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Cortina - Centro Cadore - Comelico L’Amico del Popolo 7 NOVEMBRE 2024 - N. 44 Dai nostri paesi 21 cortina IN LADINO Mario Ferruccio Belli un pensier a un amigo Ste dis, su ra gasetes e par radio, trope i à recordà Mario Ferruccio Belli, jornalista e scritor da San Vido inciasà a Cortina dal 1958, che l à scrito miere de pajines de storia e arte de Anpezo e del Cadore. Ai 18 de otobre on pardù un maestro de cultura, che me parea che l no n aesse da sin ‘sì mai: par nosoutre, che son stade sò amighe, el l ea senpre, co na parola, un cafè, un pensier, e l me manciarà. No voree l recordà cemodo che i à scrito chi outre, e aee pensà de contà una de ra caminades che aon fato insieme in Cadore, par vede un sito pien de storia che poche conosce, opura algo de outro. Par chesto «algo de outro», m é sovienù chel che l aea acaro fei, prin de duto canche vienia fora un sò libro: sun tante el scriea na dedica e l i donaa ai amighe. No solo, ma m é capità de ciapà da el co ra dedica pi de un libro che l no n ea sò, ma l saea che l m aarae piajù e fato contento. Ra prima ota l é stà ai 12 de febraro del 1977, canche Belli el m à regalà «Cortina d’Ampezzo nelle Dolomiti», un libro de Carlo Felice Wolff (chel de ra stories de «I monti Pallidi»), scrito del 1935 e pien de fotografies de Anpezo de na ota. ‘Sie ancora a scora e me piajea ra storia del mè paes: donca l ea stà un onor ciapà propio «dal dotor Belli» chel libro, che ei ancora su ra scanzia. Dapò in é vienù tante de outre, da «La conquista del terzo grado», l unico libro che l à scrito su ra storia del ‘sì in croda, che ei ciapà del 1978, e inaante. Pos dì che i deboto trenta libre de Belli i ei deboto dute su ra scanzia, e trope co ra dedica: l ultimo, «Cortina d’Ampezzo 1917-1945. Il Fascismo e gli anni della speranza», vienù fora del 2017 epò del 2019, el me l aea donà ai 4 de luio de ‘sà zinche ane, «con stima e tanta simpatia». Fijicaries, podasson dì: ma vede su ra scanzia dei libre anpezane tante laore de Belli, saé che trope i ei ciapade da ra sò mas e che l se pensaa senpre de me scrie su doa paroles, che es vanzasse a recordo, par me resta un gran onor. Pede duto chel che ei abù da un bon amigo, l é anche chera firmes, seign de ra sò, de ra nostra sinpatia. Nesto Coleto Inquadra e ascolta Nel 2025, che ormai si avvicina a grandi passi, non saranno tantissimi i centenari legati al mondo della montagna di Cortina, al quale da sempre cerchiamo di porre attenzione, per non dimenticare. Per quanto concerne le persone, possiamo rammentare il centesimo anniversario dalla nascita di quattro Scoiattoli che si fecero valere sulle crode native e pure su quelle lontane: Bruno Alberti «Rodela», Armando Apollonio «Bocia», Luigi Menardi «Igi» e - last but not least - Lino Lacedelli, primo salitore con Achille Compagnoni del K2, che il compleanno lo festeggiava il 4 dicembre. Tutti e quattro esplorarono per bene le cime che circondano la conca, affidando il loro nome a diverse vie, oggi in parte inevitabilmente trascurate. Bruno Alberti fu attivo per breve tempo nei primi anni ‘50; si dedicò poi al lavoro e alla famiglia, fu duramente colpito dall’improvvisa perdita del figlio Paolo, promettente scalatore, e si spense nel 2002; Armando Apollonio morì appena venticinquenne in un incidente automobilistico, quando avrebbe potuto fare ancora tanto; Luigi Menardi fu attivo anch’egli fino ai primi anni ‘50, e si dedicò poi all’attività di albergatore e alla famiglia, lasciando questa terra nel 1979. La storia alpinistica di Lino Lacedelli è più lunga e famosa: a venticinque anni divenne guida, professione che esercitò per tre decenni; nel 1954 scalò il K2, poi aprì un celebre negozio di articoli sportivi, ebbe quattro figli e tracciò l’ultima via nuova con l’amico Renato De Pol, nel 1973. Lino girò per i monti fino ad età avanzata, tanto che personalmente ricordo due escursioni in sua compagnia nel 2002 e nel 2003; se n’è andato nell’autunno 2009. Nel 1925 il ventiseienne Luigi Apollonio «Longo» fu promosso guida, l’ultima nata nel secolo XIX; fu iscritto nel ruolo fino ai primi anni ‘60, e lo ricordo ancora con simpatia. Sulle montagne d’Ampezzo quell’anno le nuove vie furono scarse: era trascorso ancora poco dal cataclisma della guerra e c’era altro da fare per ricostruire abitazioni, alberghi, boschi, rifugi, sentieri e strade. Cito soltanto due nuove salite, sull’Averau e sul Piz Popena, della coppia Fritz Terschak-Bepi Degregorio, attiva per decenni sugli sci, nella carta