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32 L’Amico del Popolo 7 novembre 2024 - n. 44 In famiglia Anche quest’anno il Lions Club Feltre Castello di Alboino ha organizzato all’interno della manifestazione «Mele a Mel» uno stand per la raccolta di fondi per l’acquisto e la donazione di un cane guida a una persona non vedente. Il service è stato reso possibile prima di tutto grazie alla disponibilità dei soci Nilva e Dorino Moret, che hanno messo a disposizione il cortile della loro dimora, palazzetto Fabris Moret, situato nel centro storico di Mel. All’ingresso del cortile sono stati offerti ai passanti assaggi gastronomici, biscotti, muffin, marmellate e torte, tutti a base di mele e realizzati appositamente da produttori locali. Non è mancata la degustazione di vino prodotto in Valbelluna, gentilmente messo a disposizione dal socio Gianni Gorza, titolare della cantina Podere Castello Aurin. «Sono stati giorni di grande impegno per tutti, ma pure di grande soddisfazione per quanto siamo riusciti a raccogliere», ha spiegato Moret. «Un’occasione prima di tutto di incontro, di amicizia e di dialogo. Tante sono state le persone che si sono fermate al nostro stand nei tre giorni della manifestazione capendo quale era la finalità della nostra attività e lasciando un contributo. Molto graditi la visita e il saluto portati dal presidente di zona Debora Lotto e il concreto aiuto di Norma Marcuzzo del Club Lions di Montebelluna, responsabile dei cani guida della terza circoscrizione, oltre che delle giovani Lucrezia, Giulia e Francesca del Leo Club di Feltre; è stato davvero molto bello collaborare tutti insieme». «Nella giornata di domenica 13 ottobre è venuta a trovarci Claudia Cattadori, una ragazza non vedente con il suo cane guida Pink, si è resa disponibile a rispondere alla tante domande dei passanti», continua Moret. Anche Luciano Grotto, responsabile del Service cani guida del distretto Lions 108TA2, ha voluto dare il suo aiuto allo stand ringraziando il Castello di Alboino per la qualità del service proposto. BORGO VALBELLUNA - La raccolta fondi è stata organizzata nell’ambito di «Mele a Mel». Disegno dalla collezione Chloé. La foto in alto rappresenta un Murale di Padova (foto di Franco Piacentini). Quali sono le 7 differenze nella foto in basso, create con il fotoritocco? Troverai la soluzione nella pagina delle Rubriche. La Ricetta Via Traversa Agordina, 6 - 32036 Sedico (BL) Telefono 0437 852128 Spaghetti allo scoglio INGREDIENTI PER 2 PERSONE 200 gr di spaghetti - 1 scalogno - 1 carotina - 10 gamberetti - 8 gamberoni - 200 gr di cozze - 200 gr di vongole - 150 gr di calamari - 150 gr di pomodorini - prezzemolo tritato - sale e pepe e olio q.b. PREPARAZIONE Pulite le cozze e le vongole e mettetele in una casseruola con un lo d’acqua e un goccio di vino. Eviscerate e spellate i calamari. Lavateli accuratamente e tagliateli ad anelli. Aggiungeteli all’interno di una padella in cui avrete fatto appassire lo scalogno e la carotina tritati insieme all’olio extravergine di oliva e all’aglio. Dopo 4-5 minuti sfumate con il vino bianco e fate evaporare. Pulite i gamberi e i gamberetti facendo un’incisione sulla schiena e eliminando l’intestino e metteteli in una padella con un lo d’olio e un spicchio d’aglio. Fateli cuocere per pochi minuti togliendo prima i gamberetti e poi i gamberi. Nella stessa padella mettete i pomodorini pelati e scolati dal loro succo. Unite le vongole, le cozze, i gamberoni, i gamberetti e mescolate per qualche minuto. Scolate i spaghetti cotti al dente e uniteli nella padella con il sugo. Servite su due piatti e buon appetito. RISTORANTE PIZZERIA costume e moda La cintura, dettaglio sempre più prezioso Non è certamente l’accessorio femminile più amato, se paragonato alle scarpe e alle borse, ma gode comunque di una certo successo, specie quando gli stilisti lo ripropongono ciclicamente. Stiamo parlando della cintura: il termine deriva dal latino cingulum (da cingere) e