L'Amico del Popolo digitale

L’Amico del Popolo 7 NOVEMBRE 2024 - N. 44 Dai nostri paesi Cortina - Centro Cadore - Comelico 22 Che cosa si fa nello «Spazio relazionale condiviso»? La domanda sorge spontanea vedendo l’ampia superficie a disposizione lungo la via principale di Auronzo, paese notoriamente turistico, dove i costi al metro quadrato non sono proprio trascurabili. Tutto ruota intorno a quella parola: relazionale. È un luogo dove si fanno amicizie, ci si adopera per una causa sociale e per l’arricchimento culturale personale. Alla base di tanto impegno del volontariato ci sono persone che, proprio con lo scopo di valorizzare la socialità condivisa, hanno fatto proprio il concetto del lavorare insieme. E... ne “inventano” ogni volta una nuova. «Nello spazio relazionale condiviso di Auronzo stiamo lanciando un’iniziativa per raccogliere fondi a favore del Centro Antiviolenza Belluno Donna: un modo per fare rete, coinvolgere le donne del territorio e magari toccare il cuore di qualche artista o hobbista che voglia donare una sua creazione da proporre come regalo di Natale» spiega Rosa De Filippo, una delle promotrici dell’iniziativa e anima dell’Aps Up I sogni fuori dal cassetto. «Non solo il 25 novembre: diciamo No alla violenza sulle donne» è il titolo dell’iniziativa, che invita a dedicare l’intero mese di novembre alla creazione di oggetti in lana e artigianali da suggerire come regali di Natale. L’appuntamento per ritrovarsi e creare insieme è allo Spazio relazionale condiviso di via Unione 4 ad Auronzo, ogni giovedì dalle 15 alle 17. Le promotrici invitano chiunque desideri unirsi a loro per realizzare lavori a maglia e all’uncinetto, oggetti natalizi in feltro, e accolgono volentieri anche persone abili nell’artigianato per proporre corsi in cui insegnare a creare qualcosa. «Puoi anche solo farci compagnia» precisano infine «oppure aiutarci con la pubblicità o donare una tua creazione». Carla Laguna AURONZO - Le mani operose dello ‘‘spazio relazionale’’. auronzo di cadore - L’impegno dei volontari nello Spazio relazionale condiviso Curare la socialità con creatività Rosa De Filippo: «Sosterremo il Centro Antiviolenza Belluno Donna» lozzo di cadore Sarà sistemata la via «Amalio De Pra» L’Unione Montana Centro Cadore ha deciso di affidare all’Associazione Guide Alpine Tre Cime di Auronzo i lavori per la messa in sicurezza del sentiero attrezzato «Amalio Da Pra», situato nel territorio comunale di Lozzo di Cadore. L’intervento si è reso necessario a seguito del sopralluogo effettuato dalla stessa associazione su incarico dell’Unione, dal quale è emersa la necessità di sostituire circa 130 metri di linea ferrata. Lo stato della ferrata aveva comunque lasciato il sentiero agibile. La spesa prevista a bilancio dall’ente è di 11.550 euro, comprensiva dei costi per il materiale, la manodopera e l’elitrasporto. La decisione di affidamento è stata presa dopo un’attenta valutazione dell’affidabilità dell’associazione, che negli incarichi precedenti aveva garantito un servizio eccellente, utilizzando personale qualificato, rispettando i tempi stabiliti e offrendo un prezzo adeguato al mercato. La scelta, inoltre, ha dovuto tenere conto del fatto che il numero di operatori presenti sul mercato nel settore di riferimento è estremamente limitato, rendendo difficile replicare il livello di soddisfazione raggiunto nelle esperienze precedenti. C.L. A partire da gennaio del prossimo anno entrerà nel vivo un’iniziativa importante per favorire la corretta visione nei bambini delle scuole dell’infanzia del Cadore. Si tratta di un esame della vista gratuito, mirato a rilevare l’eventuale presenza dell’ambliopia, più comunemente nota come “occhio pigro”. È un deficit visivo non facilmente rilevabile dai genitori e che nella maggior parte dei casi può essere corretto o migliorato sensibilmente. Si parla di “occhio pigro” quando vi è una differenza di almeno tre decimi tra i due occhi, che rende difficile la visione binoculare o la compromette. L’importanza della diagnosi precoce è dovuta al fatto che, se il difetto non viene trattato adeguatamente, non si registrano più miglioramenti dopo gli otto-dieci anni di età. L’iniziativa