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Sabato 4 febbraio 2017

In un anno perse 119 imprese in provincia

Bilancio demografico delle imprese in chiaroscuro per quanto riguarda il Bellunese. È proseguita, infatti, la contrazione delle sedi di impresa attive, scese in un anno da 14.549 a 14.430 unità (–119). Tuttavia, la flessione (–0,8%) si è espressa con un’intensità inferiore sia rispetto allo scorso anno (–1,4%) sia in rapporto ai momenti più critici di questa lunga crisi. L’analisi in dettaglio, presentata dalla Camera di commercio, rivela le esplicite e non superate criticità del settore edile (–52 imprese, pari al –2,1%), ma soprattutto mette in luce le attuali problematiche che interessano il commercio (–86 sedi; –2,5%) che non risparmiano né la vendita all’ingrosso (–37), né gli esercizi al dettaglio (–49). Nemmeno il settore industriale è rimasto alieno da riscontri negativi, marcando tensioni nel comparto delle lavorazioni dei prodotti in metallo (–14), nelle imprese dell’altro manifatturiero (–13) e nell’industria del legno (–8) ai quali è imputabile sostanzialmente il calo complessivo di 39 unità. Va sottolineata invece la tenuta del settore "gomma e plastica", più reattivo nell’agganciare mercati e filiere dinamiche. Senza dubbio positivo, invece, il bilancio delle altre attività del terziario sospinte dalle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+10) e dai servizi alle imprese (+25). Tuttavia, segnali di debolezza si avvertono per le imprese di Trasporto e magazzinaggio (–4) e per il comparto turistico (–5, di cui 4 ristoranti). L’analisi dei flussi delle iscrizioni e delle cessazioni in provincia di Belluno porta a evidenziare un lieve incremento delle prime (+21), che così tornano a superare quota 800, di contro ad una diminuzione delle cessazioni (–52). Il saldo tra iscrizioni (di imprese che in quota parte non sono entrate nello status di attive) e cessazioni non d’ufficio si porta quasi in equilibrio (–26). Le imprese artigiane bellunesi scendono da 5.135 a 5.069 unità e perdono –66 sedi rispetto al 2015 (–1,3%). Il calo è tuttavia inferiore rispetto a quello registrato tra il 2015 ed il 2014 (–81 imprese artigiane, pari al –1,6%). Anche per Belluno la diminuzione interessa principalmente il settore delle costruzioni (–43 imprese); segue il manifatturiero (–27 imprese) che perde –9 imprese del legno–arredo e –14 imprese metalmeccaniche.

Una Commissione dei Comuni contro il gioco d’azzardo

Anci Veneto, l’Associazione regionale dei Comuni, ha dato vita a una commissione per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo. Il suo primo incontro si è svolto il giorno dopo la Conferenza unificata tra Stato, Regioni ed Enti locali in seno alla quale si sta discutendo della riforma sul gioco d’azzardo che dovrebbe portare a una riduzione dell’offerta del gioco del 30% delle slot e macchinette e del 50% delle sale da gioco nel territorio italiano. In Veneto potrebbe portare, almeno in una prima fase, da 33mila a 22mila macchinette. "È una questione di sanità pubblica. Il fenomeno del gioco d’azzardo rappresenta un’emergenza sociale", ha dichiarato Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto. "Dobbiamo aiutare e sostenere tutti i nostri sindaci che quotidianamente si trovano ad affrontare la problematica sui loro territori. È un tema delicato che coinvolge le nostre comunità con ricadute dal punto di vista sociale, sanitario, economico e di ordine pubblico. È necessario, quindi, lavorare in sinergia tra tutti gli operatori coinvolti, utilizzando norme nazionali e locali". "Una riforma è necessaria ed urgente per combattere meglio la ludopatia. Il Governo non prenderà provvedimenti se non in accordo con gli enti locali. Pensiamo che la riduzione dell’offerta di gioco sia il primo passo che consenta di dare un segnale positivo ai territori e alle amministrazioni impegnati in questa importante battaglia", ha dichiarato Pier Paolo Baretta, sottosegretario al ministero dell’Economia. Durante l’incontro sono state presentate le esperienze di alcune amministrazioni comunali del territorio.

