L'Amico del Popolo digitale

Agordino L’Amico del Popolo 7 NOVEMBRE 2024 - N. 44 Dai nostri paesi 26 Quasi due milioni e 700 mila euro “buttati” nel gioco d’azzardo. Una cifra rilevante, su cui riflettere, quella che solo nei primi sei mesi di quest’anno ad Agordo è andata spesa tra apparecchi fisici (quasi due milioni fra slot machine, lotterie istantanee e, più staccati, Lotto e Superenalotto) e telematici (dove giochi di abilità e scommesse la fanno da padroni). È l’importante campanello d’allarme suonato la sera di lunedì 28 ottobre ad Agordo da Angelo Smaniotto e Pierluigi Riello, dottori commercialisti ed educatori finanziari, chiamati dal SerD dell’Ulss 1 Dolomiti a dare il proprio contributo alla prima delle serate promosse per sensibilizzare alla piaga dell’azzardo. Un allarme ancor più preoccupante alla luce dei dati elaborati da Filippo Torrigiani, consulente della Commissione parlamentare antimafia, su dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e forniti da Scuole in Rete, relativi anche a Belluno con 33.630.965 euro (18.933.000 nel gioco fisico e 14.700.000 in quello telematico), Feltre con 24 milioni e 142 mila euro (13.838.000 e 10.304.000), Ponte nelle Alpi quasi 7 milioni (3.581.000 e 3.400.000). Per prevenire i rischi che possono derivare alle proprie finanze dal gioco d’azzardo è senz’altro molto utile tenere sott’occhio la propria liquidità, il proprio risparmio e i propri debiti: questo il consiglio dato dai due esperti in una sala don Tamis in cui gli agordini erano pochi a testimonianza che ancora non c’è presa di coscienza della gravità del fenomeno. «Il gioco d’azzardo - hanno detto Smaniotto e Riello - viene presentato come legale, garantito e senza alcuna controindicazione, ma è un’attività in cui tutti ci guadagnano, tranne il consumatore». Dove per «tutti» si intende lo Stato (11 miliardi incassati nel 2022, «poco meno della metà degli introiti dalle accise sui carburanti») e i concessionari, come Lottomatica. «Quest’ultima - hanno sottolineato proiettando il documento - nel suo bilancio di sostenibilità dice di rispettare «il consumatore come soggetto da tutelare e al quale offrire esperienze di gioco innovative e coinvolgenti, di qualità e in totale sicurezza» e aggiunge che «il gioco rappresenta un intrattenimento occasionale e un momento di svago totalmente sano e sotto controllo per la gran parte dei consumatori» ma in realtà, come hanno spiegato l’assistente sociale Linda Coldebella e lo psicologo Francesco Uva, entrambi del SerD dell’Ulss 1, è un gioco in cui “il banco vince sempre”. «Dal 2003 in poi» ha detto Coldebella «si è giocato sempre di più fino ad arrivare ai 150 miliardi a livello nazionale del 2023. Nel 2012 il disturbo per gioco d’azzardo patologico è stato inserito dal ministero della sanità nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), riconoscendo di fatto che l’azzardo è un problema di salute pubblica e che lo Stato deve farsene carico». Ma riconoscendo dai consigli degli esperti le strategie di chi promuove il gioco d’azzardo, a farsene carico dovrebbero essere anche i cittadini e le comunità. «Il caso non ha memoria» hanno ribadito Coldebella e Uva «le giocate sono una indipendente dall’altra. Ma la nostra mente è invece più portata a ragionare sui nessi causa-effetto per cui pensa che dopo quattro volte che esce il nero, aumentino le possibilità che esca rosso, mentre in realtà non è così. Oppure si convince del fatto che se in una ricevitoria c’è stata una vincita ci sono buone probabilità che si ripeta sempre lì». Un meccanismo che drena grandi quantità di denaro dai bilanci famigliari, per cui Smaniotto e Riello hanno dato alcuni consigli. «Bisogna prendersi cura dei propri soldi» hanno concluso «il risparmio è una virtù civile ed è una forma di rigore con noi stessi. In particolare occorre tenere d’occhio la liquidità e accertarsi che corrisponda a un dato tra le tre e le sei mensilità del proprio stipendio. Quindi