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Mercoledì 9 maggio 2018
Auronzo ha ricevuto la visita del prefetto
Francesco Esposito è stato ricevuto in sala consiliare dal sindaco Tatiana Pais Becher e dalle scuole. Ha risposto alle molte domande dei ragazzi.
Ieri mattina, martedì 8 maggio, la comunità di Auronzo ha dato il benvenuto al prefetto Francesco Esposito e al dirigente dell’Ufficio scolastico di Belluno Gianni De Bastiani, accompagnati dal vice prefetto Andrea Celsi. A fare gli onori di casa il sindaco Tatiana Pais Becher che ha accolto le autorità, gli studenti e insegnanti del Liceo linguistico Cadore e delle classi seconde e terze della scuola media dell’Istituto comprensivo di Auronzo, accompagnati dai rispettivi presidi Renato Fiori e Orietta Isotton, coordinatrice dell’incontro.
Il Prefetto ha risposto per quasi due ore a tutte le domande poste dagli studenti presenti, toccando i temi della legalità, lotta alla mafia, immigrazione, accoglienza, bullismo, diffusione stupefacenti e altro. Ragazzi e insegnanti hanno ascoltato con grande interesse il rappresentante del governo che ha saputo coinvolgerli narrando le sue esperienze di lavoro in luoghi difficili come la città di Napoli, evidenziando la tranquillità della nostra provincia di Belluno in merito al numero bassissimo di reati commessi.
Orietta Isotton, nel ricordare l’importanza dell’educazione alla legalità come parte fondante dello sviluppo delle competenze trasversali di cittadinanza e costituzione, ha voluto cogliere quest’importante occasione per far consegnare agli alunni direttamente dal prefetto e dal provveditore agli studi una copia della Costituzione. La presidenza della Repubblica e il ministero dell’Istruzione hanno infatti deciso di donare a tutti gli studenti una copia della Costituzione per ricordare il settantesimo anniversario dalla sua entrata in vigore, con l’invito del presidente della Repubblica a leggerla e a «scoprire quel che dice a tutti noi», condividendone i valori.
Il sindaco ha concluso l’incontro ringraziando la Prefettura di Belluno per la collaborazione nella gestione dei richiedenti asilo ed evidenziando come il progetto che sta permettendo loro di collaborare con gli operai comunali attraverso opere di volontariato abbia fatto superare l’iniziale sentimento di paura per far prevalere la cultura dell’accoglienza.
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