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venerdì 10 Gennaio 2025,

Il Rotary investe sui ponti-radio. Emergenze sotto controllo

La presentazione del progetto si è tenuta ad Alleghe. I tredici siti provinciali interessati dall’intervento sono Belluno, Agordo, Feltre, Sedico, Longarone, Forno di Zoldo, Borca di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Calalzo di Cadore, Alpago, Nevegal, monte Rite e monte Gardellon.

Sarà pronto per il prossimo mese di settembre l’ombrello protettivo costituito da una nuova rete di ponti-radio messo a punto – immaginato, progettato e finanziato – dal Rotary Club Belluno insieme ad altri Club rotariani, non solo italiani. L’iniziativa è stata presentata il 21 febbraio ad Alleghe, in una sala Franceschini gremita per il convegno, appositamente organizzato, dal titolo “La gestione delle emergenze. Calamità maltempo nella provincia di Belluno 2018” e moderato dal socio del club bellunese Felice Gaiardo.

Dopo i saluti del presidente del Rotary Club Belluno Angelo Paganin, del governatoredel Distretto 2060 Riccardo De Paola, è toccato ai politici: il sindaco di

Alleghe Siro De Biasio, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrine l’assessoreregionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin ciascuno deiquali, per le proprie competenze ha ringraziato l’iniziativa del Rotary.

Poi al tavolo dei relatori si sono succeduti Andrea De Bernardin (sindaco di Rocca Pietore), Carlo Zampieri, della Protezione civile della Provincia di Belluno, e Stefano Mannelli, responsabile della sezione bellunese dell’Ari (Associazione radioamatori italiani) cui il Rotary, all’indomani degli eventi dello scorso ottobre che hanno devastato la provincia di Belluno mettendo a nudo, fra l’altro, la fragilità del sistema di comunicazioni, aveva affidato il compito di una ricognizione sul territorio capace di individuare i limiti del sistema e di proporre natura e consistenza di interventi risolutivi.

Nel corso dell’emergenza maltempo dello scorso ottobre, fra le varie criticità che avevano segnato le giornate di allerta, vi era anche quella che aveva riguardato i collegamenti radio. Un ponte radio, per esempio, era diventato muto per mancanza di energia elettrica, un secondo era stato abbattuto dal vento perché troppo leggero, un terzo infine non era più in grado di svolgere adeguatamente il proprio servizio perché di vecchia concezione. Ecco perché, quando il Rotary Club Belluno si è ritrovato per decidere in quale modo poter rispondere alle esigenze e fragilità della provincia di Belluno, ha individuato proprio nelle falle della comunicazione l’elemento da potenziare. I passaggi successivi sono stati quelli prima di capire dove e come intervenire, poi di coinvolgere altri Rotary Club nel progetto presentato a febbraio ad Alleghe.

Il progetto ha un costo di 38.500 euro e prevede lasostituzione e l’installazione di tre ponti radio su tralicci esistenti e di 12impianti radio–ricetrasmittenti digitali di moderna concezione per la gestionedell’emergenza per le sale operative del Centro di Coordinamento Soccorso (Ccs)di Belluno e dei Centri Operativo Misto (Com) di tutta la provincia di Belluno.Sono previsti inoltre l’installazione di due gruppi elettrogeni dipotenziamento a servizio dei ponti radio presenti sul Gardellon e presso lasede dei volontari ambulanza di Forno di Zoldo.

Ecco i tredici siti provinciali interessati dall’intervento: Belluno, Agordo, Feltre, Sedico, Longarone, Forno di Zoldo, Borca di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Calalzo di Cadore, Alpago, Nevegal, monte Rite e monte Gardellon. L’installazione delle nuove apparecchiature sarà fatta sui ponti e sugli impianti radio amatoriali della provincia di Belluno gestiti dalla sezione di Belluno dell’Associazione Radioamatori Italiani, dal Radio Club Cime Bianche e dai volontari ambulanza di Forno di Zoldo. Impianti radio che poi saranno a supporto della rete regionale di Protezione Civile.

Per la definizione del progetto, il Rotary Belluno con i Rotary Club di Cadore–Cortina e Feltre ha sentito le amministrazioni locali e le organizzazioni di volontariato provinciali a cui è spettato il compito di evidenziare i bisogni. Al progetto ha partecipato e contribuito economicamente anche il Distretto 2060 del Rotary costituito da 89 club. Al tam tam della solidarietà hanno prontamente risposto anche i Club di altre zone d’Italia.

E la corsa alla solidarietà innescata dal Rotary Club di Belluno ha di fatto raggiunto la somma necessaria per finanziare il progetto di copertura radio di quasi tutta la provincia di Belluno: al momento del convegno di Alleghe, le donazioni dei vari Rotary Club coinvolti, di alcune imprese e di alcuni privati avevano infatti raccolto la cifra complessiva di 39.885 euro.

I diversi Rotary Club hanno raccolto 35.435 euro di cui ben 10.228 del Club di Belluno. Alla data della pubblicazione dell’articolo hanno contribuito i club di Cadore – Cortina 500, Bisceglie 1.000 (gemellato con Belluno), Verona International 500, Vienna Nestroy con Osterreichisch–Italienisch Gesellschaft 2.500, Milano San Siro 830, Rotary Club e Innerwheel Venezia 402, Venezia Mestre Torre e Venezia Mestre 2.250, Conegliano 500, Conegliano Vittorio Veneto 3.000, Feltre 1500, Cittadella Alta Padovana 3092, Onlus Distretto 8.000. Si sa che si sono attivati per donazioni i Club di Padova, Treviso Piave, Bologna Val d’Idice e Bologna Valle del Sevena. Un cenno particolare ai club stranieri gemellati con Belluno che sebbene coliti anche loro da calamità hanno dato il loro contributo: Greater Bend (Oregon, Usa) 1000 dollari pari a 830 euro ed il club di Spittal an der Drau (Carinzia, Austria). A questi vanno sommati i 2.500 euro già arrivati da alcune imprese (Deon spa, Meccanostampi, Iset srl e Cassol srl) e altri 1.950 euro da privati cittadini.

Il convegno si era aperto e chiuso con spezzoni delcortometraggio “Come Alberi” realizzato dal laboratorio Inquadrati del Csv diBelluno. All’apertura il filmato aveva passato in rassegna la devastazionedell’intera provincia, mentre in chiusura si sono visti dei bambini giocare dinuovo nei boschi e l’immagine di un piccolissimo, nuovissimo larice e ladidascalia d’augurio: “Da piccolo albero tornare a germogliare foresta”.

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