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Giovedì 5 aprile 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Catanzaro, incendio doloso in un pub, due morti. Libano in ginocchio, domani conferenza donatori.

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Cronaca, a Catanzaro Lido incendio doloso in un pub. Due morti, forse sono gli stessi attentatori
Due persone sono morte in un incendio di natura dolosa sviluppatosi la scorsa notte in un pub, il «Tonnina’s», di Catanzaro Lido, il quartiere marino del capoluogo calabrese. Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti dei vigili del fuoco, non è escluso - riferisce l’Ansa - che i due morti siano le stesse persone che stavano appiccando l’incendio al locale, presumibilmente per finalità estorsive. È stata trovata una notevole quantità di liquido infiammabile all’interno del «Tonnina’s». La presenza di benzina in grande quantità rafforza negli investigatori l’ipotesi che l’incendio, in quello che era uno dei locali più frequentati dalla movida del quartiere marino di Catanzaro, sia di natura dolosa. Su quanto è accaduto indaga la Squadra mobile di Catanzaro, che sta cercando in primo luogo di identificare le due vittime.

Sicilia, a Ficarra (Messina) dipendenti comunali indagati per assenteismo. Regione, la denuncia di Musumeci
L’assenteismo, male che colpisce la burocrazia siciliana. Ventitré dipendenti su 40 del Comune di Ficarra (Messina) sono indagati per assenteismo; 16 persone sono state sospese dalla funzione. Il provvedimento cautelare interdittivo è stato eseguito dai militari del Comando provinciale di Messina su disposizione del gip. Per i 23 tra impiegati e dirigenti le accuse sono di truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente pubblico e di false attestazioni o certificazioni. Il provvedimento nasce da un’indagine avviata nel 2016 dai carabinieri della Compagnia di Patti che hanno accertato, anche attraverso riprese video, una «cronica, diffusa e generalizzata» abitudine degli indagati, dipendenti a vario titolo del Comune, ad allontanarsi per motivi personali dall’ufficio. I dipendenti finiti sotto inchiesta evitavano la timbratura dei cartellini o della scheda magnetica in modo da non far risultare i periodi di assenza dal lavoro e subire le decurtazioni di stipendio. Nel complesso gli inquirenti hanno accertato 650 assenze arbitrarie per un ammontare di oltre 12.500 minuti. I carabinieri hanno svelato l’esistenza - scrive il gip - di un vero e proprio «sistema fraudolento e patologico» ai danni della pubblica amministrazione, sviluppatosi e rafforzatosi nel tempo in un contesto di «anarchia amministrativa». Al Comune di Ficarra l’azione dei pubblici dipendenti era svincolata da qualsiasi forma di controllo. E proprio ieri il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha svelato che alla Regione Sicilia ci sarebbero dipendenti che si sono fatti adottare da anziani malati per beneficiare della legge 104 per l’assistenza. «È possibile che su 13mila dipendenti, 2.350 usufruiscano della legge 104?», si è chiesto Musumeci nel corso di una conferenza stampa. «Faremo dei controlli e troveremo le organizzazioni sindacali dalla nostra parte: ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie azioni, il tempo dei giochetti, delle coperture e dei ricatti reciproci è scaduto».

Facebook-Cambridge Analytica, coinvolti 87 milioni di utenti, 214mila sono italiani
Facebook ritiene che Cambridge Analytica, la società usata anche da Trump per la sua campagna elettorale, possa aver avuto accesso ai dati di 87 milioni di utenti della propria piattaforma, contro i 50 finora ammessi. È una delle comunicazioni di Mike Schroepfer, chief technology officer di Fb, nell’annunciare una serie di restrizioni del social media per proteggere meglio i dati personali dei propri utenti. «In totale, crediamo che le informazioni di Facebook di 87 milioni di persone, prevalentemente in Usa, possano essere state impropriamente condivise con Cambridge Analytica», scrive Schroepfer. Sono gli americani, con oltre 70 milioni di utenti (81,6%), a fare la parte del leone negli 87 milioni di profili Facebook usati impropriamente per scopi elettorali da Cambridge Analytica, riferisce Facebook. Gli utenti italiani potenzialmente coinvolti nella vicenda Facebook-Cambridge Analytica sarebbero 214mila.

