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Venerdì 31 agosto 2018
Piste da sci, ancora senza risposta la richiesta di più poliziotti
Il Sindacato autonomo di Polizia bellunese deluso dall’esito dell’ultimo incontro al Ministero.
Si è concluso con un sostanziale nulla di fatto l’incontro tenutosi martedì scorso al Ministero tra i vertici del Dipartimento della Polizia di Stato e le organizzazioni sindacali di categoria anche sul servizio di sicurezza e soccorso in montagna. È quanto fa sapere il Sap, il Sindacato autonomo di Polizia di Belluno che si dichiara basito per tale esito.
Il Dipartimento - afferma il sindacato - ha strenuamente difeso le prese di posizione assunte e non ha fornito risposte immediate, riservandosi di darle nell’immediato futuro. Eppure - prosegue il Sap bellunese - le "domande" gli erano state poste con congruo anticipo, nella lunga e dettagliata nota di osservazioni (postata integralmente sulla pagina facebook Sap Belluno) inviata ancora il 3 agosto, così come indicato proprio dal Ministero. Presentarsi quindi all’incontro per farsi sostanzialmente ripetere dalle organizzazioni sindacali quanto già ampiamente rappresentato per iscritto e riservarsi di rispondere al Sap pare rasentare l’assurdo.
Durante l’incontro il Sap ha tra l’altro stigmatizzato la mancata sostituzione - a Falcade - dell’operatore infortunatosi lo scorso anno a Natale. In quel comprensorio il servizio è stato effettuato fino a fine stagione con tre unità anziché le quattro previste, senza mai una spiegazione plausibile. È stata poi ripetuta una circostanziata critica all’insostenibile contenimento (che continua dalla stagione 2016/2017) del numero dei poliziotti che il Ministero intende impiegare nei comprensori di Cortina, San Vito di Cadore e Falzarego Lagazuoi, ribadendo la necessità di 15 unità anziché 10.
Non rimane dunque che attendere la definitiva circolare ministeriale - conclude la Segreteria del Sap bellunese – nella speranza che al Dipartimento abbiano compreso quanto richiesto.
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