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Martedì 25 ottobre 2016

Incendio al Nevegàl, indagano i Carabinieri

I Vigili del fuoco sono intervenuti poco prima delle 4.30 di ieri, lunedì 24 ottobre, in località Valdart, al Nevegàl, per l’incendio di una «casera» utilizzata come sede sociale del gruppo sportivo «Pantera rosa» di Visome. All’arrivo dei tre mezzi dei Vigili del fuoco la struttura in legno era completamente avvolta dalle fiamme. Per poter affrontare il rogo è stata predisposta una tubazione lunga oltre duecento metri, mentre un mezzo antincendio boschivo raggiungeva il luogo per una stretta strada sterrata. Durante le operazioni di spegnimento si è verificata anche l’esplosione di una bombola di gpl che era stata avvolta dalle fiamme. Nessuna persona è rimasta ferita. Le operazioni di completo spegnimento della struttura e la messa in sicurezza del luogo sono terminate nella tarda mattina di ieri. Da ricordare che altri due incendi sono divampati nei giorni scorsi nella stessa zona, coinvolgendo una stalla con annesso deposito di fieno e legna, e una roulotte. Le cause del rogo sono al vaglio dei tecnici dei Vigili del fuoco, della Questura e dei Carabinieri.

Videogame sulla guerra nel Grappa, Piccoli scrive al Ministro della Difesa

«L’uscita di un videogame che simula una battaglia ambientata sul Grappa è una provocazione che va rispedita al mittente dallo stesso Ministero della Difesa, che, allo stesso tempo, deve capire se ci sono gli estremi per un ritiro dal mercato». Ad affermarlo è il senatore Giovanni Piccoli, che sul tema sta scrivendo una lettera destinata al ministro Pinotti e più in generale all’Esecutivo. «In questa partita subentrano valori fondanti e interrogativi pesanti, come il ruolo della memoria e la sfida educativa delle nuove generazioni, sempre più esposte a immagini cruente e quasi abituate alla spettacolarizzazione della guerra, del terrorismo e del dolore». «Per questo, penso sia giusto interpellare i vertici ministeriali e affrontare la questione nella sede più alta in tutti i suoi aspetti», afferma Piccoli, che non manca di fare una considerazione: «Da quando la naja è stata abolita, c’è la necessità di trasmettere nuovi valori educativi: concetti come quelli di patria, difesa e sicurezza non possono essere lasciati a un videogame».

Premio San Martino, Rasera Berna: un momento di unità

A seguito degli articoli comparsi negli ultimi giorni sulla stampa, relativamente all’assegnazione del premio «San Martino» 2016, il presidente del Consiglio comunale, Francesco Rasera Berna, dichiara quanto segue: «Premi e premiati possono piacere o meno, possono essere condivisi o no; ma che il premio San Martino di quest’anno diventi l’occasione di polemiche e di accaloramenti degni senz’altro di miglior causa mi lascia allibito. Da capogruppo, a suo tempo, ho talvolta votato e talvolta no quelle che sono diventate le scelte della conferenza; da presidente del consiglio comunale – che non vota l’assegnazione – mi limito a fare il «notaio» della seduta. In un caso e nell’altro ho sempre pensato che la scelta dei capigruppo dovesse essere libera da condizionamenti politici e – riguardando persone, tutte stimate e lodevoli – sottratta al pettegolezzo o alle illazioni. Per questo, pur essendo le riunioni verbalizzate, ho sempre ritenuto che la riservatezza fosse una sorta di obbligo dei partecipanti. La riservatezza non è certo segretezza, ma solo non giocare cinicamente con i nomi e le storie delle persone. Per questo trovo davvero sconveniente che qualcuno abbia ritenuto di pubblicizzare nomi dei candidati e modalità della votazione e mi chiedo a chi serva un mossa del genere e che bene possa mai portare alla città. Una città sì piccola, ma davvero ricca di persone, vivacità e talenti – anche molto diversi fra loro e di cui tanti si realizzano altrove – che il premio si sforza di interpretare. Preme però sottolineare che esiste un regolamento e che esso è stato pienamente rispettato (sia per la presentazione delle candidature, che spetta a ciascun cittadino, sia per i requisiti dei candidati, sia per la scelta, che deve avvenire entro due sedute). Nel passato non sempre la scelta è stata unanime, talvolta è pure intervenuta "fuori tempo massimo", ma quando il premio è assegnato le tifoserie dovrebbero scomparire e la città trovare il suo momento di festa e di senso di sé. Anche perché il regolamento è talmente "garantista" anche nei confronti delle minoranze, da prevedere una doppia maggioranza qualificata che non si abbassa con il procedere dello scrutinio: maggioranza dei capigruppo presenti alla riunione e voto che rappresenti almeno 2/3 dei consiglieri comunali in carica, che vuol dire che non può esserci un "colpo di mano" della maggioranza e che il dialogo è "obbligatorio". Per il resto, appunto, ora davanti a noi c’è una ricorrenza che la città senz’altro vivrà con serenità e unione».

