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Martedì 12 giugno 2018
Il Gruppo teatrale zumellese debutta con «Sarto per signora»
Si chiude con un doppio appuntamento il XXXI maggio teatrale zumellese: sabato e domenica in scena la Compagnia di casa con un nuovo spettacolo.
Poco più di dieci anni fa, i componenti che allora formavano il Gruppo Teatrale Zumellese decisero di lasciare la strada che tante soddisfazioni aveva portato, ovvero quella delle commedie dialettali di autori veneti meno noti al grande pubblico (Gallina, Rocca, Palmieri). Per il nuovo spettacolo furono affrontati due atti unici di Dario Fo e da allora, ogni qualvolta si presentassero l’urgenza e la voglia di un nuovo allestimento, la questione era sempre la solita: tornare alle commedie dialettali o provare a cimentarsi nuovamente con un testo in lingua? La stessa scena si ripropose lo scorso autunno, nel momento in cui chiara era l’intenzione di dare un seguito al fortunato «Il matrimonio nella buona e nella cattiva sorte»: con buona pace dei fautori del ritorno al passato e al dialetto, prevalse la linea che proponeva un testo, sì, classico, ma in lingua e di un autore mai affrontato nella oltre trentennale storia del gruppo. Ecco dunque, tornando ai giorni nostri, il debutto del nuovo allestimento, «Sarto per signora» di Georges Feydeau, previsto per sabato 16 giugno (con replica domenica 17) a degna conclusione della trentunesima edizione della rassegna «Maggio teatrale zumellese». I dieci attori coinvolti si cimenteranno quindi in una rappresentazione per certi versi complessa, ma di uno spessore inconfondibile, forti della preziosa e speciale collaborazione in fase di allestimento di Paolo Martinazzo. In scena le vicissitudini del dottor Moulineaux, da sempre libertino e da poco marito della giovine Yvonne, che si lascia trasportare dalle avventure amorose con Susanna, moglie del generale in pensione Auben. L’amico Bassinet lo aiuta a trovare l’alcova in un vecchio appartamentino che era stato il laboratorio di una sarta a Parigi. Nel disperato tentativo di sistemare l’intricata faccenda interviene persino la suocera, la signora Aigreville, ma all’improvviso compare anche una vecchia amante del tempo dell’università, Rosa Pichenette. Nello svolgersi dei fatti, conditi da scambi d’identità, sotterfugi, equivoci e amori segreti, nasce spontaneo un dubbio: riuscirà il protagonista a tornare a praticare la professione di medico o continuerà a essere sarto libertino? Forse, alla fine il pubblico arriverà alla verità. I personaggi dell’opera sono quelli tipici della commedia degli equivoci. E in effetti, in «Sarto per signora» le incomprensioni, casuali e volute, non mancano di certo. Feydeau preparava i suoi testi secondo schemi geometrici in cui le uscite e le entrate, gli incontri impossibili, le false scoperte, i rimandi e le coincidenze, disegnavano figure impeccabili. Ma la follia catastrofica senza senso rivelava alla fine sulla scena un crollo totale dei valori. L’attualità dell’autore è davanti anche agli occhi del pubblico di oggi che, rivedendo i suoi vaudevilles, non li considera affatto come figli di un’epoca determinata, passata e superata, ma coglie in essi una relazione con il presente e con la società odierna. Musiche e luci sono curate da Samuele Busana, i costumi sono a opera di Delia Pauletti e Giulietta Tremea, mentre in scena ci saranno: Alessandro Marcer, Ilaria Scarton, Giancarlo Dal Mut, Renato De Mari, Anna Gallon, Elena Tormen, Paolo Da Rold, Maria Grazia Monestier, Barbara Gallon ed Erika Dal Magro. Lo spettacolo avrà luogo presso la Palestra delle Scuole Medie di Mel alle 21.
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