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Giovedì 1 marzo 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Slovacchia, l’assassinio del giornalista Kuciak scuote il governo. Tv, accordo Sky-Netflix.

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Slovacchia, assassinio del giornalista Kuciak, dimissioni dal governo. Indagava su fondi Ue ed evasioni fiscali
L’assassinio del giornalista Jan Kuciak, sul quale indagano le autorità slovacche, ora tocca i livelli politici. Il ministro della Cultura, Marek Madaric, ha annunciato le sue dimissioni; lo hanno seguito, a poche ore di distanza, l’assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova, e il segretario del Consiglio di sicurezza, Viliam Jasan. I nomi di quest’ultimi due erano finiti nell’inchiesta del reporter, pubblicata da Aktuality.sk, per legami e affari con persone che orbitano attorno alla ’ndrangheta in Slovacchia. Madaric ha affermato: «Il ministero della cultura è il dicastero più vicino ai media. Dopo quello che è successo, non riesco a immaginare di rimanere in carica come ministro. La mia decisione è collegata all’assassinio del giornalista». L’indagine, secondo i media slovacchi, ha imboccato anche alcune piste internazionali. E ieri il caso è giunto al Parlamento europeo, riunito in plenaria a Bruxelles. In apertura di sessione, il presidente Tajani ha dichiarato: «Da presidente del Parlamento europeo, da cittadino, da giornalista, esprimo la mia profonda indignazione e la mia ferma condanna, per l’uccisione del reporter slovacco Jan Kuciak e della sua compagna, Martina Kusnirova, avvenuta nei pressi di Bratislava. È un nuovo, inaccettabile, attacco alla libertà di stampa, valore fondante della nostra democrazia, a pochi mesi dal tragico assassinio della giornalista maltese, Daphne Caruana Galizia». Jan Kuciak «esercitava con passione e coraggio la sua professione. Nel corso della sua breve, ma promettente carriera, stava conducendo inchieste su casi di finanziamenti sospetti ed evasione fiscale. Cercava con determinazione la verità, senza guardare in faccia a nessuno. La polizia ha dichiarato che quasi certamente è stato ucciso per fermare le sue inchieste. A nome del Parlamento europeo, voglio affermare con forza che abbiamo tutti il dovere di continuare la sua battaglia per la verità. Non è ammissibile che oggi, nell’Unione europea, un giornalista venga ucciso perché sta svolgendo la sua professione».

Brexit, la frontiera in Irlanda divide. Negoziati su un binario morto
Nuovo stallo sui negoziati per il Brexit. Ieri la Commissione europea ha indicato l’istituzione di una «area comune» per risolvere il problema delle frontiere irlandesi, ma da Londra è arrivato un netto rifiuto. In un protocollo separato, rispetto alla bozza dell’accordo di recesso, la Commissione ha indicato una opzione che prevede che il Regno Unito mantenga pieno allineamento con le regole comunitarie del Mercato interno e dell’Unione doganale e sostenga la cooperazione tra Nord e Sud e l’economia dell’intera isola. Ma la premier Theresa May non è d’accordo: la proposta di inserire la sola Irlanda del Nord, senza il resto del Regno, in «un’area comune» europea, è «irricevibile», perché «violerebbe l’integrità costituzionale» del Regno Unito. «Nessun primo ministro britannico potrebbe mai essere d’accordo». Stessa posizione è stata espressa dal capogruppo degli unionisti nordirlandesi del Dup, alleato-chiave per assicurare la maggioranza che sostiene Theresa May, secondo il quale la proposta avanzata da Barnier a Bruxelles rappresenterebbe «un disastro economico» per Belfast. Barnier ha replicato: «Cerchiamo soluzioni sane e semplici, per evitare che in Irlanda ci sia una barriera fisica, e per tutelare gli accordi» del venerdì santo. «Siamo disponibili a prendere in esame anche altre soluzioni e siamo in attesa di ricevere elementi dalla Gran Bretagna».

Stati Uniti, scontro tra il ministro della Giustizia e il presidente Trump. E si dimette la «voce» della Casa Bianca
«Fino a quando sarò l’attorney general, continuerò ad adempiere al mio dovere con integrità e onore»: Jeff Sessions si difende dalle accuse di Trump, che ha definito «vergognosa» la decisione del ministro della Giustizia di affidare all’ispettore generale l’indagine interna sui presunti abusi dell’Fbi nel Russiagate. «Questo dipartimento continuerà a fare il suo lavoro in modo corretto e imparziale, in base alla legge e alla costituzione», ha aggiunto in una dichiarazione riportata dall’Ansa. Per Trump il caso-Sessions non è l’unico problema: nelle ultime ore si è dimessa Hope Hicks da direttrice della comunicazione della Casa Bianca. Hicks, riferisce il New York Times, è una delle collaboratrici più strette del presidente, e considerava da tempo la possibilità di lasciare il suo ruolo. Le dimissioni arrivano all’indomani dell’audizione della stessa Hicks alla Camera nell’ambito delle indagini sul Russiagate. Ma le dimissioni non toccano solo la politica americana. Il presidente del comitato olimpico degli Stati Uniti, Scott Blackmun, si è infatti dimesso, travolto dall’onda della campagna #MeToo, dopo le critiche su come l’organizzazione ha gestito lo scandalo degli abusi sessuali nella ginnastica americana.

Tv, accordo tra Sky e Netflix, l’offerta televisiva si moltiplica. «Partnership prima nel suo genere»
Nuovo accordo tra Sky e Netflix inteso a raggruppare l’intero servizio Netflix all’interno di un pacchetto di abbonamento Sky Tv. Questa partnership, la prima al mondo nel suo genere, offrirà - secondo quanto viene riferito da fonti aziendali - a milioni di clienti Sky accesso diretto a Netflix attraverso la piattaforma Sky Q. Sky renderà disponibile l’offerta Netflix ai clienti nuovi ed esistenti creando un pacchetto Tv di intrattenimento che per la prima volta raggrupperà sotto lo stesso tetto i contenuti Sky e Netflix. Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia, ha dichiarato: «Siamo di fronte a una tappa rivoluzionaria nel nostro percorso di innovazione tecnologica e culturale».

Cronaca, sentenze ’’aggiustate’’, arrestati Ricucci e Lo Conte, ai domiciliari il magistrato Russo
Arrestati gli imprenditori Stefano Ricucci e Liberato Lo Conte, ai domiciliari il magistrato Nicola Russo, giudice della Commissione tributaria del Lazio e consigliere di Stato, già sospeso dal servizio. I provvedimenti sono stati eseguiti in mattinata dalla Guardia di Finanza. L’accusa nei loro confronti ipotizzata dalla Procura d Roma è corruzione in atti giudiziari. Secondo inquirenti e investigatori l’accordo prevedeva l’aggiustamento di una sentenza in cambio di denaro e altre utilità.


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