Martedì 9 agosto 2016
Terrence Malick gira a Sappada
Terrence Malick, il regista cult statunitense noto per film d’autore come «La sottile linea rossa» (sette nomination ai premi Oscar e Orso d’oro a Berlino nel 1999) e «The tree of life» (2011), ha scelto Sappada come set per la sua nuova opera cinematografica. Il film, di produzione tedesca, si intitolerà «Radegund» e racconterà la storia di un obiettore di coscienza nell’Austria dominata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Cima Sappada, la borgata più caratteristica del comune di Sappada, nelle Dolomiti bellunesi, da ieri mattina è "off limits": le riprese dureranno anche per tutta la giornata di oggi. Una parte di paese è chiusa al traffico e sono stati smontati alcuni lampioni. Sappada, nel cui territorio si trovano le sorgenti del fiume Piave, nel 2007 è stata insignita della bandiera arancione del Touring club italiano in quanto borgo di particolare interesse naturalistico e culturale. Terrence Malick è in corsa per il Leone d’oro al 73esimo festival di Venezia, che si apre il 31 agosto, dove sarà presentato in anteprima mondiale il suo documentario «Voyage of time: life’s journey», con Cate Blanchett. La località delle Dolomiti è stata scelta dal regista americano per le sue architetture che hanno mantenuto intatto il fascino del borgo di montagna tradizionale. Per questo motivo Cima Sappada è stata preferita a decine di località delle Alpi: è il borgo più antico del paese, caratterizzato da abitazioni edificate interamente in legno nello stile costruttivo «Blockbau», ovvero l’incastro delle travi agli angoli, senza l’utilizzo di chiodi, e appoggiate su zoccoli di pietra alla base. Passeggiando nel cuore della Borgata, tra le «Blockhaus» meritano una visita «Spanglar’s Haus» e «Zepodar Sende», rispettivamente un’antica abitazione risalente alla fine del Settecento e la vecchia latteria recentemente ristrutturata. Con questo film Malick torna a parlare della seconda guerra mondiale, che già faceva da contesto storico a «La sottile linea rossa». «Radegund» racconta la storia vera di Franz Jägerstätter, un contadino austriaco che visse nel borgo di Sankt Radegund: fervente cattolico, nel 1938 all’arrivo dei nazisti fu l’unico del suo paese a votare contro la Anschluss, l’annessione alla Germania di Hitler. Scoppiata la seconda guerra mondiale, nel 1943 si rifiutò di arruolarsi nell’armata dell’Asse e per questo fu giustiziato. Secondo le anticipazioni, il film si concentra in particolare sulla dolorosa scelta che Franz Jägerstätter deve compiere fra l’amore di sua moglie e il martirio. Attore protagonista è il tedesco August Diehl, che in «Bastardi senza gloria» di Quentin Tarantino interpretava l’agente della Gestapo Dieter Hellstrom. Protagonista femminile è l’attrice austriaca Valerie Pachner, mentre nel cast figura anche l’autriaco Tobias Moretti, conosciuto per il telefilm «Rex».
Risarcimento danni per la frana di San Vito
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia accoglie con soddisfazione la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Consiglio dei ministri che, sulla base della Legge di stabilità 2016, dà copertura al 50 per cento dei danni causati dagli eventi calamitosi che si sono verificati in Veneto, a partire dalla primavera 2013 sino ad agosto 2015 e che sono stati oggetto di dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri. Danni che il commissario per le calamità in Veneto ha documentato, sulla base della ricognizione effettuata dalle amministrazioni comunali, ammontare – per i soli privati – a 62 milioni di euro. Tra gli eventi calamitosi oggetto dell’intervento governativo sono ricompresi il tornado che l’8 luglio 2015 ha devastato la Riviera del Brenta causando anche una vittima e le frane del 4 agosto di un anno fa che hanno interessato il Cadore e provocato la morte di tre turisti. I fondi nazionali sono destinati a coprire fino all’80 per cento dei danni subiti dagli immobili prima casa di proprietà e fino al 50 per cento del fabbisogno per le attività produttive.
