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Venerdì 23 febbraio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Siria, 400 morti, nessun accordo di tregua all’Onu. Ue, oggi summit a Bruxelles.

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Siria, continuano i bombardamenti sulla Ghuta. Oltre 400 morti tra i civili. Onu: nessun accordo per la tregua
La Russia, appoggiata dagli Usa, rifiuta la bozza di accordo per un cessate il fuoco in Siria e così l’Onu resta senza una posizione definita rispetto ai massacri che stanno avvenendo nel Paese mediorientale. Il testo era stato presentato in Consiglio di sicurezza da Svezia e Kuwait e chiedeva la fine delle ostilità e l’accesso agli aiuti umanitari. Il Segretario generale Onu, Gutierres, aveva parlato di «inferno in terra»; diverse cancellerie occidentali avevano fatto eco nelle scorse ore denunciando attacchi di Damasco contro gli ospedali e sottolineando l’«urgenza assoluta» di porre fine al massacro in corso. Nel frattempo è salito a 400 il numero dei civili uccisi nei bombardamenti governativi nella Ghuta orientale, vicino a Damasco, a partire da domenica. Lo ha riferito ieri l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), precisando che tra di loro almeno 94 sono minorenni, tra bambini e adolescenti. I bombardamenti, compiuti con razzi, hanno colpito ieri la cittadina di Duma, la principale cittadina della Ghuta, una quindicina di chilometri dalla capitale.

Unione europea, summit «informale» a Bruxelles. I Ventisette discutono del dopo Brexit
I capi di Stato e di governo dei 27 Paesi Ue (escluso il Regno Unito) si riuniscono oggi (ore 11-18) «informalmente» a Bruxelles per discutere di questioni istituzionali. All’ordine del giorno figurano: la composizione del Parlamento europeo dopo le elezioni del 2019 e le possibili liste transnazionali; le modalità di nomina delle posizioni di vertice dell’Ue, compresi i cosiddetti «Spitzenkandidaten». I leader discuteranno anche delle priorità politiche del quadro finanziario pluriennale (Qfp) dopo il 2020, vale a dire il bilancio a lungo termine dell’Ue. La riunione si svolge nell’ambito dell’agenda dei leader.

Politica, Juncker interviene sulle elezioni italiane. La replica di Gentiloni e dei leader nazionali
Dopo le dichiarazioni di ieri del presidente della Commissione Juncker sulla possibile instabilità governativa in Italia dopo il voto del 4 marzo, e la parziale marcia indietro («le elezioni sono un’occasione di democrazia. E questo si applica anche all’Italia, Paese cui mi sento molto vicino. Il 4 marzo gli italiani si recheranno alle urne ed esprimeranno il loro voto. Qualunque sarà l’esito elettorale, sono fiducioso che avremo un governo che assicurerà che l’Italia rimanga un attore centrale in Europa e nella definizione del suo futuro»), le repliche sono giunte da diverse voci della politica nazionale. Il primo a replicargli è stato il premier Paolo Gentiloni: «Lo tranquillizzerò, i governi tra l’altro sono tutti operativi, i governi governano». Sulle parole di Juncker, che hanno irritato il Colle, sono intervenuti praticamente tutti i leader italiani. L’europarlamentare del M5s Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo, ha affermato: «A Juncker diciamo che non si deve mai avere paura del voto dei cittadini. La sovranità appartiene al popolo, come recita la nostra Costituzione. Visto il ruolo che ricopre, consigliamo al presidente della Commissione di evitare dichiarazioni che appaiano come vere e proprie ingerenze nella vita politica di uno dei Paesi fondatori dell’Unioni europea». Fuori dal coro Emma Bonino, leader di +Europa: «Juncker dice quello che dicono tutti i commentatori. Del resto, è intervenuto anche su Brexit e sulla Catalogna. Non è che stiamo facendo una grande figura di serietà…».

Sede Ema, delegazione dell’Europarlamento ad Amsterdam. Il vicepremier olandese: «yes we can»
Il vicepremier olandese Hugo De Jonge, dopo la visita di ieri di una delegazione europea alla sede Ema di Amsterdam, ha affermato: «Abbiamo accolto una delegazione degli europarlamentari e possiamo assicurarvi che l’Olanda è pronta per accogliere l’Agenzia del farmaco. Rispetteremo i tempi e assicureremo l’operatività dell’agenzia. Yes we can, yes we will». Dal canto suo Giovanni La Via, eurodeputato, relatore della proposta sull’Ema, ha dichiarato: «È stata una giornata intensa, che ci ha permesso di giocare a carte scoperte, confrontarci con le autorità olandesi che ci hanno accolto, e di porre domande puntuali al fine di poter riflettere in vista del voto». Per quanto riguarda la sede provvisoria messa a disposizione ad Amsterdam, in attesa che sia pronta quella definitiva, potenzialmente la struttura avrebbe i requisiti richiesti, sebbene non sia tra le prime due indicate - e secretate - nell’offerta originale. Nel caso dell’edificio scelto per la sede definitiva, si tratta invece a oggi di un cantiere aperto e di una struttura «convincente sulla carta ma tutta da immaginare». Le «perplessità» maggiori, ha detto La via, riguardano l’aspetto costituzionale. «Il Consiglio di fatto procede senza che ci sia stata ancora una decisone finale e congiunta con il Parlamento. Al Consiglio e alla Commissione chiederemo un impegno pubblico secondo cui ogni decisione sulle sedi delle agenzie andrà presa secondo la procedura di co-decisione».

Cronaca, ad Acireale arrestato il sindaco e altre sette persone. Accusa di turbativa d’asta e corruzione
Arrestate otto persone dalla Guardia di finanza di Catania per corruzione e turbativa d’asta a conclusione di indagini sui Comuni di Acireale e Malvagna (Messina). Tra i destinatari del provvedimento cautelare, cinque in carcere e tre ai domiciliari, emesso dal Gip su richiesta della Procura distrettuale etnea, anche il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, eletto con una lista civica. Sull’operazione della Guardia di finanza il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, terrà un incontro con i giornalisti alle 10 di oggi nella sala stampa della Procura.


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