris col figlio Carlo, senza progetto alcuno, ma con ingegneristica ammirevole capacità. Ricordano l’anziano Dario Turrin e il nipote Mauro del ceppo «S’Ciona» - della famiglia che gestiva il mulino, che dopo la Santa Messa si gustava un lauto rinfresco - ogni donna portava una torta e si arrostivano le castagne e si beveva vin brulé. Un particolare momento di coesione fra le due comunità sulle opposte sponde del torrente Caorame. Dario vuole segnalare la particolare dedizione della signora Elisa Ropele (classe 1934), che si prende cura della piccola chiesetta da quasi settant’anni. Quest’anno il rinfresco si è svolto nel piazzale della stalla del nipote Mattia Gris, che alleva capre da latte. Questa tradizione religiosa e popolare è da rivalutare, perché significa storia e memoria. G. D’I. SOVRAMONTE - Le Poste.

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