Acqua di nuovo potabile ad Agordo

Ieri pomeriggio, Bim Gsp ha informato che in tutto il comune di Agordo l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può, quindi, essere usata per scopi alimentari. Hanno dato esito favorevole, infatti, i controlli dell’Ulss 1 di Belluno eseguiti in seguito delle operazioni di disinfezione attuate dal gestore. Ripristinata la potabilità, ora l’acqua di rubinetto è utilizzabile per tutti gli usi.

Tre giorni di anniversari per Belluno

Si avvicina l’appuntamento con la commemorazione di tre importanti eventi per la città di Belluno: la Liberazione della città, di cui l’1 novembre ricorrerà il 98esimo anniversario, il 2 novembre, giornata dedicata alla commemorazione dei defunti e, in particolare, ai Caduti delle guerre, e il 4 novembre, ricorrenza della fine della guerra 1915–18, Giorno dell’unità nazionale e giornata delle Forze armate. Il calendario delle commemorazioni è stato, come di consueto, concordato con il Settimo reggimento Alpini e coordinato dalla Prefettura di Belluno. Il primo appuntamento è per martedì 1 novembre, con il ritrovo alle 9 davanti a palazzo Rosso, da dove partirà il corteo per la tradizionale sveglia alla città, con il gonfalone cittadino, la banda, un picchetto in armi, le autorità, le associazioni combattentistiche e i cittadini che vorranno partecipare. Alle 9.45 si terrà l’alzabandiera in piazza dei Martiri. La cerimonia proseguirà poi in viale Fantuzzi, con l’alzabandiera e la deposizione di una corona alla stele commemorativa dei Caduti delle guerra 1915/18 e 1940/45. A seguire, dalle 10.30 circa, il complesso bandistico Città di Belluno sarà in piazza dei Martiri per un intrattenimento musicale. Alle 11, a ricordo dell’ingresso in città delle truppe di liberazione, la campana della torre civica suonerà per 10 minuti, come da tradizione. Le cerimonie della giornata si concluderanno con gli ammainabandiera alle 17, in piazza dei Martiri, e alle 17.15, in viale Fantuzzi, a cura del 7° Reggimento Alpini. Per la ricorrenza, l’amministrazione comunale ha predisposto anche i tradizionali omaggi floreali a stele e monumenti sul territorio, per mantenere vivo, con un gesto simbolico, il ricordo riconoscente nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita a difesa della pace. Mercoledì 2 novembre, giornata dedicata alla commemorazione dei Caduti militari e dei defunti, il primo appuntamento è fissato alle 9.30, con la posa di una corona alla stele commemorativa dei Caduti per servizio in piazzale Cesare Battisti. Alle 10 verrà celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti presso il Campo militare del cimitero urbano, con la deposizione di due corone al Monumento dei Caduti italiani e al Monumento dei Caduti austriaci, a cura del Settimo reggimento Alpini. Nel pomeriggio, alle 14.45, verrà reso omaggio al Cippo commemorativo degli esuli istriani, fiumani e dalmati, sempre al Cimitero urbano di Prade; seguirà, alle 15, la Santa Messa con il vescovo Renato. A conclusione di questi appuntamenti commemorativi, venerdì 4 novembre si festeggeranno il Giorno dell’unità nazionale e la Giornata delle forze armate: l’appuntamento è alle 9.30 con l’alzabandiera in piazza dei Martiri, a cura del Settimo reggimento Alpini. Nell’occasione, saranno i ragazzi della Consulta provinciale studentesca a consegnare il Tricolore nazionale. Alle 10 ci si recherà a rendere omaggio ai monumenti dedicati agli alpini sull’omonimo Ponte, con la deposizione di due corone, a cura dell’Associazione nazionale Alpini di Belluno. Alle 10.30, nella caserma «Salsa–D’Angelo», si svolgerà la cerimonia militare, alla presenza del Prefetto e delle autorità militari e civili, per celebrare il giorno dell’unità nazionale e la giornata delle Forze armate. Al termine della cerimonia, la caserma resterà aperta al pubblico fino alle 13 con un’esposizione di mezzi e materiali in dotazione alle Forze armate e alle Forze di polizia a ordinamento militare. Concluderà la giornata l’ammainabandiera in piazza dei Martiri, alle 17. La cittadinanza è invitata a esporre il tricolore a balconi e finestre, nonché a partecipare ai vari appuntamenti previsti. Le vetrine del centro, come è ormai tradizione da alcuni anni, in collaborazione con l’Ascom, presteranno spazio a esposizioni curate dalle Forze armate e dalle Forze di polizia a ordinamento militare.

