Trasformare le ferite aperte dalla tempesta Vaia in un’occasione di riflessione sul cambiamento climatico e di comprensione storica, culturale e naturalistica del territorio: questi i principali obiettivi del progetto “RI-ambientiamoci”, che tra il 2019 e il 2020 vedrà protagonisti il bosco della Regola di Dosoledo in Valgrande e della Regola di Casada in Val Visdende in Comelico. “RI-ambientiamoci” nasce dalla collaborazione tra Lassù Società Cooperativa, il Caaf Cgil Nordest, la Flai Cgil, la Regola di Dosoledo, la Regola di Casada e il Gruppo di ricerche culturali Algudnei.
L’obiettivo primario è quello di creare una nuova consapevolezza della risorsa bosco, affiancando i temi dell’arte ai temi della cultura locale e dell’economia territoriale. Vogliamo rafforzare l’identità culturale locale e potenziare l’offerta culturale turistica ed economica esistente, creando occupazione e dando vita a una filiera corta del legno. La prima parte del progetto si svolgerà quest’anno a Comelico Superiore, grazie alla collaborazione con la Regola di Dosoledo, dove sarà protagonista la land-art in quella che diventerà una nuova sezione all’aperto del Museo Algudnei. La seconda, invece, nel corso del 2020, si concentrerà in Val Visdende, grazie alla collaborazione con la Regola di Casada, con la realizzazione di un percorso naturalistico dedicato alla riflessione sulla tempesta Vaia e sui cambiamenti climatici nonché alla valorizzazione sostenibile della risorsa bosco.
Filo conduttore di tutto il progetto è la proposta di valorizzazione della risorsa bosco in un nuovo equilibrio che coniughi la creazione di valore economico con la sostenibilità ambientale, con la conservazione delle tradizioni culturali del territorio, con i valori di solidarietà e inclusione delle comunità, con la regolarità e sicurezza del lavoro e l’occupazione di qualità.
La prima parte del progetto prenderà il via il 7 settembre nella “viza da fabrica” della Regola di Dosoledo in località Valgrande: i protagonisti saranno gli schianti della Val Visdende nella rielaborazione di artisti di land-art e musicisti. Lo scopo è rendere il bosco una realtà didattico-ricreativa in continuità con quanto già rappresentato all’interno del museo Algudnei sulle Regole. «Lo si farà partendo dal nome “VIZArt” che deriva infatti da “viza”, termine che indica il bosco destinato a precisi scopi. Il progetto sarà ambientato nell’area della “viza da fabrica” cioè il bosco il cui legname era destinato alla costruzione», spiega la coordinatrice Daniela Zambelli. Gli artisti che realizzeranno le opere di land-art sono otto e lavoreranno a coppie: Marco Martalar e Manuele Carbogno, Mauro Lampo e Mario Zandonella Maiucco, Roberto Nones e Luigi De Martin D’Orsola, Stefano Feltrin e Gianluca Carbogno con lo scopo preciso di far collaborare un artista locale e uno esterno. Con lo stesso principio sono state scelte una musicista esterna ed un’orchestra locale: Corinna Canzian assieme ai migliori allievi del suo Workshop di Violino e la locale orchestra “La Sorgente Classic Ensamble”.
Le quattro coppie, durante la settimana dell’evento, realizzeranno altrettante installazioni che andranno così a dar vita ad un vero e proprio percorso artistico nel bosco accompagnato dai suoni antichi e nuovi dei musicisti. Il legno proveniente dalla Val Visdende verrà donato e trasportato dalla locale ditta di trasporti Doriguzzi e lavorato in parte su posto dalla segheria mobile del Ticino, che realizzerà sul posto un piccolo impianto di lavorazione del legno.
L’inizio dell’evento “VIZArt” è fissato alle 16 con il concerto di apertura, con Corinna Canzian, che si svolgerà nell’anfiteatro naturale della “viza da fabrica”. Mercoledì 11 settembre, dalle 17.30, aperitivo con gli artisti accompagnato dai migliori allievi del Workshop di Violino 2019 sostenuti da una borsa di studio del Gruppo di ricerche culturali Algudnei. Chiusura sabato 14 settembre alle 16 con la presentazione delle opere e il concerto di chiusura dell’Orchestra “La Sorgente Classic Ensemble” che realizzerà brani di Faurè, Vivaldi, Bach, Mozart, Morricone, Mascagni, Sjstakovitsj, Webber, Tchaikovsky e Brahms.
A rendere possibile la realizzazione del progetto è stato il finanziamento da parte del Caaf Cgil Nordest: dal 1999, in coerenza con i valori e gli ideali di tutela individuale e solidarietà su cui si fonda il sindacato, ha dato il via a una serie di progetti di solidarietà, cooperazione e sostegno finanziati destinando annualmente una quota del ricavato del servizio di compilazione dei 730. Quest’anno si è deciso di sostenere un progetto in uno dei territori colpiti dalla tempesta Vaia al fine di promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e della valorizzazione e tutela del territorio.
Consistente l’impegno economico del Caaf Cgil: si tratta di oltre 80 mila euro per l’intera iniziativa, ripartiti sui due anni di progetto che permetteranno al progetto ideato da Lassù e dal Gruppo di ricerche culturali Algudnei di prendere forma sul territorio del Comelico.
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1 commento
Alfred de locatelli
Buon lavoro e che la natura vi sia propizia.