Cambio sede per «Insieme si può»
«Insieme si può» onlus trasloca da via Garibaldi a via Vittorio Veneto a Belluno. La sede è ora al civico 248 (100 metri dopo la rotonda di Nogarè, in direzione Ponte nelle Alpi, sulla destra, a fianco della Polizia postale). Isp motiva il trasloco con la crescita: «eravamo in due nel 2001, poi in tre, in quattro nel 2007, in cinque e da settembre di quest’anno in sei! Si allarga Insieme si può e, per forza a questo punto, devono allargarsi anche gli ambienti di lavoro». «Ma la casa resterà la stessa, quella degli amici, dei donatori, di chi passavo di qua e ho messo dentro la testa per salutarvi». La abiteremo da subito con lo spirito di Isp, con passione e accoglienza, magari con qualche scatolone in meno in mezzo ai piedi e un po’ più di privacy per chi ne ha bisogno».
L’elicottero del Suem soccorre una cordata in parete
Poco prima delle 13 di ieri una cordata che stava scalando la via don Quixotte attraverso il pesce sulla Marmolada ha contattato il 118, poiché altri due alpinisti che stavano invece risalendo la stessa via erano in difficoltà. Il rocciatore primo di cordata, infatti, era volato all’improvviso, facendo uscire nella caduta due protezioni e sollevando, per il forte contrappeso, verso la parete la compagna, che gli stava facendo sicurezza più sotto. Entrambi erano infortunati e a loro volta avevano chiamato poi il 118, quando già l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore era decollato nella loro direzione. Sbarcati medico e infermiere al Rifugio Falier, l’eliambulanza è salita di quota – i due alpinisti avevano scalato circa 400 metri di via – ha recuperato con un verricello di 40 metri prima la donna, J.R., 26 anni, slovena, e la ha trasportata al campo base dove le sono state prestate le prime cure urgenti per una probabile frattura al femore. L’elicottero ha poi recuperato in una seconda rotazione anche l’uomo, D.F., 40 anni, slovacco, che presentava un trauma alla caviglia. Di grande aiuto il supporto del gestore del Falier. Entrambi gli scalatori sono stati trasportati all’ospedale «San Martino» di Belluno.
Malore al rifugio Vandelli
Attorno alle 16 di ieri l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del rifugio Vandelli, sul Sorapiss, comune di Cortina d’Ampezzo, per un escursionista che si era sentito poco bene. Sul posto l’equipaggio ha poi soccorso un bimbo di 7 anni di Loreo (Ro), che si era tagliato a un piede dopo aver calpestato un pezzo di vetro. Anche lui e la madre sono stati imbarcati e trasportati all’ospedale di Pieve di Cadore, assieme all’uomo colto da malore, L.C., 70 anni, di Correggio (Re). Il gestore del rifugio Lavaredo, componente del Soccorso alpino di Auronzo, ha invece accompagnato fino al rifugio Auronzo, una giovane escursionista, C.G., 26 anni, di Merano (Bz), che si era fatta male a una caviglia mentre percorreva il sentiero numero 101. La ragazza si è poi allontanata autonomamente assieme ai familiari.
L’elicottero del Suem per soccorso in Friuli
Su richiesta della Centrale del 118 di Udine, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il sentiero numero 341, che dal passo della Mauria porta al rifugio Giaf, nel comune di Forni di Sopra (Ud), dove un escursionista si era fatto male a una caviglia e non era più in grado di proseguire. L’uomo, G.F., di Quarto d’Altino (Ve), che stava viaggiando da solo e avrebbe dovuto pernottare al rifugio è stato recuperato con un verricello di una trentina di metri, per essere poi accompagnato all’ospedale di Cortina. Il 118 ha poi allertato il Soccorso alpino di Cortina per una ciclista caduta dalla propria mountain bike sopra località Pian de Loa. La donna, S.M., 54 anni, di Bologna, che aveva riportato escoriazioni al volto e alle ginocchia, è stata raggiunta con il fuoristrada da una squadra del Soccorso alpino Guardia di finanza e trasportata al pronto soccorso del Codivilla.