Pienone (quasi sempre) a «Oltre le vette»

La 20a edizione di Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna, svoltasi a Belluno dal 7 al 16 ottobre, ha concluso i suoi ultimi eventi in questi giorni al Cinema Italia di Belluno. Nelle settimane precedenti il Teatro comunale, la sala Bianchi», il rifugio antiaereo di via Alzaia, il Centro congressi «Giovanni XXIII» e altri spazi ancora sono stati le sedi di tanti eventi molto partecipati, in diversi casi fino al tutto esaurito. Formula che funziona, dunque, quella messa in atto da Flavio Faoro (direzione artistica) e Valeria Benni (direzione organizzativa), con uno staff che vede la presenza di Francesca Bogo, Martina Gennari, Giovanni Carraro, Federico Balzan e personale del Comune di Belluno, titolare della rassegna, e della Fondazione Teatri delle Dolomiti, che ne cura la gestione amministrativa. Formula che si ripete da molti anni, ma ogni volta rinnovando, introducendo novità negli spazi e nei contenuti. E il pubblico ha apprezzato: le sei serate al Teatro comunale hanno visto i circa 400 posti della platea quasi sempre occupati, da pubblici diversi, per eventi rivolti agli amanti dell’alpinismo, del teatro, dello sport e della scienza. Le serate davvero da ricordare sono quelle con il climatologo Luca Mercalli, con gli alpinisti Nives Meroi e Romano Benet, con il giovane climber Francesco Vettorata. Ma anche il Cinema Italia insufficiente a contenere tutti gli appassionati di film di montagna, o la sala «Bianchi» piena di pubblico per ascoltare la presentazione di libri o le conferenze. Da segnalare, per l’importanza e la qualità, gli eventi legati all’architettura, con la presenza di ospiti quali Enrico Camanni e Antonio De Rossi, e la collaborazione con il Fondo per l’ambiente italiano, il Club alpino italiano, la Fondazione Dolomiti Unesco, e tante altre realtà. Si possono stimare ampiamente sopra i 6mila i partecipanti alle varie iniziative, pubblico proveniente dal Bellunese, ma anche dal Trevigiano e dal Trentino. Un numero significativo, a cui vanno aggiunti i visitatori delle mostre allestite in questa 20a edizione. Va ricordato che resterà aperta fino all’1 novembre la grande mostra «Dolomiti d’acqua – Il viaggio della pittura dai monti verso Venezia e la laguna», importante esposizione allestita nello storico Palazzo Crepadona in centro città. La mostra viene quotidianamente visitata da singoli e gruppi organizzati, spesso con il servizio di guida, e – in particolare nei fine settimana – si è generato un vero movimento di turisti e visitatori che raggiungono Belluno per visitare la mostra più importante mai allestita durante la rassegna Oltre le vette. Un grazie dunque agli sponsor della manifestazione, a partire da Fondazione Cariverona, Enel, Montura, Sest, Lattebusche e ai tanti collaboratori, volontari e appassionati, che hanno consentito di rendere Belluno per due settimane, ancora una volta, «capitale italiana della cultura della montagna».