Verso la Giornata della raccolta del farmaco

Sabato 11 febbraio si svolgerà in tutta Italia, e anche in provincia di Belluno, la Giornata di raccolta del farmaco. In 101 Province, nelle oltre 3.600 farmacie che aderiscono all’iniziativa e ne espongono la locandina, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco da donare ai poveri, assistiti dai volontari di Banco Farmaceutico (anche quest’anno sono più di 14.000). I farmaci acquistati saranno consegnati direttamente agli oltre 1.600 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Durante la Giornata dello scorso anno sono stati raccolti 353.851 farmaci, per un controvalore commerciale pari a circa 2 milioni di euro. Ne hanno beneficiato oltre 557.000 persone assistite dagli enti convenzionati. In 16 anni la Giornata ha consentito di raccogliere oltre 4.100.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 24 milioni di euro. In 3 anni, la richiesta di farmaci da parte degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico è salita del 16%, a fronte del costante aumento degli indigenti assistiti: gli utenti complessivi, inoltre, sono cresciuti nel 2016 del 37,4% . Le difficoltà, infine, non riguardano solo i poveri: oltre 12 milioni di italiani e 5 milioni di famiglie hanno dovuto limitare il numero di visite mediche o gli esami di accertamento per ragioni di tipo economico. E’ quanto emerge dall’ultima edizione di "Donare per curare: povertà sanitaria e donazione farmaci", il rapporto sulla povertà sanitaria realizzato da Banco Farmaceutico in collaborazione con l’Osservatorio Donazione Farmaci. "Invito tutti coloro che possono permettersi una spesa di pochi euro ad andare in farmacia e donare col cuore; pensando a quanti (e spesso si tratta dei nostri vicini di casa) nel nostro Paese quella spesa non possono permettersela, anche se necessaria per poter stare bene", ha dichiarato Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. "In Italia ci sono 4,6 milioni di poveri (500mila in più dell’anno scorso) molti dei quali non possono spendere neanche un euro per il ticket, sono privi del medico di base perché fuori da ogni contesto sociale, o sono anziani, lavoratori disoccupati, mamme sole e migranti che hanno perso tutto".

Stabilizzata l’influenza in Veneto

Per la prima volta dopo varie settimane si è fermata la curva di crescita dell’incidenza dell’influenza stagionale in Veneto. Lo rivela l’ultimo rapporto epidemiologico del sistema di sorveglianza dell’influenza, redatto dalla Direzione regionale Prevenzione e reso noto dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. Nella settimana dal 23 al 29 gennaio l’incidenza si è fissata a 90,7 casi per diecimila abitanti, sostanzialmente uguale a quella della settimana precedente, il che fa immaginare che sia stato raggiunto il picco. Dall’inizio della sorveglianza si stima che siano stati colpiti dal virus 240 mila veneti. Per quanto riguarda le fasce d’età, risulta che l’influenza sta ancora colpendo fortemente i bambini da zero a cinque anni (279 casi per diecimila), mentre è in netta diminuzione tra gli adulti. I casi con complicanze sono stati finora 75, 42 dei quali forme gravi, con 21 ricoveri in terapia intensiva. Attualmente sono stati segnalati 5 decessi correlabili all’influenza e altri 6 legati a polmoniti, tutti in persone con gravi patologie pregresse.

Alla Luxottica di Pederobba vince la Cisl

Le elezioni per il rinnovo delle Rsu alla Luxottica di Pederobba confermano la Femca Cisl come il sindacato di maggioranza tra i 693 lavoratori dello stabilimento (erano 617 alle elezioni del 2013). Al voto sono andati in 506. Alla lista dei candidati Femca sono andate 235 preferenze, il 47% dei voti validi. I rimanenti voti si sono ripartiti tra Cgil (148, pari al 28%) e Uil (122). I dodici posti della Rsu sono stati quindi assegnati con il sistema del proporzionale puro: 6 alla Femca e 3 per ognuno delle altre due sigle sindacali. "La maggioranza nella rappresentanza che abbiamo mantenuto alla Luxottica a distanza di tre anni dalle scorse elezioni", commenta Nicola Brancher, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso, "dimostra che non abbiamo sprecato la fiducia che i lavoratori avevano riposto in noi, ma che anzi il lavoro fatto è stato apprezzato. Continueremo su questa strada". Le tre sigle confederali si sono presentate al rinnovo delle Rsu con 10 candidati per lista, un terzo dei quali lavoratori immigrati.