L’Unitalsi si prepara per il pellegrinaggio a Lourdes
Sabato 6 agosto si è svolto al Centro «Giovanni XXIII» l’incontro dell’Unitalsi per la preparazione del personale volontario in vista del pellegrinaggio a Lourdes in partenza a fine agosto. Molti sono stati presenti, molti anche i nuovi barellieri e le nuove sorelle. Il presidente dell’Unitalsi, Tommaso Morandin, ha spiegato le modalità e i tempi del pellegrinaggio. La grande novità di quest’anno saranno i tre pullmann: due saranno attrezzati per il trasporto dei malati, uno con comodi sedili per i pellegrini. Ciò permetterà che il viaggio sia più comodo e breve. Naturalmente chi lo desidera viaggerà in treno o aereo. Sono stati presenti il Vescovo Renato Marangoni e la presidente della sezione triveneta. Poi, a metà pomeriggio, una bella sorpresa: i componenti della comunità di San Gervasio sono giunti portando il loro dono al pellegrinaggio. Hanno regalato ben 50 coperte, bellissime e multicolore, da loro lavorate con grande abilità artigianale e destinate come loro stessi hanno affermato «a riscaldare i cuori sia delle persone che ricevono, sia delle persone che donano». È stato un segno grande di amore e di aiuto reciproco che ha veramente commosso tutti, perché inatteso e generoso. I nuovi ospiti sono poi rimasti ad ascoltare il pensiero del Vescovo, che a sua volta ha sottolineato la misericordia del loro gesto, paragonandola a quella del buon samaritano della parabola.
Esercizi spirituali a Villa san Francesco
La comunità di «Villa san Francesco» porge il benvenuto ai seminaristi e superiori della Congregazione di san Luigi Orione, che da giovedì 11 agosto faranno gli esercizi spirituali presso Casa Emmaus in Facen, già orfanotrofio, probandato e asilo della stessa Congregazione. Invita amici e collaboratori a unirsi lo stesso giovedì 11 agosto alla Santa Messa che celebreranno presso la chiesetta di Santa Susanna sul monte Avena alle 18, nel giorno della festa di santa Susanna e san Tiburzio.
Maratona di lettura a Cortina
Il pubblico della Regina delle Dolomiti diventa protagonista di «La morte a Venezia», capolavoro di Thomas Mann. «Una montagna di libri», la rassegna della stagione letteraria di Cortina d’Ampezzo, porta in piazza a Cortina una straordinaria maratona di lettura lunga oltre quattro ore, fino a sera. Oltre ottanta lettori leggeranno le pagine del libro. La maratona di lettura, si terrà mercoledì 10 agosto 2016, dalle 16 alle 20, nello spazio eccezionale e scenografico della «Conchiglia» di piazza Angelo Dibona, lungo Corso Italia. «Una cavalcata di parole ed emozioni che vedrà avvicendarsi decine di amici e ospiti di Cortina. Per onorare e celebrare le pagine di uno dei grandi classici del Novecento», spiegano gli organizzatori. La maratona è aperta a tutti: per prenotare la propria lettura basta effettuare la registrazione direttamente in piazza. Prossimo appuntamento di «Una montagna di libri» giovedì 11 agosto. Al Museo d’arte moderna Mario Rimoldi, Bulletproof News. Incontro con Lorenzo Cremonesi, Barbara Schiavulli, Stefano Zardini. Introduce Giovanni Viafora.
