|
Martedì 1 gennaio 2019 ‐ Maria Ss.ma, Madre di Dio
«Comuni e chi con fatica vive in montagna penalizzati dal reddito di cittadinanza»
De Carlo: «In Italia ci sono oltre 3000 comuni montani e sarebbe servito un miliardo, non 10 milioni, per segnare un cambiamento concreto».
«Nella finanziaria appena approvata a "colpi di fiducia" alla Camera anche i Comuni, così come le imprese, sono penalizzati dalle risorse destinate al reddito di cittadinanza». Il sindaco di Calalzo di Cadore e deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo è intervenuto nei giorni scorsi in aula citando gli aspetti positivi della manovra, ma anche ricordando come l’intero impianto sia condizionato dalla politica assistenzialista voluta dal Movimento Cinque Stelle.
|
| |
«Accanto a misure condivisibili e richieste dai sindaci, come lo sblocco dell’avanzo di amministrazione o l’innalzamento dell’affidamento diretto a 150.000 euro, ci sono misure più "elettorali", come i 40.000 euro a Comune per intervento di messa in sicurezza che, seppur benvenuti, non consentiranno sicuramente ai sindaci di pianificare opere sostanziali», mette in evidenza De Carlo. «Senza considerare che la dotazione del Fondo di montagna è passata da 20 a 10 milioni». Secondo il parlamentare bellunese si sarebbe potuto osare di più ed essere più efficaci se si fosse destinato alla montagna anche solo un quinto dei 7 miliardi destinati al reddito di cittadinanza.
«In Italia ci sono oltre 3000 comuni montani e sarebbe servito un miliardo, non 10 milioni, per cominciare a segnare un cambiamento concreto», sottolinea. «Peccato che le risorse manchino perché si va a finanziare il reddito di "nullafacenza", che è una sorte di metadone di Stato. La maggioranza ha inteso premiare i fannulloni piuttosto che chi a fatica vive in montagna. «È una scelta politica anche questa, ma che io certo non posso condividere».
Leggi gli altri titoli di oggi.
| |