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Venerdì 23 giugno 2017

Dall’Italia e dal mondo






Emergenza idrica a Parma e Piacenza. Al Consiglio europeo il nodo-migrazioni.

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Siccità: emergenza idrica nelle province di Parma e Piacenza. Allarme anche per Roma e Sardegna
Emergenza acqua e il governo interviene con un fondo straordinario di 8 milioni e 650mila euro per le province di Parma e Piacenza. Il Consiglio dei ministri ha deliberato ieri la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle due province emiliane, dove la crisi idrica è dovuta a un lungo periodo di siccità che risale allo scorso autunno, cui si aggiungono gli effetti delle elevate temperature estive. Oltre al fondo speciale, il governo concede deroghe alle norme nazionali per assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione, anche mediante autobotti, e per potenziare l’approvvigionamento di acqua con interventi strutturali. Problemi analoghi si registrano in altre aree della Val Padana (Piemonte, calo delle acque del Po), nelle Alpi orientali, nel Lazio e in Sardegna. Nell’Italia centrale, «la situazione più delicata è certamente quella che coinvolge la città di Roma e i comuni limitrofi», spiega una nota, «collegata in particolare alla condizione del lago di Bracciano, il cui livello, a fine maggio, era di +5 cm sullo zero idrometrico».


Monza: muore in ospedale bimbo affetto da leucemia colpito da morbillo. Torna il dibattito sulle vaccinazioni
«Complicanze polmonari e cerebrali da morbillo»: sarebbero le cause che hanno portato al decesso, avvenuto ieri, di un bambino di 6 anni affetto da leucemia ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza. A darne notizia l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Gallera ha affermato che «solo l’immunità di gregge avrebbe salvato il piccolo». Il bimbo sarebbe stato contagiato dai fratelli maggiori che non erano stati vaccinati, notizia confermata da fonti ospedaliere. Gallera ha aggiunto: «La storia di questo piccolo affetto da leucemia è l’esempio di come la cosiddetta ’immunità di gregge’ sia fondamentale per la protezione di coloro che, per la loro malattia o per lo stato di trattamento in cui si trovano, non sono protetti, anche quando fossero vaccinati dal morbillo così come da altre malattie infettive… Ci tengo a sottolineare come solo l’immunità di gregge, cioè la vaccinazione di oltre il 95% dei bambini, sia l’unica strada per tutelare soggetti immunodepressi o che hanno contratto malattie come nel caso del piccolo del San Gerardo, che per queste ragioni non possono vaccinarsi». Sulla stessa linea il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Consiglio europeo/1: accordo su sicurezza e difesa. Oggi al centro delle discussioni il problema delle migrazioni
La riunione del Consiglio europeo (capi di Stato e di governo Ue) riprende oggi a Bruxelles trattando di migrazioni, commercio, Europa digitale. La prima giornata di ieri è parsa ai protagonisti densa di risultati: l’accordo unanime per rafforzare la sicurezza e la lotta al terrorismo, la decisione sul fondo per la difesa, il contrasto alla radicalizzazione anche attraverso internet. In serata i leader hanno ascoltato le proposte della premier britannica May sul Brexit e la relazione Merkel-Macron sull’Ucraina: a questo proposito l’Unione europea estenderà di sei mesi, quindi fino a fine anno, le sanzioni economiche contro la Russia per il conflitto in Ucraina e la mancata attuazione degli accordi di Minsk. Il clima che si registra al summit è generalmente di accordo, anche se i nodi principali emergeranno oggi sull’accoglienza dei profughi e il sostegno solidale a Italia e Grecia, i Paesi più esposti ai flussi in arrivo da Africa e Medio oriente. Nell’aprire il vertice, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha affermato che «le cose si stanno muovendo in una direzione migliore», citando la ripresa economica e occupazionale, l’accordo finanziario con la Grecia, «l’aumento di sentimenti europeisti nelle ultime settimane» e «le vittorie dei leader politici schierati al 100% a favore dell’Ue dalla Bulgaria all’Austria fino ai Paesi Bassi, senza dimenticare ovviamente la Francia». «Non possiamo tuttavia essere né compiaciuti né ingenui. Dobbiamo dimostrare ai cittadini che siamo capaci di riprendere il controllo di eventi che ci sconvolgono e talvolta persino ci terrorizzano».

Consiglio europeo/2: Brexit, May rassicura, «proteggeremo i diritti dei cittadini europei» che vivono nel Regno Unito
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, aprendo il summit di ieri aveva affermato: sul divorzio da Londra «si sentono pronostici diversi, hard Brexit, soft Brexit, no deal. Alcuni amici britannici mi hanno persino chiesto se sarebbe possibile invertire il processo della Brexit… Ho detto loro che di fatto l’Ue è stata costruita su sogni che sembravano impossibili da realizzare, perciò chi lo sa? Come cantava John Lennon: ’Direte che sono un sognatore, ma non sono l’unico’». Nel corso del vertice è poi arrivata la relazione della premier britannica Theresa May, giunta a Bruxelles in una posizione politica indebolita dopo la recente elezione parlamentare e la formazione di un governo che conta su una maggioranza risicata. «Proteggeremo i diritti dei cittadini europei che vivono nel Regno Unito», ha affermato, lasciando intendere di voler procedere verso il cosiddetto «soft Brexit». Nessun cittadino con passaporto europeo dovrà lasciare - ha fatto intendere May - il Regno Unito dopo il Brexit; a tutti verrà data la possibilità di regolarizzare la permanenza; dovrebbe inoltre essere riconosciuta la residenza agli europei che vivono sul suolo britannico da almeno 5 anni. Londra preciserà le proposte in un documento che sarà reso noto la prossima settimana in vista della nuova tappa dei negoziati Brexit che inizieranno il prossimo 17 luglio. Intanto il Consiglio europeo ha stabilito ieri i criteri per individuare le due città, all’interno dei 27 Paesi Ue, che ospiteranno le Agenzie del farmaco e bancaria, che sinora avevano la sede in Inghilterra.

Austria: Braunau, dove nacque Hitler, contenzioso sulla casa natale del dittatore. Il governo vorrebbe abbatterla
Il villaggio di Braunau in Austria conta meno di 20 mila abitanti, «ma lo spettro del concittadino più famoso l’ha portata al centro di uno scontro giudiziario. La decisione di sequestrare la casa dove nacque Adolf Hitler, togliendola al suo attuale proprietario, è infatti finita di fronte alla Corte Costituzionale di Vienna»; lo riferisce Euronews. La donna proprietaria della casa ha fatto ricorso contro la legge di espropriazione, passata lo scorso dicembre. Dal 2011 il palazzo è disabitato, in quanto il governo e la proprietaria non riuscivano ad accordarsi sul futuro utilizzo della casa, diventata meta dei gruppi neonazisti. L’espropriazione permetterà alle autorità di modificare l’aspetto del palazzo oppure di abbatterlo per ricostruirne uno nuovo.

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