Cortina - Centro Cadore - Comelico L’Amico del Popolo 7 NOVEMBRE 2024 - N. 44 Dai nostri paesi 23 Cerimonie in tutto il Comelico per il 4 novembre. A San Nicolò, nell’emozione generale, i bambini hanno cantato l’inno d’Italia. Mentre la deposizione della corona d’alloro, al monumento dei Caduti, è stata accompagnata dalle note della Leggenda del Piave. Particolarmente significativo è stato il momento del silenzio, con il sindaco, Davide De Rigo Cromaro, che ha preso le mani di due degli alunni che, frequentanti le scuole elementari, come ha citato il primo cittadino, «sono il fiore più bello deposto ai piedi del monumento ai Caduti». Successivamente il parroco, don Fabio Fiori, ha impartito la benedizione, cui è seguita la preghiera dell’alpino recitata dal presidente dell’Ana di Campolongo, Lorenzo Coluzzi. «Sono sindaco da poco meno di tre mesi» afferma Davide De Rigo Cromaro «per me è stata una nuova esperienza, che spero di poter replicare. Non mi risulta siano mai stati fatti intervenire i bambini a questa cerimonia in questo Comune e credo che la cosa sia davvero riuscita bene». La deposizione della corona e l’intera cerimonia sono poi state replicate nella frazione di Costa, senza la partecipazione degli scolari, rientrati nelle aule, per un’ulteriore riflessione sulla giornata. Lunedì un analogo evento si è tenuto anche a Santo Stefano, con il corteo delle autorità e dei cittadini ritrovatosi prima al monumento di via Udine, poi in chiesa per la messa, quindi al monumento degli ex internati militari e al cimitero militare. Tra gli altri hanno presenziato il sindaco, Alfredo Comis, i rappresentanti di varie associazioni, alcuni studenti, il parroco, don Paolino Rossini. Sabato 9 novembre la ricorrenza verrà celebrata a Casada, dalle 17.15, e domenica 10 a Costalissoio, dalle 9.15, nonché a Campolongo, dalle 17.50. Le cerimonie a San Nicolò Comelico e a Santo Stefano. san nicolò-santo stefano - Emozioni nelle cerimonie per il 4 novembre L’Inno d’Italia cantato dai bambini Davanti al monumento ai Caduti è stata eseguita la Leggenda del Piave santo stefano di cadore Autunno a Teatro propone Cyrano Terzo appuntamento della fortunata rassegna «Autunno a Teatro in Comelico 2024»: domenica 10 novembre, alle 17, al cinema Piave di Santo Stefano, andrà in scena l’ultimo lavoro della compagnia Pubbliche Bugie di Castion “All’ombra di Cyrano”. Si tratta di una commedia poetica ispirata alla famosa opera di Edmond Rostand. La compagnia ha scelto di narrare la storia dell’amore impossibile di Cyrano de Bergerac per Rossana, attraverso una prosa ricercata ma anche tramite un originale e sorprendente uso delle arti visive, che rappresentano il fulcro dello spettacolo. I biglietti costano 10 euro per l’intero e 6 per il ridotto (under 14). Sono acquistabili in prevendita online oppure all’ingresso prima dell’evento: per l’acquisto online e per tutte le info si può visitare il sito www.icomelianti.it oppure rivolgersi al 3471451453 o info@icomelianti.it. SANTO STEFANO - Sarà in scena «All’ombra di Cyrano». Nozze d’oro a Danta, per una ricorrenza che non rappresenta soltanto una data ma una vita trascorsa insieme. A tagliare l’invidiabile traguardo sono stati, recentemente, Nino e Graziella, attivi sagrestani della locale comunità. “In carica” quando è arrivato l’attuale sacerdote, don Fabio Fiori, essi hanno sempre curato la chiesa e la canonica come fosse la propria casa e continuano a farlo tutt’oggi, con estrema generosità. «Per esempio» racconta Paolo Costan Dorigon, collaboratore interparrocchiale di Danta e San Nicolò «Nino porta a casa sua un carico di legna da ardere ed uno lo porta in canonica, garantendo il caldo nell’appartamento del prete. Graziella è sempre attiva nelle pulizie e in cucina. Dopo l’incidente, lei non si è persa d’animo e con coraggio, appena le è stato possibile, è ritornata all’opera sia in canonica che in chiesa, dove ha sempre sostenuto il marito orgoglioso». Nella timidezza ed umiltà che li contraddistinguono, per gli sposi l’anniversario