Mali, Amnesty lancia l’allarme sicurezza. Si moltiplicano le violenze. Molte scuole chiuse
La situazione della sicurezza nel settore centrale e settentrionale del Mali ha raggiunto il punto di crisi. A lanciare l’allarme è Amnesty International con un rapporto, pubblicato il 2 aprile e rilanciato ora da nigrizia.it, che documenta anche l’uccisione di civili a opera delle forze armate. Una fossa comune è stata scoperta nel Mali centrale pochi giorni dopo una serie di arresti da parte dell’esercito, in risposta all’aumento degli attacchi jihadisti nella regione. I residenti nel villaggio di Dogo hanno identificato sei corpi trovati come persone che erano state arrestate il 22 marzo dai militari. Un mese prima, il 21 febbraio, le forze militari hanno arrestato e bendato nove uomini a Daresalam. Due di loro, appartenenti al gruppo etnico Bambara sono stati rilasciati, ma sette uomini Peul non sono più tornati, hanno riferito i residenti. «Le forze militari che combattono gruppi armati hanno commesso crimini di diritto internazionale tra cui uccisioni extragiudiziali, sparizioni forzate e arresti arbitrari», si legge nel rapporto. La missione delle Nazioni Unite in Mali ha riferito che almeno 43 persone sono state vittime di sparizioni forzate da parte delle forze di sicurezza maliane durante operazioni anti-estremiste tra maggio e giugno dello scorso anno. Il rapporto documenta un aumento degli attacchi ai civili da parte di gruppi armati. A conferma dell’escalation di violenze, Amnesty segnala la chiusura di centinaia di scuole nel Mali centrale e settentrionale, che ha lasciato oltre 214mila bambini senza istruzione.

Libano, Paese in ginocchio per guerra in Siria e crisi dei migranti. Domani conferenza donatori a Parigi
Il prossimo 6 aprile è in programma a Parigi la conferenza dei Paesi donatori del Libano. Il conflitto siriano e la crisi migranti hanno bloccato lo sviluppo e impoverito la popolazione. Il premier vuole recuperare «fra i sei e i sette miliardi» fra fondi e linee di credito. Corruzione ed evasione fiscale bloccano le riforme. Servono interventi strutturali e tagli alla spesa. Per rilanciare una economia in forte crisi - acuita dall’emergenza migranti innescata dal conflitto siriano, che ha reso i cittadini sempre più poveri - il 6 aprile Beirut spera di raccogliere miliardi di dollari dall’incontro dei Paesi donatori, guidati dalla Francia. Il Libano - si legge su Asianews - è oggi la terza nazione più indebitata al mondo; la crescita della piccola nazione del Mediterraneo è crollata a più riprese per le numerose crisi politiche e le tensioni regionali. La conferenza dei Paesi donatori di Parigi cade in un periodo particolare per il Libano, che si avvia a celebrare le prime elezioni generali - in programma a maggio - dell’ultimo decennio. Oggi il deficit di bilancio ammonta a 4,8 miliardi di dollari; un valore due volte superiore rispetto al 2011, anno in cui è divampato il conflitto siriano.

Brasile, il Tribunale supremo nega l’habeas corpus: ora Lula rischia il carcere
Il Tribunale supremo federale del Brasile ha respinto ieri la richiesta di habeas corpus presentata dall’ex presidente Lula Da Silva, che può quindi adesso essere incarcerato per scontare la pena a 12 anni che gli è stata inflitta per corruzione e riciclaggio. Come previsto dagli osservatori, la decisione è stata presa con una maggioranza risicata: 6 voti contro 5. Formalmente è stato il parere della presidente del Tsf, Carmen Lucia, l’ultima a votare, a segnare la sconfitta della cautelare richiesta da Lula, ma è stato il voto negativo di un’altra magistrata, Rosa Weber, che ha spento l’entusiasmo dei simpatizzanti dell’ex presidente durante lo svolgimento della lunga udienza, durata più di dieci ore.


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