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Venerdì 6 luglio 2018
Fatto epocale per la cooperazione sociale bellunese
Unite sotto lo stesso tetto due Cooperative storiche del territorio: «Lavoro Associato» e «Società Nuova» (nella foto l’immagine che apre la sua pagina Facebook).
Il 1° luglio è stata una data epocale nel panorama della cooperazione sociale bellunese perché ha visto unirsi sotto lo stesso tetto due Cooperative storiche del territorio: «Lavoro Associato» e «Società Nuova». La prima, dedicata all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, è composta da 70 soci lavoratori impiegati in appalti di pulizie, sfalcio, cura del verde, smaltimento rifiuti, traslochi, manutenzioni, assemblaggio ed è attiva dal 1993 sul territorio bellunese. Nata da una costola di Società Nuova proprio in quell’anno, dopo un lungo cammino torna a fare parte della "grande famiglia".
Una unione che tradotta in cifre significa 220 soci lavoratori, 400 soci in totale, oltre 5 milioni di fatturato annuo, 16 immobili di proprietà e Servizi che spaziano dall’inserimento lavorativo alla residenzialità, dall’autismo all’infanzia. Il risultato di questa acquisizione continuerà a portare il nome «Società Nuova», mentre «Lavoro Associato» rimarrà come marchio del settore specifico.
"Siamo molto orgogliosi di questa operazione", afferma Federico Bristot, presidente di Società Nuova, "perché corona un lungo lavoro di collaborazione tra le due realtà che potrà offrire servizi di maggiore qualità e nuove opportunità. Abbiamo sempre voluto stimolare percorsi di diversificazione in numerosi ambiti di intervento, con l’ottica di accrescere le competenze e stimolare i soci verso nuove idee, nuovi servizi".
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