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Giovedì 6 dicembre 2018 ‐ S. Nicola di Bari

Confindustria Belluno "tifa" per Borgo Valbelluna






Il direttore Ferrazzi: «La fusione tra Trichiana, Mel e Lentiai è più che auspicabile». Il referendum è domenica 16 dicembre.

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«Il 16 dicembre prossimo gli abitanti di Trichiana, Mel e Lentiai (nella foto i tre sindaci, ndr) possono cambiare in meglio il loro futuro e quello dei giovani, delle famiglie, degli anziani, delle attività economiche e di tutti coloro che qui vivono: è sufficiente che vadano a votare per il referendum e dicano sì alla nascita di Borgo Valbelluna». È quanto afferma Andrea Ferrazzi, direttore di Confindustria Belluno Dolomiti, che da sempre sostiene i percorsi di modernizzazione e semplificazione del sistema degli enti locali.


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«Un Comune unico, in tutti i sensi. Unico perché esito della fusione degli attuali tre municipi della Sinistra Piave», mette in risalto. «E unico perché somma virtuosa di tesori ambientali, storici, architettonici e paesaggistici di particolare valore. Non sostenere attivamente questo progetto sarebbe un errore imperdonabile».

«L’associazione è da sempre favorevole a questi processi di aggregazione e di semplificazione amministrativa, perché contribuiscono a rendere un territorio più competitivo e la sua governance, anche provinciale, più efficace ed efficiente», aggiunge. «Come abitante di Trichiana, originario di Mel e con fortissimi legami con Lentiai, non posso che auspicare e sostenere con forza questo progetto di fusione, che unirebbe tre Comuni molto simili, per storia, tradizioni e caratteristiche territoriali. Nelle molte riunioni con la cittadinanza gli amministratori hanno spiegato benissimo le caratteristiche del progetto e gli enormi vantaggi economici, che si tradurranno in servizi migliori e in tariffe più basse. Il che significa, ad esempio, scuole più accoglienti e attrezzate per i bambini, una maggiore manutenzione delle strade e del territorio nel suo insieme, più sostegno alle attività economiche, sportive e di volontariato. Insomma, un importante impulso per migliorare la qualità della vita di tutti i residenti».

«Forse, sarebbe stato auspicabile che questa iniziativa partisse dai cittadini, anziché dalle tre amministrazioni comunali», dice ancora. «Confondere il voto sulla fusione con un giudizio sul sindaco e la sua maggioranza sarebbe però un gravissimo errore, perché i benefici saranno per tutti i cittadini, soprattutto se l’amministrazione che verrà sarà in grado di agire adeguatamente, investendo le risorse che ci saranno secondo una visione ben precisa del futuro di Borgo Valbelluna».

«Ai vantaggi economici e al miglioramento dei servizi e quindi della qualità della vita», conclude, «si aggiunge un altro elemento fondamentale: la bellezza e la ricchezza naturale e culturale di questo territorio stretto tra le Prealpi e il Piave. Basti pensare alla fioritura dei narcisi in Pian de Coltura o in Zelant, al Castello di Zumelle, all’Olt de Val d’Arch, ai Brent del l’Art, a Cateldardo. Un patrimonio unico che non può che rendere orgogliosi di vivere in un Comune così, peraltro con un nome azzeccato».




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