Giovedì 8 novembre 2018 ‐ S. Goffredo
Bond: «No a complicazioni burocratiche»
Secondo il deputato, per gestire la ricostruzione post alluvione servono misure emergenziali, «per non creare ulteriori problemi».
«Servono semplificazioni: le zone colpite dalle alluvioni sono in emergenza e necessitano di misure emergenziali. I sindaci non possono gestire il territorio tra lacci e lacciuoli in questo momento». Lo dice il deputato di Forza Italia Dario Bond, dopo che alcuni sindaci dell’Agordino hanno ricevuto una nota di Arpav che indica le modalità di gestione dei fanghi e dei detriti alluvionali.
|
| |
«Viene chiesto agli amministratori di distinguere tra detriti di un tipo e detriti di un altro tipo» afferma Bond. «Vengono indicate precise modalità di stoccaggio, con la richiesta di individuare due aree distinte: da una parte lo stoccaggio del materiale di sgombero di strade e case, dall’altra quello della pulizia degli alvei. E viene chiesto di non miscelare fanghi e terreni puliti con fanghi e terreni che possono essere entrati a contatto con detriti, evidenze di gasolio, macerie di edifici e altri materiali».
«Sono comprensibili le preoccupazioni di Arpav, e legittime», precisa. «Ma credo che ci sarà tempo e modo per gestire tutti i rifiuti lasciati sul terreno dall’ondata di distruzione: in questo momento però la priorità deve essere data alla messa in sicurezza, che deve avere necessariamente tempi celeri e ha bisogno di norme semplificate. Altrimenti si rischia di creare un ulteriore problema a chi è già nel pieno dell’emergenza».
Leggi gli altri titoli di oggi.
|