A Calalzo seconda serata sull’archeologia del Cenedese

Secondo incontro di approfondimento sull’archeologia e sulla storia antica del Cenedese, attualmente parte della città di Vittorio Veneto: questa sera alle 21, presso la Biblioteca comunale «Enrico De Lotto», incontro su «Gli insediamenti d’altura tardo romani – alto medievali nell’antico cenedese. Con le prime invasioni le popolazioni si rifugiano in luoghi più facilmente difendibili (III–VI sec. d.C.) ». Interviene Fabrizio Schincariol, presidente del Gruppo archeologico cenedese. Ingresso libero. Il primo incontro sul tema: «Santuari e luoghi di culto tra antichi veneti e romani nell’antico cenedese – Luoghi di culto e offerte votive tra V sec. a. C. e IV sec. d.C.» ha avuto luogo martedì 4 ottobre a Pieve di Cadore presso il Marc (Museo archeologico cadorino), nel Palazzo della Magnifica comunità. Collaborano all’iniziativa il Comune di Calalzo e il Marc.

Pronto il programma per la notte di san Martino

Tutto pronto per la «notte di san Martino» in centro a Belluno: venerdì 11 novembre, in occasione del santo patrono della città, si accenderanno i riflettori sulla lunga serata autunnale di divertimento targata BellunoLaNotte.com. Molti i locali che hanno aderito all’evento, per un programma molto ricco e vario che spazia tra la musica jazz, rock, blues, funk, pop dagli anni Sessanta agli anni Ottanta del secolo scorso. Ma anche dj set elettronica e techno. E poi moltissimi cicheti autunnali, con i prodotti tipici del territorio e del periodo: una manifestazione adatta proprio a tutti: giovani, adulti, bambini e famiglie. Una volta l’anno si celebra così un momento di aggregazione che punta a rivitalizzare le piazze, piazzette e viuzze di Belluno: da piazza dei Martiri, piazza Vittorio Emanuele, passando per via Mezzaterra, piazza delle Erbe, piazza Mercato arrivando in piazza Duomo. La «notte di San Martino», santo patrono della città, è un progetto ideato dalla community del divertimento BellunoLaNotte.com, i locali del centro storico di Belluno, con il Patrocinio del Comune di Belluno, ed ha la volontà di animare il salotto della città capoluogo attraverso musica ed enogastronomia.

Storie di seggiolai a Can di Cesiomaggiore

Il Comitato di Can e Cullogne propone un incontro con Enrico Stalliviere, autore del fortunato libro «Storie di conthe e di gaburi», giunto ormai alla terza edizione, e di «Tut al drit», una nuova raccolta di testimonianze uscita lo scorso anno. Ultimo rappresentante di una lunga generazione di seggiolai agordini, Stalliviere da anni si dedica al recupero di questo mestiere tradizionale. Nell’ultimo libro ancora una volta troviamo un campionario di storie di vita, tratte dalle proprie esperienze personali di giovane «gaburo», apprendista–seggiolaio al seguito del padre, ma anche di ricordi, attinti alle stesse memorie paterne e a quelle del nonno, a lui trasmesse. Storie, queste, che documentano la dura lotta per l’esistenza non solo dei caregheta, ma di tutte le persone che li attorniavano, accomunati dall’esigenza di garantirsi con il proprio lavoro, di artigiano, commerciante o contadino, dignitosi livelli di sopravvivenza. Da qui il titolo, «Tut al drit», tratto dal gergo dei seggiolai, che non va inteso tanto come l’affermazione di uno stato di fatto (tutto va bene), ma come un’esortazione al coraggio di vivere (dobbiamo comunque farla andar bene). Nelle sue pagine, dunque, troviamo un piccolo affresco sociale della sua epoca – 60 anni fa – tratteggiato con semplicità e schiettezza. Rosanna Fontanive leggerà alcuni brani tratti dal volume e Giuseppe Cecchin proporrà alcuni intermezzi musicali. L’appuntamento è per sabato 29 ottobre alle 20.30 presso le ex scuole di Can di Cesiomaggiore. Tutta la popolazione è invitata, l’ingresso è libero.

