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Cortina, segnali positivi per l’ospedale

«I cambiamenti dell’assetto strutturale dell’ospedale Codivilla Putti di Cortina saranno solo migliorativi»: lo ha sottolineato l’assessore regionale alla specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, facendo presente, insieme al collega consigliere regionale Franco Gidoni, che in vista della scadenza della sperimentazione pubblico/privato tra Ulss 1 e la società Giomi, prevista per fine aprile, tutto procede con tranquillità e che la Regione da tempo ha avviato gli atti necessari per dare continuità alla struttura, ma ha pure deciso di potenziarla con l’aumento dei posti letto, rendendo quindi il Codivilla un vero ospedale aggiungendo 20 posti letto di medicina generale al punto di pronto intervento e agli ambulatori e ai ricoveri di ortopedia e riabilitazione, per un totale di 80 posti letto. Si profila quindi una soluzione positiva per l’ospedale di Ampezzo dopo che nelle settimane scorse non erano mancati i timori per il destino degli oltre 100 dipendenti che fanno riferimento all’attuale socio privato e, più in generale, per la funzionalità della stessa struttura. L’orientamento della Regione, sottolineato più volte anche dal presidente Zaia e che dovrà essere ufficializzato nei prossimi giorni con una delibera di Giunta, è quello di assumersi l’onere dell’ospedale e dei suoi dipendenti a conclusione dell’attuale sperimentazione pubblico/privato, in attesa che venga preparato il bando per arrivare a una gestione totalmente privata dell’ospedale.
Da sottolineare anche che la settimana scorsa la commissione regionale Sanità ha tra l’altro raccomandato, all’unanimità, che il peso finanziario del prossimo periodo transitorio non ricada sul bilancio della Ulss 1 Dolomiti che è già in sofferenza. La quinta Commissione ha chiesto anche alla Giunta di realizzare nel più breve tempo possibile la scelta dell’operatore privato a cui affidare l’ospedale e di accelerare il suo adeguamento strutturale secondo il progetto presentato lo scorso anno dalla Ulss 1 che prevede, tra l’altro, anche la realizzazione di una seconda sala operatoria, di un nuovo punto di primo intervento, di un nuovo ingresso e dell’adeguamento del poliambulatorio. Un’accelerazione ritenuta necessaria in vista dei Mondiali di sci del 2021.

Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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