si riferisce a una fascia più o meno alta, di stoffa o cuoio, annodata o chiusa con fibbia sul davanti, che già i soldati romani indossavano sempre, sia armati sia fuori servizio, all’altezza della vita, sopra la tunica. Utilizzate fin dalla preistoria (sono stati ritrovati resti di cinture metalliche dell’Età del bronzo), avevano la funzione di distinguere il grado militare, religioso e civile. Dal punto di vista stilistico, ma originariamente per praticità, una volta allacciata la cintura, la ‘‘lingua’’ oltre la fibbia doveva terminare sul fianco sinistro per la donna e sul destro per l’uomo. In quest’ultimo modo non avrebbe rappresentato alcun intralcio al momento dell’estrazione della spada. Quest’accessorio, abituato a essere relegato nei cassetti più remoti dell’armadio, ha pacificamente invaso le passerelle, presentandosi sottoforma di sinuosi loghi, morbide catene e pregiate fasce ornate da fibbie, oltrepassando il suo ruolo funzionale di supporto a capi di abbigliamento come pantaloni e gonne. Dettaglio chiave del guardaroba invernale, l’accessorio più sottovalutato in assoluto impreziosisce anche il capo più semplice, depositandosi con grazia non solo su impalpabili abiti, ma cingendo anche blazer e giubbini. Il particolare che distingue la cintura è certamente la fibbia, singola o multipla. Funzionale e strategica, in grado di catturare l’attenzione, sottolinea con grazia il punto vita, mentre morbida può scendere leggermente sui fianchi, per uno scopo puramente decorativo. Il ruolo chiave spetta alle fibbie, generalmente in metallo: riportano il monogramma della maison. Da Loewe è oversize, da Chanel la doppia C dalle dimensioni contenute. C’è chi propone la cintura doppia, chi tono su tono, qualcun’altro invece, come Giorgio Armani, si ispira dall’Oriente e fa sfilare una sorta di obi in tessuto con ricami floreali. Giovanna Sitran www.theglampepper.com Avvocato e direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini sarà a Belluno giovedì 7 e venerdì 8 novembre per incontrare gli studenti e la popolazione e parlare di Costituzione e uguaglianza. Gli incontri sono organizzati dalle Scuole in Rete per un Mondo di Solidarietà e Pace, in collaborazione con l’Aps «Gianni Ballerio», l’Associazione Amici delle Scuole in Rete e l’Ufficio scolastico di Belluno. Autore di «Uguali per Costituzione - Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 a oggi», titolo anche degli appuntamenti bellunesi, Ruffini si è specializzato in diritto tributario, è attualmente membro del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana presso la presidenza del Consiglio dei ministri ed è stato l’ideatore della fatturazione elettronica. Gli appuntamenti saranno dunque l’occasione per approfondire con un grande esperto il concetto di uguaglianza e la sua faticosa realizzazione dalla Costituente ai giorni nostri, la funzione della tassazione, il bilancio dello Stato e il concreto significato del termine “cittadinanza”, temi oggi attuali e che riguardano la quotidianità, e il futuro, di ognuno. Del suo libro ha scritto la prefazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo descrive come «il racconto di come noi italiani siamo stati capaci di riempire di contenuto e spessore una parola speciale, impegnativa: uguaglianza». Come di consueto per le Scuole in Rete, l’incontro offerto alla cittadinanza (in programma giovedì 7 novembre alle 18 in sala Bianchi, nel capoluogo) sarà replicato le studentesse e gli studenti di Belluno, nella mattinata di venerdì 8 novembre al Liceo Lollino. La prenotazione per entrambi gli appuntamenti è obbligatoria: tutte le informazioni sono sul sito www. studentibelluno.it Il direttore dell’Agenzia delle Entrate «Uguali per Costituzione» Ruffini arriva a Belluno solidarietà - A palazzetto Fabris Moret dolci e assaggi per raccogliere i fondi Mel, cane guida a un non vedente grazie ai volontari del Lions Club

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