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Giovedì 18 gennaio 2018
PM10, a Belluno l’aria è molto migliore del resto del Veneto
Il 2017 è stato un anno molto difficile per le polveri PM10 nell’aria. Ma la provincia di Belluno ha mostrato dati nettamente migliori rispetto al resto del Veneto.
Il particolato atmosferico PM10 rappresenta la criticità più marcata per quanto riguarda la qualità dell’aria in Veneto e, più in generale, nel Bacino Padano. L’Arpav ha diffuso i dati sommari delle statistiche legate al PM10 per l’anno 2017, in attesa della Relazione Regionale della Qualità dell’Aria, che comprende i dati relativi a tutti gli inquinanti atmosferici. I dati si riferiscono a tutte le centraline automatiche presenti nella rete, che forniscono quotidianamente in diretta un dato di PM10.
Il 2017, dunque, è stato un anno piuttosto difficile per le polveri. Durante i mesi invernali si sono instaurati lunghi periodi di stabilità atmosferica con scarse piogge, che hanno favorito l’accumulo del particolato nei bassi strati dell’atmosfera. L’anno risulta particolarmente critico specialmente se confrontato con il 2016, caratterizzato invece da un inverno più piovoso, con frequenti episodi di pulizia dell’atmosfera.
In particolare il mese di gennaio, a causa delle piogge sostanzialmente assenti o non significative, ha fatto registrare in quasi tutte le stazioni di pianura dai 10 ai 20 giorni di superamento del valore limite giornaliero, sui 35 giorni totali annui concessi dalla legislazione. Particolarmente critica in tutto il Bacino Padano l’ultima settimana del mese, in cui si sono registrati picchi molto elevati di particolato, con concentrazioni fino a tre volte e mezza superiori ai valori limite giornalieri.
La tabella riporta il numero totale di giorni di superamento del valore limite giornaliero e la media annuale registrati nelle centraline della rete dotate di monitor automatici. Si può osservare che l’indicatore più critico per il PM10 è il valore limite giornaliero (50 µg/m3), che risulta superato per più di 35 giorni all’anno nella totalità delle centraline, fatta eccezione per Belluno Parco Città di Bologna, Pieve d’Alpago e Boscochiesanuova. Nei capoluoghi di provincia della pianura il numero di giorni di superamento va oltre il doppio di quelli consentiti, con un massimo di 102 superamenti a Padova Mandria.
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