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Pieve di Cadore, punto nascite sospeso

Da questa settimana l’Ulss 1 di Belluno ha deciso di sospendere le attività del Punto nascite di Pieve di Cadore e di trasferire le partorienti dall’ospedale cadorino a quello di Belluno. Precisando che non si tratta di chiusura, ma di sospensione a carattere temporaneo, l’Ulss ha fatto sapere che la piena operatività del Punto nascite verrà ripristinata non appena saranno disponibili i medici necessari a portarla avanti. La ragione della sospensione è dovuta infatti alla mancanza di medici sia in Ostetricia e Ginecologia, sia in Pediatria, mancanza che non è stato possibile compensare con incarichi a tempo determinato perché non sono stati trovati medici interessati e ora non resta che attendere la conclusione, tra qualche mese, dei concorsi che sono stati banditi.
Il problema della mancanza di personale è reale, ma è altrettanto vero che si tratta di una difficoltà ben nota da tempo e che da tempo poteva essere prevista e affrontata. Ancor di più, da tempo è evidente la necessità di adeguare il servizio sanitario alle particolarità della montagna. Se ciò non avverrà è facile presumere che il caso del Punto nascite non resterà isolato.
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Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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