stampata e nell’organizzazione e gestione di istituzioni ed attività sportive. Ernesto Majoni Si lavora nel centro di Cortina, sotto la chiesa parrocchiale, per recuperare l’ex panificio Comunale, che dà sul vecchio piazzale del mercato. Issata la gru, allestiti i ponteggi, si lavora anche nel piazzale sotto il fabbricato da rifare interamente. A eseguire questo lavoro è Simico, Società infrastrutture Milano Cortina: l’intervento edilizio e urbanistico sarà infatti un lascito dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026; l’edificio potrà essere utilizzato durante il grande evento sportivo e poi rimarrà nella disponibilità dell’amministrazione comunale, che lo potrà adibire ad alloggi per il personale, oppure affittare i nove appartamenti che saranno ricavati nel volume. C’è l’ipotesi di destinare quanto sarà ricavato dagli alloggi per finanziare impianti ed eventi sportivi nel paese. Il governo nazionale impiega quattordici milioni di euro, per recuperare l’ex panificio e trasformare il piazzale. La durata complessiva degli interventi è diciassette mesi, per entrambi i lavori. Si intende coordinare l’intervento, per minimizzare l’impatto dei cantieri sulla comunità. I nove nuovi appartamenti avranno prevalentemente superfici contenute, con alcune unità abitative da 56 a 65 metri quadri, mentre altre avranno 90, oppure 95, sino a 150 metri quadrati. Ci saranno tre edifici con destinazione commerciale. Una attività, da 35 metri quadrati, sarà ricavata nell’ex panificio. Questa sarà utilizzata a fini commerciali dopo l’evento olimpico, perché prima devono essere realizzati alcuni servizi. Una seconda attività commerciale, da 50 metri quadri, sarà al posto dell’attuale pescheria. Ci sarà un nuovo edificio più ampio, da 350 metri quadri, da costruire sulla piazza: sarà a disposizione di Simico sino al termine delle Paralimpiadi, nel marzo 2026, e potrà essere utilizzato durante i Giochi per attività promozionali, ad esempio come sede di Casa Italia. In seguito passerà definitivamente nella disponibilità dell’amministrazione comunale ampezzana. Si discusse di questo progetto nel consiglio comunale del 29 aprile scorso, in seguito a una interrogazione della minoranza, e allora il sindaco Gianluca Lorenzi dichiarò: «Questi soldi arrivano a Cortina perché qui si faranno le Olimpiadi e il governo investe su due realtà comunali. Gli introiti saranno incassati dal comune, che ne disporrà. In linea di massima, andranno a copertura della gestione delle attività sportive, in capo alla società comunale Servizi Ampezzo: potranno essere la pista da bob, la piscina di Guargné, lo stadio Olimpico del ghiaccio, il centro sportivo Antonella De Rigo a Fiames. Di fatto, sarà una importante fonte di reddito, destinata alle attività sportive del nostro paese». Marco Dibona CORTINA - I lavori all’ex panificio comunale. cortina d’ampezzo - Nel volume saranno realizzati nove appartamenti Simico rifà il panificio (14 milioni) Finite le Olimpiadi, l’edificio resterà nella disponibilità del Comune Nel comprensorio sciistico delle Cinque Torri, a Cortina d’Ampezzo, è a buon punto il laghetto di Potor. I lavori, iniziati ad agosto, sfruttano un avvallamento, vicino alla partenza della seggiovia per forcella Nuvolau, a confine fra Cortina d’Ampezzo e Colle Santa Lucia. Completato il bacino vero e proprio, si sta costruendo la stazione di pompaggio dell’acqua, da utilizzare d’inverno, per l’innevamento programmato delle piste. La società di impianti Averau intende finire entro marzo 2025. La capacità del bacino è di 23 mila metri cubi. Il progetto iniziale dell’ingegnere Roland Bernardi fu portato avanti dal commissario per i Mondiali di sci alpino Cortina 2021, con la nuova pista agonistica Lino Lacedelli. Il costo è di circa tre milioni di euro, pagati dalla società, che ha potuto accedere a un contributo del ministero del Turismo del 2023. M.Dib. CORTINA - I lavori per il laghetto di Potor, con la Tofana. cortina d’ampezzo - L’anniversario cadrà nel 2025, attivi nella Conca e su crode lontane I quattro Scoiattoli che nacquero cent’anni fa Tra loro ricordiamo Lino Lacedelli, primo a scalare il K2 con Achille Compagnoni cortina d’ampezzo - Nel comprensorio sciistico delle Cinque Torri È a buon punto il laghetto di Potor Si sta costruendo la stazione di pompaggio dell’acqua, per l’inverno CORTINA - L ultimo libro de Mario Ferruccio Belli, 2019. CORTINA - 1996. Lino Lacedelli, socio da mezzo secolo del CAI Cortina. (Foto Arch. LDB)

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