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Venerdì 9 marzo 2018

Bellunesi in Parlamento, Osnato (da Milano) lancia #tuttiaRomaperBelluno






Oltre ai sei bellunesi eletti in provincia, sono a Roma anche Gianclaudio Bressa e la ’’new entry’’ Marco Osnato (nella foto), che vorrebbe ’’fare squadra’’.

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Paolo Saviane, Mirco Badole, Federico D’Incà, Roger De Menech, Dario Bond, Luca De Carlo.

E non solo: la ’’squadra’’ dei nuovi parlamentari bellunesi comprende anche, di nuovo, l’ex sindaco del capoluogo Gianclaudio Bressa eletto in Alto Adige (più volte nominato sottosegretario nelle ultime legislature) e la ’’new entry" Marco Osnato, classe 1972, eletto a Milano tra i deputati della Camera ma di fiere origini bellunesi (tutti i tre fratelli Osnato hanno frequentato il liceo classico Tiziano a Belluno) e deciso, nel suo mandato, a portare avanti le istanze della provincia. Tanto da aver lanciato l’hashtag #tuttiaRomaperBelluno. Lo abbiamo raggiunto a Milano.

Onorevole Osnato, possiamo considerarla della "squadra"?

«Sicuramente, per me Belluno è ’’la mia città’’... Voglio bene a Milano che mi ha offerto tantissime opportunità, ma ancor oggi quando mi domandano da dove vengo rispondo di prim’acchito ’’Belluno!’’. Tuttora al partito a Milano sono chiamato ’’Il Bellunese’’».

E così è nata l’idea dell’hashtag. In pratica, chi digita #tuttiaRomaperBelluno su Facebook, Twitter o Instagram può entrare nelle disussioni e fare proposte mettendosi in contatto con i parlamentari, non è così?

«Insieme a Luca De Carlo, amico dai tempi della militanza giovanile, e a mio fratello Filippo (commissario del partito a Belluno) abbiamo avuto questa idea immediatamente per rilanciare alcune proposte storiche della Destra bellunese, quali la Regione Dolomitica, il tema dello sviluppo delle infrastrutture per aumentare competitività e attrattività della provincia, la lotta alla delocalizzazione all’estero delle imprese bellunesi, la salvaguardia dell’economia di montagna, l’Iva al 10% per il comparto turistico e, particolarmente, permettere ai giovani bellunesi che vanno fuori città per l’università di trovare al ritorno opportunità in città. Per fare tutto ciò abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i bellunesi».

La sua militanza in Fratelli d’Italia è piuttosto... a destra. Ciò costituirà un problema nel dialogo con gli altri bellunesi dei vari schieramenti?

«La Destra a Belluno, e non solo, parla di cose concrete per cui, se scevri da condizionamenti ideologici, non sarà difficile trovare convergenza. Non conosco moltissimo i parlamentari di altri schieramenti, tranne De Menech con cui ho avuto dei piacevoli scambi di opinioni in passato, ma il pragmatismo bellunese spero pervada tutti noi».

È troppo pensare che nasca una specie di "club" dei bellunesi, in Parlamento? Da varie parti emerge, qui in provincia, l’auspicio che riusciate a lavorare insieme.

«È il nostro obiettivo, spero sia anche quello dei "colleghi"!»


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