dell’esame è stata lanciata dal dottor Davide Borca di Lozzo di Cadore già nel 2011, quando, in seguito a un controllo professionale, rilevò ben due casi in poche ore. Nella convinzione della necessità dello screening, in questi anni il medico ha proposto alla dirigenza delle scuole dell’infanzia un serio controllo precoce, gratuito. E data la tenera età dei bambini, l’approccio utilizzato è informale, basato sul gioco, per ottenere la massima collaborazione possibile senza generare situazioni di stress. Analizzando i dati di questi 13 anni di attività, Borca conferma che dai controlli effettuati su oltre duecento bambini all’anno sono emersi dati in linea con la media nazionale, che si attesta attorno al 3-4%. In caso di rilevazione della disfunzione, il bambino viene poi seguito dall’oculista e dall’ortottista. lozzo di cadore - Dal 2011 propone le visite gratuite Il medico contro l’occhio pigro Da gennaio inizia una collaborazione con le scuole LOZZO - Lungo la ferrata Amalio Da Pra, il caratteristico ‘‘viso’’ del Pupo di San Lorenzo con il ‘‘dito’’ che chiede silenzio. Il medico Davide Borca. La correzione dell’ambliopia. (Foto Wikipedia) La pista olimpica Eugenio Monti di Cortina d’Ampezzo potrebbe accogliere anche le gare di bob, skeleton e slittino dei Giochi olimpici giovanili invernali 2028. Se sarà accolta la candidatura italiana «Dolomiti – Valtellina», sinora l’unica presentata, il rinnovato impianto sportivo potrà accogliere le gare di velocità sul ghiaccio. L’amministrazione comunale ampezzana sostiene pienamente il progetto di ospitare in Italia la quinta edizione dei Giochi invernali giovanili, che solitamente vengono assegnati proprio alle nazioni e alle città che hanno già organizzato le gare olimpiche e paralimpiche. La giunta comunale ampezzana, il 31 ottobre, ha approvato il documento di garanzia, da sottoscrivere con il Cio. Con questo atto aderisce quindi all’accordo stipulato la scorsa estate fra Stato, Regioni Lombardia e Veneto e Provincia autonoma di Trento. L’intento di tutti è valorizzare opere e impianti realizzati per Olimpiadi e Paralimpiadi 2026. È un modo per concretizzare un lascito importante. Sarebbe inoltre garanzia di impiego futuro delle strutture, a fugare i timori di lasciare cattedrali nel deserto, del tutto inattive. A differenza di quanto accadrà per i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026, nella conca ampezzana sarebbero utilizzati solamente due impianti, per le Olimpiadi giovanili: lo sliding centre, la nuova pista Eugenio Monti di Ronco, che sta sorgendo a ritmo battente, e lo storico stadio Olimpico del 1956, dove si sta lavorando per adeguarlo alle esigenze delle persone con disabilità motorie o sensoriali. A Cortina potrebbe anche essere utilizzata una nuova struttura, se dovesse essere realizzata in tempo, fra il 2026 e il 2028: si tratta del nuovo centro federale per il curling, progettato nella parte anteriore dello stadio Olimpico, con i lavori di costruzione che dovrebbero iniziare nella primavera 2026, appena terminate le Paralimpiadi. L’avvio di questo nuovo impianto è stato rimandato, proprio per non interferire con i lavori che si stanno eseguendo ora, in vista dei Giochi. Con l’approvazione della garanzia al Cio, il Comune di Cortina interviene in quanto proprietario delle strutture. L’accordo definitivo sarà sottoscritto con il futuro comitato organizzatore dei Giochi giovanili. Con la firma della garanzia si assicura l’utilizzo esclusivo dal 9 al 31 gennaio 2028; è compreso anche un precedente uso, seppure non esclusivo, dal 1 dicembre 2027 al 9 gennaio 2028. È prevista anche una commissione da pagare per l’uso, ma l’importo non è ancora stato quantificato, poiché la pista non è ancora in attività. Il documento di garanzia prevede anche altri importi, da definire, per remunerazioni, spese, costi, specifiche della consistenza del personale da impiegare, sotto la direzione del comitato organizzatore. Marco Dibona CORTINA - La pista da bob, in costruzione. cortina d’ampezzo - Vincerà «Dolomiti-Valtellina»? Giochi olimpici giovanili invernali 2028 Cortina si candida con la sua pista da bob

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