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Mercoledì 7 febbraio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Siria, la guerra continua: ancora morti a Damasco. Germania, Grosse Koalition in arrivo.

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Taiwan: terremoto e crollo di un albergo. Almeno 4 vittime, nella notte sono proseguite le operazioni di soccorso
Sono almeno 4 le vittime del terremoto, e centinaia i feriti, nella città di Hua-lien, in seguito al sisma che ha colpito l’isola di Taiwan. 150 persone sono state tratte in salvo da alberghi ed edifici residenziali danneggiati, mentre prosegue il tentativo di soccorrere le persone intrappolate nel Marshal Hotel, dove ha ceduto il piano terra. Nella notte le squadre di soccorso hanno lavorato senza sosta: le persone ancora all’interno della struttura hanno fatto luce con i telefonini per far sapere che sono ancora lì. Dopo il sisma di magnitudo 6.4, si ritiene che siano 40mila le case sono senz’acqua. Autostrade e ponti sono stati chiusi per accertamenti. Il terremoto si è verificato alle 23.50 ora locale a circa 20 chilometri dalla città portuale, a una profondità di 9,5 chilometri. Non è scattata l’allerta tsunami. Due anni fa, un terremoto della stessa intensità fece 116 morti.

Siria: la guerra continua. Raid aerei governativi colpiscono i civili: 40 morti. Appelli da Onu e Ue
Tragico il bilancio dei raid aerei governativi siriani di ieri sulla regione a est di Damasco controllata da forze delle opposizioni e assediata dalle truppe lealiste. Il bilancio delle vittime cresce nei numeri: i morti sono oltre 40. I bombardamenti sono stati compiuti nello stesso giorno in cui le Nazioni Unite hanno chiesto un immediato cessate-il-fuoco in tutta la Siria per almeno un mese, per permettere il recupero dei feriti e la consegna di generi di prima necessità. Per l’Onu la situazione è «estrema» in alcune parti del Paese, dove le agenzie umanitarie non hanno accesso o dove è troppo pericoloso intervenire. Il portavoce dell’Onu ha dichiarato: «Centinaia di migliaia di profughi interni sono in fuga, sono estremamente vulnerabili e vengono colpiti dai bombardamenti. Occorre una pausa umanitaria». Della situazione in Siria ha parlato l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, davanti all’europarlamento. «La guerra in Siria non è finita e la gente continua a morire». «Tutte le azioni militari si devono concentrare contro i terroristi», non sui civili.

Germania: Grosse Koalition, è quasi fatta per il nuovo governo tedesco. Merkel parla di «dolorosi compromessi»
Il programma di governo è pronto e l’annuncio della nuova Grosse Koalition in Germania potrebbe essere questione di ore.167 pagine di programma, molto particolareggiato, divise in 14 capitoli. L’accordo tra la Cdu/Csu di Angela Merkel e la Spd di Martin Schulz per guidare il Paese richiede ancora di alcuni ritocchi, in materia economica, sanitaria, sociale e ambientale. Forte accento europeista, richiesta di sacrifici, impegni sul fronte internazionale: le delegazioni dei partiti limano gli ultimi punti contrastanti. La cancelliera tedesca ha parlato di disponibilità a «dolorosi compromessi», che saranno comunque necessari da ambo le parti. «Siamo nella fase decisiva dei negoziati per la formazione della coalizione - diceva ieri Angela Merkel -, questo credo sia ormai chiaro a tutti. Si tratta ora solo di trovare un accordo finale».

Polonia: il presidente Duda firma la legge sulla Shoah ma decide di rinviarla alla Corte costituzionale
Il presidente polacco Andreij Duda ha firmato la controversa legge sulla Shoah, ma ha anche deciso di rinviarla, per analisi, alla Corte costituzionale, quello stesso organismo sulla cui composizione è pesantemente intervenuto il governo. Secondo l’ordinamento polacco, infatti, il Capo dello stato può chiedere un’opinione sulla costituzionalità di un testo legislativo sia prima che dopo la sua promulgazione. Il presidente Andreij Duda ha dichiarato ieri: «Lo Stato e le istituzioni polacche, che non esistevano al tempo dell’Olocausto, non hanno preso parte all’impresa di sterminio condotta dalla Germania; le istituzioni polacche non hanno collaborato con i tedeschi. In molti Paesi ci sono stati governi filo-nazisti o governi fantoccio nominati dalla Germania nazista, questo non è accaduto in Polonia». Israele ha espresso critiche, ma prende atto della decisione di far esprimere anche i giudici costituzionali e ne attende il pronunciamento.

Giustizia: tra Roma e Sicilia 15 arresti per associazioni a delinquere. Tra i fermati ex Pm di Siracusa
Una operazione congiunta tra la Procura di Roma e Messina ha portato ieri la Guardia di Finanza a effettuare 15 arresti per due associazioni a delinquere dedite alla frode fiscale, reati contro la pubblica amministrazione e corruzione in atti giudiziari. Tra i fermati anche Giancarlo Longo, ex pm della Procura di Siracusa, l’avvocato Piero Amara e gli imprenditore Fabrizio Centofanti e Enzo Bigotti, quest’ultimo già coinvolto nel caso Consip. Sono tre - riferisce Ansa, le sentenze «aggiustate» contestate dai pm della Procura di Roma all’ex presidente di sezione del Consiglio di Stato, Riccardo Virgilio. Quest’ultimo, oggi in pensione, avrebbe pilotato tre sentenze che hanno inciso favorevolmente per clienti degli avvocati Pietro Amara e Giuseppe Calafiore (indagati in concorso con il magistrato). Il nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano ha effettuato perquisizioni a carico di Massimo Mantovani, ex responsabile dell’ufficio legale di Eni e attuale dirigente della società, indagato per associazione per delinquere finalizzata a una serie di reati. Stando all’inchiesta del pm Laura Pedio, sarebbe l’organizzatore di presunte manovre di depistaggio per condizionare le inchieste milanesi Eni-Nigeria ed Eni-Algeria. Il filone d’indagine si intreccia con l’inchiesta delle Procure di Roma e Messima.

Sanremo: Festival al debutto. Canzoni, «fuori programma» e le battute di Fiorello
Ha preso avvio ieri sera il 68° Festival di Sanremo. Sul palco Claudio Baglioni, il mattatore Fiorello, Michelle Hunziker. In gara i big, messaggi sulla violenza contro le donne, un «fuori programma» con l’incursione di un uomo che, prima di essere fermato, ha affermato: «Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica». «Faccio il Pippo Baudo della situazione», ha commentato divertito Fiorello. Alla fine della prima serata, Baglioni ha rivelato il posizionamento per fasce dei 20 big in gara, in base al voto della giuria demoscopica che vale per il 30%. Nella zona blu, la più alta, si sono piazzati Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazzè, Ron, Ermal Meta-Fabrizio Moro. Nella zona gialla, quella di mezzo, ci sono: Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e Le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico. Nella zona rossa: Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. Battute a raffica da Fiorello, sul presidente turco Erdogan «che sta venendo a Sanremo perché ha saputo che ci sono 1300 giornalisti liberi». Sul palco anche gli ospiti, fra cui Gianni Morandi.


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