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Giovedì 15 febbraio 2018

Auronzo, la targa «Comune delle Dolomiti Unesco»






È il primo Comune in Veneto. Ieri all’inaugurazione l’assessore regionale Federico Caner e la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini.

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Auronzo di Cadore è il primo Comune in Veneto a dotarsi del cartello che rende esplicita la presenza, all’interno del territorio amministrato, di una parte delle Dolomiti Bene Unesco. La targa, inaugurata ieri, mercoledì 14 febbraio, ora accoglie i numerosi turisti che frequentano il territorio di Auronzo. La proposta di posizionare le targhe Unesco ha raggiunto tutti i Comuni dell’area: la Fondazione ha infatti richiesto alla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco l’autorizzazione per l’utilizzo dei loghi da parte delle singole amministrazioni, che ora possono cogliere questa importante opportunità.

Mercoledì, per la cerimonia di inaugurazione erano presenti a Misurina l’assessore al turismo della Regione del Veneto Federico Caner, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher con l’assessore Camilla Larese De Santo e Andrea Costa, Giovanni Carraro sostenitore della Fondazione e il direttore Marcella Morandini.

«Più che una funzione segnaletica questa targa ha un valore divulgativo», ha detto l’assessore Caner, «non indica una demarcazione ma un legame e testimonia l’orgoglio e la consapevolezza di chi vive qui di appartenere a uno dei luoghi più affascinanti al mondo, non a caso considerato Patrimonio dell’umanità: l’orgoglio di poterlo rappresentare e promuovere, la consapevolezza di doverlo difendere. Le Dolomiti non si identificano attraverso un confine amministrativo ma come una realtà geografica e storica naturale: non sono un punto su una mappa, ma l’esposizione permanente di un’opera d’arte creata dalla natura».

«Dobbiamo essere orgogliosi di mostrare a turisti e residenti l’appartenenza a questo territorio riconosciuto dal mondo un Bene dell’umanità. Questo cartello è infatti un veicolo importante per la promozione del nostro territorio». Da parte di Roberto Padrin l’auspicio che tutti i comuni del bellunese seguano l’esempio di Auronzo e si facciano così primi ambasciatori delle Dolomiti Unesco: è un’occasione per dimostrare di essere parte attiva nel percorso di valorizzazione del nostro Patrimonio.

La prima cittadina di Auronzo, Tatiana Pais Becher commenta così l’iniziativa: «Per aumentare la consapevolezza di vivere in un territorio Patrimonio dell’Umanità anche i simboli sono importanti. Per questo abbiamo raccolto l’invito della Fondazione e ci siamo attivati immediatamente per la collocazione del nuovo cartello. Un riconoscimento di cui andiamo orgogliosi».

Quella che appare come una semplice targa prende vita e si carica di molteplici significati, a seconda dei territori in cui viene collocata. È anche per questo che la proposta è stata lanciata da parte della Fondazione Dolomiti UNESCO a tutti i Comuni il cui territorio è compreso, anche parzialmente, all’interno dell’area core del Sito. «Molteplici significati, ma uno scopo unitario: l’obiettivo è infatti anche e soprattutto quello di uniformare il più possibile gli strumenti di comunicazione per diffondere la conoscenza della aree coinvolte nel riconoscimento Unesco in modo sempre più omogeneo», sottolinea il direttore della Fondazione Marcella Morandini.

Auronzo, Misurina, le Tre Cime, il Monte Piana… La targa consegnata al sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher suggella qualcosa di più di una semplice indicazione geomorfologica. Nell’anno del centenario della conclusione del primo conflitto mondiale, assume un alto significato storico e morale ricordare a tutti che oggi proprio le crode che hanno visto eventi sanguinosi sono diventate Patrimonio condiviso di tutta l’umanità. Non a caso nel 2015, quando il LabFest, il festival itinerante organizzato dalla Fondazione Dolomiti Unesco, aveva fatto tappa ad Auronzo, il tema scelto era stato proprio «#Sconfini»: dove prima c’erano le trincee, oggi i popoli delle Dolomiti s’incontrano per condividere il futuro. Il 25 agosto 2009 l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenne proprio ad Auronzo per celebrare il riconoscimento da parte dell’Unesco delle Dolomiti come Patrimonio dell’umanità.


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