Feltre alla Giornata nazionale per il trekking urbano

Dopo il successo dello scorso anno, Feltre partecipa per la seconda volta alla Giornata nazionale del trekking urbano, manifestazione giunta alla 13esima edizione che ha come ente capofila il Comune di Siena. Nell’ultimo fine settimana di ottobre in 50 città d’Italia i turisti possono scoprire monumenti d’arte, punti panoramici, botteghe artigiane con delle passeggiate guidate: una proposta di turismo lento e sostenibile rivolta a tutti che permette di sperimentare l’esperienza del viaggio per una crescita sia culturale che spirituale. Nell’anno del Giubileo il tema dato alla manifestazione era la ricerca di un «percorso interiore a passo di trekking» e l’itinerario di Feltre prevede un viaggio alla scoperta dei conventi perduti, con un’inconsueta lettura in chiave culturale–naturalistica e spirituale della città. Il percorso, della lunghezza di 6 chilometri, ha una durata di circa 4 ore; i partecipanti verranno accompagnati da una guida iscritta all’albo delle Guide Turistiche della Provincia di Belluno. L’appuntamento è per sabato 29 ottobre con partenza dal Foro Boario alle 9. Il rientro è libero e verrà organizzato un servizio navetta curato dalla U.S. Dynamo Vellai per il ritiro delle auto. Si attraverserà la città di Feltre e alcune sue frazioni, alla ricerca dei conventi e dei monasteri di ieri e di oggi, di quelli perduti e di quelli ancora esistenti. Non mancherà una tappa in Duomo, chiesa giubilare del Bellunese, dove esiste una Pala della Misericordia di Pietro de’ Marescalchi. Tappa ultima sarà il santuario dell’XI secolo dedicato ai santi Vittore e Corona, sintesi di fede, spiritualità, devozione popolare e, naturalmente, monumento d’arte. Solo nel centro storico e nel suo primo perimetro urbano si annoverano ben dieci conventi. Altri ve ne sono in due frazioni feltrine, fra cui quello ancora sotto gli occhi di tutti, il convento del santuario dei santi Vittore e Corona, sul monte Miesna. Il percorso si svolgerà in parte in città e in parte in ambiente naturale, e prevede dieci soste per la descrizione degli aspetti storici, artistico–architettonici e culturali legati all’antica tradizione conventuale e monastica di Feltre. Durante la gita si potrà ammirare anche un paesaggio di rara bellezza, pur rimanendo semplicemente nei dintorni della città. Per chi vuole alla fine ci sarà la possibilità di pranzare nel refettorio del santuario dei santi Vittore e Corona con un menù fisso a tema al prezzo di 15 euro (le prenotazioni verranno raccolte alla partenza). Inoltre il Santuario mette a disposizione in via eccezionale anche delle camere per pernottare la notte antecedente il trekking, per ospitare coloro che vogliano approfondire la vita conventuale previa accordo con la foresteria al numero 0439.21.15. Per iscrizioni spedire una mail a g. cecchin@comune.feltre.bl.it. Nel caso le iscrizioni superassero il limite previsto, verrà valutata la possibilità di replicare l’iniziativa come già effettuato nella scorsa edizione.

Bellunesi sul podio a «Miniera in trail»