sarebbe dovuto trascorrere in silenzio e sottotono, ma la comunità parrocchiale ha voluto festeggiarli, per ringraziare quanti mettono a disposizione della collettività risorse e tempo e per sottolineare l’importante valore di avere persone pronte a dare il massimo senza chiedere niente. Dopo la messa, celebrata da don Fabio, il felice momento di condivisione è proseguito al ristorante Dolomiti di Costa. «Il tutto» aggiunge Paolo Costan Dorigon «si è svolto nella cura dei preparativi e in armonia, in un’atmosfera resa particolare dalla posizione dei tavoli uniti tra loro, in modo tale da suggerire l’effetto ottico di un immenso interminabile tavolo, con lo sfondo di un grande quadro raffigurante il paese di Danta, attorniato dalle splendide Dolomiti. L’interminabile pranzo si è concluso con il dolce, che il grande cuoco Davide Maraga ha creato e decorato con il bouquet finale». Y.T. DANTA DI CADORE - La coppia ‘‘d’oro’’: Antonio Maddalena Chiafoi e Graziella Maddalena Zolfo. pieve di cadore La Magnifica Comunità di Cadore prepara il calendario culturale con attenzione agli anniversari La Magnifica Comunità di Cadore sta predisponendo le prossime iniziative culturali, molte delle quali avranno un carattere celebrativo. In primo luogo, è da ricordare per l’anno prossimo un’importante ricorrenza per l’ente: il 150º anniversario della sua ricostituzione, avvenuta dopo lo scioglimento forzato imposto dalle leggi napoleoniche. Questo evento si verificò a seguito di un intenso lavoro preparatorio, merito anche di uno dei più strenui sostenitori della Magnifica, don Natale Talamini, e culminò nel Regio Decreto dell’ottobre 1875, che sancì l’erezione del Consorzio cadorino come ente morale. Questa realtà fu poi trasformata nella Magnifica Comunità di Cadore. Entro la fine di quest’anno, viene precisato dalla Magnifica, saranno organizzate alcune iniziative per ricordare il 50º anniversario della morte di Celso Fabbro, già presidente della Magnifica Comunità di Cadore e appassionato studioso di Tiziano. A lui si deve la raccolta di oltre 500 libri sulla vita e sull’opera dell’artista, che oggi costituisce la preziosa biblioteca tizianesca dell’ente. Nel 2025, oltre all’anniversario della ricostituzione della Magnifica Comunità, si celebreranno anche i 150 anni dalla nascita del botanico cadorino Renato Pampanini, noto per i suoi trascorsi accademici a Firenze e Cagliari, e in particolare per la sua poderosa opera dedicata alla flora del Cadore. Importante trasferta del Coro Comelico, che dal 7 al 10 novembre sarà a Cuneo. Qui, sabato, nella chiesa di Santa Margherita, terrà un concerto, con il locale Sun Chorus, diretto dalla maestra Francesca Oderda, e domenica animerà la messa. Le voci comeliane, sotto la guida del maestro Luciano Casanova Fuga, come ormai noto, eseguono un repertorio molto vario, dando spazio anche al cantautorato italiano. Tra i canti, presenti nel web, Francesca Oderda ne ha sentiti alcuni, incluso «La cura» di Franco Battiato, eseguito dal Coro Comelico nell’ultima trasferta a Parma e nel particolare arrangiamento del suo direttore. La collega è rimasta talmente colpita da richiederne la partitura per insegnarla al suo gruppo. E da lì è nata l’idea di ospitare i comeliani in Piemonte per un concerto tra i due cori. Oltre all’aspetto musicale, ci sarà anche una visita nelle Langhe, in alcune chiese e monumenti storici della città. Ma il calendario autunnale non finirà qui, perché il 7 e l’8 dicembre il Coro Comelico sarà a Novellara, per l’ormai tradizionale concerto prenatalizio, che si ripete nella città dei Nomadi da oltre dieci anni. Yvonne Toscani SANTO STEFANO - Il Coro Comelico. santo stefano di cadore - Dal 7 al 10 novembre Il Coro in partenza per Cuneo L’invito è giunto dalla direttrice del Sun Chorus danta di cadore - La comunità parrocchiale ha voluto festeggiarli Nino e Graziella, sacrestani sposi da 50 anni Don Fiori: «Curano la chiesa e la canonica come fossero la propria casa»
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