Annunciato il programma di Voilà
Voilà, rassegna internazionale di arte di strada, dopo il suo debutto a Pedavena 18 anni or sono e la congiunta proposizione tra i due comuni fino al 2014, da due anni prosegue la sua programmazione nel solo Comune di Feltre, curata come da sempre dal Servizio cultura e politiche giovanili. In diciotto anni sono passati sulle nostre piazze numerosi artisti provenienti da diversi Stati e a ogni edizione si è cercato di proporre delle novità, anche sperimentali, nel campo dell’arte di strada. Così anno dopo sono cresciute l’attenzione e la stima da parte del pubblico feltrino, ma anche delle riviste di settore, verso la nostra rassegna. Nell’edizione di quest’anno, accanto a compagnie di nuovo circo, vengono proposti alcuni artisti con numeri «classici» del teatro di strada, rivisitati alla luce di originali marchingeni e tecnologie e di nuove formule creative. Significativa è la presenza di molti artisti stranieri e di artisti italiani che si sono formati all’estero. Alcune compagnie, quali Paki Paya, Bubble on Circus, Tau, dottor Stok e Duo dinamico Circo, sono tra quelle maggiormente richieste nei festival nazionali di quest’anno. La rassegna inizia mercoledì 17 a Mugnai, alle 21 con Dottor Stok e la compagnia Paki Paya. Collaborano all’iniziativa l’Associazione nazionale alpini di Mugnai e l’Unione sportiva dilettantistica Juventina Mugnai. Il Dottor Stok, astruso scienziato, con Nina, il suo alchemico trabiccolo porta nelle piazze il suo grande esperimento. Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. Lo show è un’immersione nella poetica della trasformazione dove tutto può accadere! Giulio Ottaviani, il dottor Stok appunto, laureato al Dams (Dipartimento di arti, musica e spettacolo) di Bologna e diplomato alla scuola del circo di Torino, nei suoi spettacoli combina assieme giocoleria, marchingegni e poesia. La Compagnia Paki Paya è composta da artisti che si sono formati in varie scuole di circo europee. Propongono uno spettacolo di teatro e acrobazie mozzafiato con una trama leggera dal percorso imprevedibile. Un atletico Tony è alla ricerca del partner ideale e troverà un «povero volontario» che trascinerà nei suoi deliri più stravaganti dalla culla aerea al palo cinese.
Piscina aperta per il 15 agosto
a Sportivamente Belluno desidera avvisare i gentili utenti che lunedì 15 agosto la piscina rimarrà aperta con l’orario festivo e i corsi, come da programma, non si terranno. Ecco gli orari; vasca nuoto: 9 – 12,14.30 – 19; vasca tuffi: 14.30 – 19 e vasca baby: 9 – 12 e 14.30 – 19.
Ripresi i campionamenti delle zecche
Anche quest’anno sul territorio di competenza della Ulss n.2 prosegue il programma di sorveglianza sulle zecche. Da anni si è preso atto che in provincia di Belluno, analogamente ad altre aree montane e pedemontane, il parassita è diffuso ovunque, anche nei giardini privati. Di conseguenza ha perso di importanza la rilevazione della presenza o meno delle zecche. Si ritiene più importante sorvegliarne la pericolosità come portatrici di patogeni (Borrelia, Tbe). Pertanto, l’Ulss n.2 ha definito un programma in collaborazione con il Laboratorio di parassitologia dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie e il Corpo forestale dello Stato. Il programma prevede dei prelievi di zecche in primavera e autunno in siti ove è maggiore la presenza di persone e di turisti. I periodi di maggior presenza di zecche, infatti, sono maggio/giugno e settembre/ottobre. Le zecche vengono raccolte mediante strisciate con coperte particolari e inviate all’Istituto zooprofilattico per la ricerca di patogeni. A maggio di quest’anno sono ripresi i campionamenti che proseguiranno nel mese di giugno, settembre e