Piano regionale per le imprese vittime delle banche

Sostenere le imprese venete per le quali l’accesso al credito risulta compromesso per colpa delle banche finanziatrici. A questo è destinata la linea di intervento attivata con un provvedimento della giunta veneta, di cui è stato relatore l’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato. L’intervento riguarderà in particolare le imprese che hanno subito, nell’arco del biennio 2014–2016, le conseguenze negative della svalutazione dei titoli acquistati dalle banche responsabili della crisi. Per dare una mano alle aziende verrà utilizzato il fondo regionale di garanzia e controgaranzia dedicato agli strumenti di riassicurazione del credito sulle garanzie concesse dai Confidi alle imprese, che è già esistente e gestito da Veneto Sviluppo, mettendo in campo condizioni di maggior favore per queste aziende. Per questa tipologia di intervento all’interno del fondo regionale verrà riservata una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro. "Si tratta di una delle misure", sottolinea Marcato, "scaturite dal confronto avviato in questi mesi dalla Regione con le rappresentanze dei principali attori dell’attività economica a livello regionale".

Richiesta di rimborso per maggiorazione non dovuta al bollo auto

In data 31 gennaio 2017, a causa di un problema tecnico verificatosi presso SOGEI (società di informatica statale che opera prevalentemente in campo fiscale), è capitato anche a molti contribuenti veneti di pagare il bollo auto maggiorato della sanzione del 30 per cento, nonostante il pagamento fosse regolare, tempestivo e nei termini. Al fine di agevolare i contribuenti incappati in questo disservizio statale, gli interessati sono invitati a comunicare il proprio codice IBAN utilizzando il modulo presente nel sito internet regionale. Gli uffici regionali stanno già curando autonomamente la verifica dei dati dei contribuenti interessati per provvedere senza ritardo alle istanze di rimborso che perverranno.

"Bon disnar" al giro di boa

Sono andati in archivio i primi due appuntamenti del progetto di integrazione tra i prodotti del territorio e l’eccellenza gastronomica, organizzati dal Consorzio Dolomiti Prealpi all’interno delle iniziative di promozione del territorio finanziate con i Fondi per i Comini confinanti, in collaborazione con il museo etnografico della Provincia di Belluno, l’istituto agrario "Della Lucia" di Vellai e l’istituto alberghiero Enaip di Feltre. Due appuntamenti nei quali i 35 partecipanti, soci del Consorzio, ristoratori, albergatori e semplici appassionati, hanno potuto conoscere le peculiarità di legumi, patate e altre delizie dell’orto, di pollame e coniglio e gli altri "protagonisti della bassa corte", grazie ai piatti realizzati da Mauro Cavallet della trattoria "L’Oasi" di Limana e da Giuseppe Agostini del ristorante "Il Cappello" di Mel e alle spiegazioni tecniche curate da Daniela Perco, direttrice del museo etnografico di Serravella. Accompagnati dagli abbinamenti con vini, birre e distillati curati da Mariapia Gesiot di Slowfood. "Siamo soddisfatti del successo riscosso dai primi due appuntamenti", commenta Lionello Gorza, presidente del Consorzio Dolomiti Prealpi, "che hanno visto un’attenta partecipazione da parte di tutti coloro che si sono iscritti. Purtroppo abbiamo dovuto limitare a 35 il numero di posti a disposizione, per insormontabili questioni logistiche. Ma la formula di unire spiegazioni tecniche a degustazioni, assaggi di piatti e abbinamenti mi sembra ben riuscita e replicabile in futuro. Da parte nostra, infatti, ribadiamo per l’ennesima volta come sia fondamentale imparare a utilizzare e valorizzare i prodotti del nostro territorio per crescere dal punto di vista turistico e della qualità dell’offerta che possiamo offrire ai nostri ospiti". Chiuse le prime due giornate, l’obiettivo è puntato verso i prossimi due appuntamenti. Lunedì 6 febbraio, alle 16 sempre nella sede dell’Enaip di Feltre, protagonisti assoluti saranno i "cereali da riscoprire": orzo, farro, grano saraceno, al naturale e in forma di farine. La parte relativa alla cultura e alla tecnica di queste straordinarie risorse sarà curata da un ospite d’eccezione: Nereo Pederzolli, giornalista gastronomico e storico volto della Rai. Sarà poi la volta di andare alla scoperta più nel dettaglio dei cereali, attraverso la guida di Stefano Sanson, agronomo e docente dell’istituto agrario "Della Lucia" di Vellai. Infine, la parte prettamente sensoriale, grazie ai piatti preparati da Cavallet e Agostini, abbinati alle birre scelte da Mariapia Gesiot. In conclusione dell’incontro ci sarà spazio per domande, curiosità e lo scambio di impressioni tra i partecipanti. Lunedì 13 febbraio, ultimo appuntamento per "Bon disnar", con "Il generoso granoturco": le farine di mais sponcio e altre varietà locali di mais. Ingredienti per primi, secondi piatti e dolci.

