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Venerdì 30 marzo 2018
Polizia, il Sap: «Zero rinforzi per Belluno»
«La scarsa attenzione per questa provincia è oramai una costante».
Sono stati resi noti nella mattinata di giovedì 29 marzo dal Ministero dell’Interno i trasferimenti del personale del ruolo Agenti/Assistenti che avranno decorrenza dal 18 aprile.
La notizia viene diffusa e commentata in modo molto critico dal Sap, il Sindacato Autonomo di Polizia, che afferma: «Nulla di nuovo e nulla di buono per questa provincia che appare forse, ancora una volta, dimenticata a livello centrale. Due poliziotti se ne vanno trasferiti ad altra sede e due ne arrivano, per quello che potremmo definire un cambio alla pari. Uno è stato assegnato alla Questura ed uno alla Polfer di Calalzo di Cadore. Rimane quindi invariato il saldo negativo, come Polizia di Stato a livello provinciale, di meno 39 unità da giugno 2010 ad oggi».
In pratica, che cosa significa? «Sul territorio continuerà ad esserci non più di una Volante per turno (nel 2010 se ne vedevano anche tre) e a Cortina, oramai da tempo, nemmeno quella», spiega il Sap, «stessa storia per quanto riguarda la Polizia Stradale. A Valle di Cadore, Feltre ma soprattutto a Belluno i pattuglianti sono sempre meno. La Sezione Polstrada di Belluno con l’attuale organico riesce a garantire il servizio solo su due turni anziché cinque. Così è, tutto come preventivato nelle tabelle diffuse dal Ministero il 16 marzo scorso: per il bellunese zero potenziamenti in questa tornata di trasferimenti».
Dopo l’estate dovrebbero arrivare cinque poliziotti, ma: «L’arrivo di cinque nuovi poliziotti pare invece previsto per ottobre. Ma non si tratterà di un "potenziamento" come lo ha definito il Ministero», osserva ancora il Sap di Belluno, «perché nel frattempo altrettanti se ne andranno in pensione e quindi nulla cambierà. E’ necessario cambiare drasticamente rotta gli organici sono oramai veramente all’osso. A livello nazionale nella sola Polizia di Stato mancano 20.000 uomini, che diventano 50.000 se consideriamo tutte le Forze dell’Ordine; l’addestramento è carente e non sempre adeguato, così come carenti sono anche mezzi ed equipaggiamenti. Se non si investe sulle Forze dell’Ordine la sicurezza in Italia è seriamente a rischio. E Belluno, è si pur sempre un’isola felice rispetto ad altre realtà ma non va sacrificata, perché già ciò che è oggi non è già più ciò che era ieri».
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