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lunedì 25 Novembre 2024,

Trattamenti di bellezza, abusivi anche al tempo del coronavirus

La denuncia arriva da Ivana Del Pizzol (nella foto) e Alessandra Feltrin, presidenti rispettivamente dell’acconciatura e dell’estetica di Confartigianato Belluno.

Trattamenti di bellezza, anche al tempo del coronavirus ci sono gli abusivi. La denuncia arriva da Ivana Del Pizzol e Alessandra Feltrin, presidenti rispettivamente dell’acconciatura e dell’estetica di Confartigianato Belluno, che rivolgono un monito alla clientela bellunese: «Se i nostri saloni di acconciatura ed estetica in questi giorni sono chiusi per decreto legge al fine di salvaguardare la salute, è bene anche evitare di rivolgersi agli abusivi».

«La messa in piega o il trattamento di bellezza possono aspettare», concordano Alessandra Feltrin e Ivana Del Pizzol, «purtroppo, invece, proprio nei giorni del coronavirus si sta registrando un’impennata dell’esercizio abusivo delle due professioni anche in provincia di Belluno». Le categorie dell’acconciatura, estetica, tatuaggi & piercing sono molto preoccupate per simile situazione e colgono l’attualità del momento per cercare di far capre i danni derivanti da una pratica pericolosa. In queste ore hanno pertanto scelto di lanciare la campagna «Occhio. Gli abusivi sono pericolosi più che mai».

Alessandra Feltrin.

«Speriamo che di fronte alla salute», spiegano le presidenti Del Pizzol e Feltrin, «la sensibilità della gente si faccia più forte e che il periodo di emergenza sanitaria per il coronavirus possa aiutarci a far sì che l’abusivismo venga messo alle corde. Questa emergenza dovrebbe insegnare una volta per tutte che non si rischia con la propria vita: l’igiene e i trattamenti sicuri non potranno mai essere garantiti a domicilio, men che meno in epoca di Coronavirus, quando la prima regola da rispettare è la distanza tra le persone».

Chiaro l’appello al senso di responsabilità di ogni cittadino, oggi più che mai indispensabile per contenere il contagio. Il comparto del benessere è indubbiamente tra i più colpiti dalle chiusure obbligate con significative perdite di ricavi e costi fissi da coprire. «Sinceramente dal decreto ‘Cura Italia’ ci aspettavamo qualcosa di più per le nostre attività in termini di ristorni», proseguono. «Tuttavia restiamo fiduciosi di vedere qualcos’altro a sostegno della categoria con un prossimo provvedimento, informalmente già anticipato per il mese di aprile».

Pensando alla ripresa, le presidenti dell’Acconciatura e dell’Estetica hanno già inviato ai Comuni la richiesta della sospensione della giornata settimanale di chiusura per offrire maggiori opportunità alla propria clientela.

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