ottobre. Rimangono sempre valide le indicazioni di prevenzione in merito: all’abbigliamento idoneo per le passeggiate in aree poco coltivate e alla successiva ispezione corporea al rientro, alle norme sulla rimozione delle zecche eventualmente attaccatesi e come comportarsi in caso di morso. In questi anni si sono verificati casi di Borreliosi di Lyme, in maggior numero e alcuni casi di Tbe (meningoencefalite da zecche). La Borrelliosi di Lyme è un’infezione batterica che evolve a stadi progressivi e può avere un decorso cronico. Solitamente (nel 60 % circa dei casi) la malattia si manifesta con un arrossamento della pelle (eritema migrante) localizzato nella zona del morso, che compare dopo 1 – 4 settimane dalla puntura infettante. Talora l’eritema può non presentarsi e la malattia può esordire con dolore articolare, cefalea, e stanchezza. La Tbe (meningoencefalite da zecche) è una malattia virale che può avere un decorso grave perché colpisce il sistema nervoso.compaiono i sintomi dopo circa 7 – 14 giorni dal morso e di solito sono: febbre, mal di testa e dolori muscolari, nel 20/30% dei casi dopo un’apparente miglioramento il quadro clinico può aggravarsi repentinamente con comparsa di febbre elevata, confusione mentale, dolori alla nuca o al dorso, perdita di sensibilità agli arti e paralisi; in questi casi si rende necessario il ricovero ospedaliero.
Il meteo
Oggi l’anticiclone che ha apportato alcune giornate di tempo stabile cederà per l’arrivo di una saccatura nord–atlantica che porterà un episodio di tempo instabile e un sensibile calo termico; la saccatura influenzerà le Alpi venete fino a giovedì, anche se con effetti che a oggi non appaiono ben definibili nel dettaglio. Venerdì l’aumento della pressione e l’avvezione di masse d’aria più calda e asciutta riporteranno condizioni di tempo stabile. Oggi il tempo è inizialmente perlopiù soleggiato, con qualche possibile nube alta; dalle centrali aumento della nuvolosità cumuliforme a partire dalle Dolomiti, dove il cielo diverrà velocemente nuvoloso e dove si potranno già verificare i primi fenomeni, specie sui settori settentrionali; sulle Prealpi la nuvolosità rimarrà più modesta fino al pomeriggio/sera, quando potrà attivarsi l’instabilità. Precipitazioni al mattino assenti (0%); dalle centrali probabilità crescente di rovesci e temporali sulle Dolomiti isolatamente intensi (da 30/50% a 60/70% al pomeriggio), mentre sulle Prealpi il rischio rimarrà contenuto fino al tardo pomeriggio/sera (20/30%), per poi divenire più elevato, con fenomeni più diffusi (80%) ovunque in serata e nella notte, quando la neve potrà fare la sua ricomparsa sulle vette dolomitiche più elevate. Temperature minime in lieve aumento nelle valli, in calo in quota alla sera; massime in lieve flessione. I venti, nelle valli e sulle dorsali prealpine deboli o moderati a regime di brezza; in quota da Sud–Ovest, in graduale intensificazione da deboli/moderati a moderati/tesi. Domani, tempo instabile, a tratti perturbato nelle ultime ore della notte e al mattino, con diffusi fenomeni e significativo calo termico. In giornata il tempo rimarrà perlopiù instabile, anche se vi potranno essere delle schiarite e la probabilità di fenomeni rimarrà più contenuta. Precipitazioni nella notte e al mattino diffuse, a prevalente carattere di rovescio o anche di temporale (70/80%); in seguito permarrà un rischio moderato di nuovi locali rovesci (30/50%). Il limite della neve potrà scendere durante i rovesci più intensi anche attorno ai 2600/2800 m. Temperature in calo, anche sensibile in quota. I venti, nelle valli deboli con possibili rinforzi di föhn; in quota deboli/moderati nord–occidentali.
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