L’Appia: le unghie vanno curate dalle estetiste

La professione di onicotecnico deve essere svolta da soggetti provvisti di competenze e conoscenze, accurate e certificate, nel trattamento della superficie del corpo umano, come recita la legge 1/90 sull’attività di estetista. Per questo CNA ha chiesto un intervento urgente al Governo sulla recente legge della Regione Veneto che riconosce la professione di onicotecnico attraverso l’istituzione di un corso di formazione e la previsione di un apposito registro, al di fuori della sfera di competenza esclusiva dell’estetista. Dopo questa precisazione di Romeo De Pizzol, presidente regionale e provinciale dell’Unione Benessere della CNA, Cristina Sacchet, responsabile della categoria per l’Appia, ha sottolineato che "le Regioni non possono istituire nuove professioni, una prerogativa che, nel nostro ordinamento, è attribuita allo Stato. Nell’attuale situazione il proliferare di corsi di formazione a livello regionale genera soltanto confusione sia fra gli operatori che nei consumatori". Per questa ragione CNA Benessere e Sanità auspica una rapida approvazione della proposta di legge che chiede la modifica della legge di settore sull’estetica introducendo, tra l’altro, proprio la figura dell’onicotecnico. La nuova cornice legislativa permetterebbe infatti di avere un quadro omogeneo finalizzato a garantire parità di trattamento su tutto il territorio nazionale, con percorsi formativi integrati per l’operatore dell’onicotecnica all’interno dei corsi di estetista. "Ci aspettiamo, per dissipare qualunque incertezza", conclude De Pizzol, "che il Governo fornisca una risposta immediata all’interpellanza, finalizzata ad evidenziare l’illegittimità del provvedimento della Regione Veneto, cosi come è accaduto nel recente passato in casi analoghi".

Passato, presente e futuro del volontariato locale

Questo il titolo dell’appuntamento proposto dal Centro servizi per il volontariato che si terrà venerdì 10 febbraio alle 17.30 in sala Bianchi a Belluno al fine di tracciare un quadro del percorso affrontato finora e delle prospettive che attendono nel prossimo futuro il Terzo settore bellunese. L’incontro è aperto a tutti e prevede gli interventi di Angelo Paganin, già direttore del Csv di Belluno e ora collaboratore, del direttore Nevio Meneguz e del vicepresidente del Comitato d’Intesa (ente gestore) Gianluca Corsetti. Introdurrà il presidente Giorgio Zampieri, modererà la giornalista Francesca Valente.

La Sicilia terra di parchi

Venerdì 10 e venerdì 17 febbraio il Centro culturale Piero Rossi di Belluno ospiterà due serate dal titolo "La Sicilia, terra di parchi". Sarà ospite del Centro Salvatore Puglisi, siciliano di nascita e bellunese di adozione, che guiderà alla scoperta di alcune meraviglie della sua terra, condividendo con i presenti i suoi scatti fotografici. Il primo appuntamento, venerdì 10 febbraio alle ore 20.30, è dedicato al Parco fluviale dell’Alcantara, mentre venerdì 17 febbraio, sempre alle 20.30, sarà la volta del Parco dell’Etna. L’ingresso è libero.

