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Anche in provincia netta vittoria del «No»

Anche in provincia di Belluno è stata netta la vittoria dei «No» nel referendum costituzionale di domenica 4 dicembre, anzi, è stata ancora più marcata che a livello nazionale. In tutta Italia, infatti, i «No» sono stati il 59,1% (pari a 19.419.507 voti) e i «Sì» sono stati il 40,9% (pari a 13.432.208 voti). A livello provinciale i «No» sono stati invece il 61% (pari a 71.761 voti) e i «Sì» sono stati il 39% (pari a 45.832). Nel Bellunese quindi lo scarto tra i «No» e i «Sì» è stato di 22 punti percentuali, mentre a livello nazionale è stato di 18,2 punti percentuali.
Tra i 64 Comuni della provincia solo in 3 hanno prevalso i «Sì» (Lorenzago, Soverzene e Zoppè); in 13 Comuni i «No» si sono affermati con percentuali collocate tra il 50 e il 60, in 43 con percentuali tra il 60 e il 70, in 5 con percentuali oltre il 70 (Colle Santa Lucia, Rocca Pietore, San Nicolò Comelico, Selva di Cadore, Vigo di Cadore).
Un dato che va certamente sottolineato è quello relativo alla partecipazione. In provincia di Belluno l’affluenza alle urne è stata del 71,5% degli aventi diritto, 6 punti percentuali in più rispetto al 65,5% fatto registrare a livello nazionale. Segno che in tanti (quasi i tre quarti del corpo elettorale provinciale) ha sentito la responsabilità di non far mancare il proprio voto per contribuire a indicare la strada per il prossimo futuro. Un’indicazione che è stata netta e forte e che, anche per questo, ha prodotto subito conseguenze significative come la decisione di dimettersi del premier Matteo Renzi. Ora, inevitabilmente, trattandosi di un cambio di direzione rispetto all’itinerario che era stato intrapreso, si apre un periodo delicato e complesso che chiede di nuovo e, probabilmente, ancora maggiore responsabilità. La responsabilità di tenere ben presente il bene della Nazione, oltre qualsiasi desiderio di parte di potersi avvantaggiare subito del risultato del referendum. La grande partecipazione indica proprio che in tanti hanno a cuore il futuro dell’Italia. Una base importante su cui far leva e da non tradire cercando con sincerità e senza secondi fini la strada che meglio può garantire la realizzazione del bene comune.

Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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