bisogna guardare il risparmio che deve essere tra il 10 e il 15% dello stipendio mensile. Infine serve considerare il debito che non deve essere superiore al 30-40% del proprio reddito mensile o annuale». Indicatori del benessere familiare che, se non sono rispettati, fanno finire fra gli indiziati proprio il gioco d’azzardo. Loris Santomaso agordo - Azzardo, i dati della vallata nei primi sei mesi Milioni buttati nel gioco Il Serd: «State attenti perché il banco vince sempre» agordino L’inglese che passione 74 famiglie coinvolte Sono ben 70 bambini e 20 adolescenti in Agordino, per un totale di 74 famiglie, che anche per l’anno accademico 2024/2025 hanno iniziato il loro percorso di bilinguismo familiare seguito dall’insegnante Claudia Soppelsa della Oxford School of English Dolomiti. Si aggiungono poi a loro altri 52 adulti che stanno partecipando al percorso linguistico autunnale nelle lezioni serali, per un totale di ben 142 studenti. Il percorso di bilinguismo familiare annuale è aperto ogni anno per i bambini dai 3 agli 11 anni e prevede un approccio artistico all’inglese attraverso il teatro e la musica. «All’interno del percorso per i ragazzi delle scuole medie, invece, a partire da quest’anno, oltre ai laboratori linguistici con ospiti stranieri da tutto il mondo, sono previste delle novità» spiega Soppelsa esprimendo la propria soddisfazione per l’andamento dell’attività: «un nuovo programma di orientamento, il Progetto Desiree, per tutti i ragazzi che vorrebbero intraprendere l’anno di studio negli Stati Uniti e la nuova possibilità di viaggio studio in Canada. A ciò si aggiunge il nostro viaggio studio estivo in Gran Bretagna per le scuole medie e l’esame linguistico internazionale Cambridge». L.S. Claudia Soppelsa. cencenighe agordino Famiglia Ex Emigranti dell’Agordino Si è tenuta la «Giornata dei soci» con la messa, il ricordo, la festa Puntuale anche quest’anno la tradizionale «Giornata dei soci» della Famiglia Ex Emigranti dell’Agordino, che ha avuto luogo domenica 27 ottobre. Un evento importante per la comunità degli emigranti della vallata che condivide storie e vicissitudini. La giornata ha preso il via a Cencenighe alle ore 10.30 con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale di sant’Antonio abate officiata da don Luigi Canal e accompagnata dalle voci del Coro Alpino Monte Civetta alla quale ha fatto seguito l’omaggio al monumento degli emigranti in piazza Giovan Battista Pellegrini, tanto voluto da Lucia De Toffol, ex presidente del sodalizio agordino. Un momento significativo che ha visto la benedizione impartita dal parroco e preceduta dalle parole dell’attuale presidente della Famiglia, Luca Luchetta e da quelle di Gioia Sacchet, consigliera dell’Associazione Bellunesi nel Mondo che ha richiamato l’attenzione sul problema della sicurezza sul lavoro, un aspetto sempre attuale considerato le condizioni difficili e pericolose che, una volta come adesso, gli emigranti dovevano affrontare. I partecipanti si sono quindi spostati nella sala consiliare del municipio di Cencenighe per ascoltare l’esibizione del Coro Alpino Monte Civetta diretto da Siro De Biasio che ha proposto una selezione di canti tratti dal repertorio di Donato Manfroi, Bepi De Marzi e Giorgio Susana cui è seguito un rinfresco. La giornata di festa è proseguita con il pranzo conviviale al ristorante «Monte Civetta» di Listolade e con la musica di Daniela Trentin. Luisa Manfroi Il Comitato di Gemellaggio è stato felice di collaborare con gli organizzatori della 25a Fiera del Bestiam di Agordo, svoltasi lo scorso 12 ottobre, che quest’anno ha saputo affiancare alla tradizione anche delle belle novità. Significativa e molto suggestiva è stata la presenza del Corpo Bandistico di Centrale che è salito da Zugliano (Comune gemellato da 35 anni con Agordo) per allietare la festa con la sua musica, anche per la ricorrenza dei 100 anni dalla fondazione. I musicisti, appena arrivati ad Agordo, sono