Marmolada, prorogate le visite guidate gratuite al Museo della grande guerra

Per dare a sempre più persone la possibilità di visitare il Museo Marmolada Grande Guerra 3000 m di Serauta e avere una visione più approfondita sulla vita dei soldati tra video storici, pagine di diario, reperti emersi dal ghiacciaio, ricostruzioni di baracche e trincee, sezioni dedicate ai lavori di scavo, al soccorso dei feriti e alle cure mediche, è stata prorogata fino alla fine della stagione invernale la speciale promozione che offre la visita guidata gratuita del Museo con un’esperta guida del territorio ogni mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica, su prenotazione, nei seguenti orari 10–11 e 14–15. Si pagherà solo il biglietto della funivia, 24 euro per persona, fino a Serauta (dove si trova il museo) e 30 euro per persona fino alla terrazza panoramica di Punta Rocca (3.265 m). A fine visita viene offerta una cioccolata calda. Le grandi vetrate del Museo, affacciate sul Gruppo del Sella, consentono poi di vedere, grazie all’ausilio di cannocchiali, le principali postazioni di combattimento del Fortilizio Italiano sulla cresta rocciosa di Punta Serauta, dove si trovavano numerosi ricoveri in grotta che ospitarono le truppe italiane dall’aprile del 1916 al 4 novembre 1917. Per informazioni visitmuseo@museomarmoladagrandeguerra.com (tel. 334 6794461).

Gara di scialpinismo sul Nevegal

Sarà il Colle bellunese, sabato 11 febbraio, a ospitare l’Extreme Badalis, la gara di scialpinismo, originariamente tracciata lungo i pendii sopra a Millies di Segusino. Oltre a cambiare la località di svolgimento, a causa della mancanza di neve sul Monte Cesen, anche gli orari della manifestazione slittano al pomeriggio di sabato, infatti la partenza è prevista dal piazzale del Nevegal alle 17.30. Un’altra novità importante riguarda la modalità di partecipazione, l’Extreme Badalis, tradizionalmente gara a squadre, sarà individuale. Il tracciato della competizione, che potrà subire qualche lieve modifica nel corso di questa ultima settimana di precipitazioni nevose, prevede due salite fuoripista e due discese in pista per garantire la massima sicurezza. Proprio perché la gara partirà all’imbrunire oltre alla tradizionale dotazione da inserire nello zaino, lo Ski Alp Valdobbiadene richiederà l’uso della lampada frontale.

Il Meteo

Il Centro Valanghe di Arabba prevede per oggi, sabato 4 febbraio, tempo da variabile a perturbato con cielo da molto nuvoloso a coperto, salvo brevi schiarite serali, e nel pomeriggio una fase di maltempo breve, ma assai marcata. Clima più freddo ed ancora uggioso. Il calo termico consentirà alla neve di scendere fino sui 1000/1200 m al mattino ed 800/1000 m nel corso del pomeriggio, localmente a quote più basse nelle valli dolomitiche più chiuse in relazione all’intensità dei rovesci (anche 600 m). Sono previsti in poche ore 10/15 mm, localmente fino 20 mm tra Prealpi e Dolomiti meridionali con altrettanti cm di neve sopra i 1200/1400 m. Venti nelle valli generalmente deboli di direzione variabile con rinforzi alla sera; in quota perlopiù moderati da Sud Sud–Ovest, in temporaneo rinforzo fino a tesi alle quote più alte. Domani, domenica 5 febbraio, tratti soleggiati, anche ampi, nella prima parte del giorno, eccetto nubi basse su alcuni settori prealpini. Ma già in mattinata il cielo tenderà ad annuvolarsi fino a risultare coperto al pomeriggio/sera, quando vi saranno nuovi fenomeni, a partire dalle Prealpi e in estensione alle Dolomiti. Clima fresco e debole escursione termica diurna. Probabilità di precipitazioni bassa al mattino, poi in aumento fino ad alta per precipitazioni dapprima sparse, anche diffuse tra il tardo pomeriggio e la sera. Saranno perlopiù deboli e solo a tratti moderate sulle Prealpi. Il limite della neve sarà sugli 800/900 m, anche a quote più basse in tarda serata. Sono previsti 5–10 mm di pioggia con altrettanti cm di neve sui 1000 m. Dopodomani, lunedì 6 febbraio, residuo maltempo tra la notte e il mattino con deboli e diffuse precipitazioni, nevose oltre i 700/900 m. Al pomeriggio esaurimento dei fenomeni ed attenuazione della nuvolosità con primi rasserenamenti a partire da Nord–Ovest.

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