Week end di grandi soddisfazioni per i runners bellunesi impegnati sulla costa orientale dell’isola d’Elba, dove domenica mattina si è svolta la competizione sportiva «Miniera in trail». Un percorso da 47 chilometri con oltre 2500 metri di dislivello positivo, lungo il cammino dei minatori, dove si narra che un tempo facessero questo sentiero tutti i giorni per andare a lavorare scalzi per non sciupare le scarpe. Un percorso molto tecnico e impegnativo, che ha messo a dura prova i bellunesi Fabrizio Floridia, Laura Bertoldin e Giorgio Zanninello. Ciò nonostante non sono mancate le soddisfazioni: nella classifica generale Giorgio Zanninello ha concluso con il tempo di 5 ore 46 minuti 33 secondi, al 10. mo posto e sul terzo gradino del podio di categoria; Fabrizio Floridia 6 ore 28 minuti a pari merito con Laura Bertoldin, che è salita sul terzo gradino della classifica generale categoria femminile. «Primo podio della mia vita», commenta la runner bellunese Laura, «un’emozione unica che gratifica per il duro allenamento che mi ha permesso di ottenere questo risultato». Soddisfatto anche lo iesolano Giorgio Zanninello, ormai bellunese da qualche anno: «Ci è piaciuto molto il tracciato, immersi nella natura fra piante di rosmarino, pini marini, liquirizia eccetera; tutti profumi particolari incontrati lungo il percorso. Paesaggio a volte anche lunare, curioso. A volte ho avuto l’impressione di fare i sentieri delle nostre Dolomiti ma, guardando il paesaggio dall’alto, la distesa di mare evidenzia la grossa differenza». «Organizzazione perfetta e personale simpatico e disponibile oltre che premuroso», prosegue Fabrizio Floridia, «per non parlare del percorso che era molto tecnico, ma a tratti veloce e percorribile, cosi da poter dare il massimo dall’inizio alla fine». Ma non solo trail per gli amici della Corrinsieme e Kudosport, l’applicazione bellunese nata per condividere la propria passione. Tra i tanti corridori che sono giunti in laguna per la maratona di Venezia, vi sono i bellunesi Fabrizio Galli (04:11.52) e Sandro Zambito Marsala (04:10.59) che hanno preso parte alla maratona da 42 chilometri, mentre Giovanni Luca Abbattista, Luisa Tormen e Giorgio Molinari hanno partecipato alla 11 chilometri. «Sono soddisfatto della mia prestazione, perché nonostante il cronometro, sono riuscito a correrla tutta», afferma Galli. «Ammetto che al 30esimo chilometro sono entrato in crisi, ma con la testa sono riuscito a gestirla e superarla, giungendo cosi al traguardo in una delle più belle città che abbiamo». La felicità la si può percepire anche parlando con Abbattista, che ha concluso la sua 11 chilometri in 58 minuti: «Ero in mezzo a 5 mila persone che correvano lungo la stessa direzione, una sensazione più calorosa di quanto il sole potesse scaldare. Una gara molto bella con un arrivo a Venezia a dir poco unico».

Il meteo

Il Centro valanghe Arpav di Arabba prevede per oggi, martedì 25 ottobre, tempo in prevalenza nuvoloso per estese nubi medie e basse, con schiarite in giornata solo sporadiche. Tra il pomeriggio e la sera peggioramento del tempo con fenomeni anche diffusi. Clima mite per la stagione, anche se ventoso, soprattutto in quota, con valori sensibilmente superiori alle medie del periodo. Precipitazioni in mattinata generalmente assenti o al più limitate a qualche sporadica pioviggine; al pomeriggio/sera e nella notte crescente probabilità di precipitazioni inizialmente sparse, poi anche diffuse in serata, con qualche fiocco di neve possibile solo sulle cime dolomitiche più elevate. Temperature in ulteriore lieve aumento o stazionarie nei valori massimi nelle valli. Venti nelle valli deboli di direzione variabile; in quota perlopiù tesi sud–occidentali, in rotazione a Nord–Ovest alla sera. Domani, mercoledì 26 ottobre, tempo variabile, a tratti instabile, con cielo perlopiù nuvoloso o molto nuvoloso e fenomeni che saranno più presenti nella notte e in possibile ripresa al pomeriggio. Clima sempre uggioso, ma mite soprattutto in quota per il periodo. Precipitazioni. Nella notte deboli abbastanza diffuse, in attenuazione in mattinata quando saranno sporadiche o anche del tutto assenti, e in probabile ripresa al pomeriggio, specie sulle Prealpi, anche a carattere di rovescio, in definitivo esaurimento in serata. Limite della neve in calo da 2900/3000 m a 2500 m circa al pomeriggio. Temperature stazionarie nelle valli, in lieve calo in quota alla sera. Venti nelle valli deboli di direzione variabile; in quota perlopiù tesi settentrionali. Dopodomani, giovedì 27 ottobre, probabili iniziali nubi basse piuttosto diffuse, specie sulle Prealpi, in dissolvimento con il passare delle ore fino a cielo sereno o poco nuvoloso ovunque al pomeriggio/sera, già in mattinata sulle Dolomiti.

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