stati accolti dal Comitato di Gemellaggio e dagli Alpini di Agordo che hanno messo a disposizione la loro sede per un rinfresco in allegria. Subito dopo la banda ha sfilato per le vie del centro, partendo dal municipio lungo Corso Patrioti. Successivamente i musicisti sono entrati nel giardino di Villa Crotta- de’ Manzoni, per poi spostarsi in piazza Libertà fino sul sagrato dell’Arcidiaconale per poi concludere il loro concerto ‘‘itinerante’’ sul Brói. Una sfilata, quella della banda di Zugliano, che ha portato un vento di novità, allegria e amicizia in una festa molto sentita dagli agordini che, tra l’altro, hanno dimostrato di apprezzare i brani musicali proposti. Contemporaneamente un altro gruppo (di circa 60 persone), su iniziativa della Pro Loco di Zugliano, ha visitato i graffiti realizzati negli anni dai vari artisti, lungo le stradine caratteristiche di Tóccol e Paréch. La comitiva (divisa in due gruppi per facilitare gli spostamenti), ha appreso la storia e le tradizioni agordine ben presentate da Dunio Piccolin, artista ideatore e direttore del progetto «Agordo paese del Graffito», e Andrea Rumor, presidente dell’Associazione Le Ville. Particolarmente apprezzato dagli amici vicentini, il graffito inaugurato lo scorso marzo, che racconta i legami di gemellaggio che uniscono Agordo a Dolomieu e Zugliano. Mirto Testolin, artista di Zugliano, attraverso la sua opera ha raccontato quel “filo di seta” che unisce da 35 anni le due comunità e che è iniziato a metà Ottocento, quando diverse donne agordine avevano trovato lavoro nel cascamificio zuglianese come filatrici. La banda e il gruppo di Zugliano si sono poi ritrovati sul Brói dove hanno gustato l’ottimo pranzo preparato dagli Alpini e hanno assistito alle attività proposte dagli organizzatori e acquistato i prodotti locali presentati nel mercatino organizzato dalla Pro Loco di Agordo. Durante la cerimonia ufficiale, con lo scambio dei doni tra le associazioni coinvolte nell’evento, l’assessora del Comune di Agordo, Alessandra Da Ronch, ha fatto gli onori di casa regalando alla Banda di Centrale una targa in ricordo della bella giornata e in omaggio ai cento anni dalla fondazione. Il sindaco di Zugliano, Sandro Maculan (anche in veste di direttore della Banda) ha sottolineato come, negli anni, il legame di amicizia tra le due Comunità sia sempre più forte, ringraziando anche il Comitato di Gemellaggio per il suo importante ruolo svolto in questo senso. La promessa è stata di ritrovarsi presto, magari per un concerto della Banda che potrà allietare gli Agordini con altri brani del suo repertorio. Dopo la visita ai graffiti, a completamento della giornata ad Agordo, il gruppo ha visitato Villa Crotta-de’ Manzoni con un tour guidato da Chiara Fontanive e realizzato grazie al coinvolgimento della locale Pro Loco. Il Comitato di Gemellaggio, guidato da Michela Paganin, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della splendida giornata, accompagnando gli oltre cento ospiti di Zugliano alla scoperta di Agordo, della sua storia e delle sue tradizioni, con particolare riconoscenza a: Comune di Agordo, Damiano Soppelsa e Ad Agordo Pro Loco per aver dato seguito alle proposte del Comitato di Gemellaggio, nonché il Gruppo degli Alpini, l’Associazione Sportiva Le Ville, Dunio Piccolin, Chiara Fontanive e il Circolo Culturale Agordino per la disponibilità data nell’accoglienza degli ospiti. Claudia Cattadori AGORDO – Il gruppo di Zugliano in visita ai graffiti di TóccolParéch, qui accanto a quello eseguito lo scorso marzo dall’artista vicentino Mirto Testolin. agordo - In occasione della «Fiera del bestiam», che si è tenuta il 12 ottobre Sono arrivati i ‘‘gemelli’’ di Zugliano Si è esibito il Corpo Bandistico di Centrale, nel 100° anno dalla fondazione CENCENIGHE - Un momento di raccoglimento al monumento all’emigrante. CENCENIGHE - L’esibizione del Coro Alpino Monte Civetta.

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