Bene i nuovi stop in Veneto. Resta però ancora aperto il nodo delle fabbriche. Il deputato e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, interviene in merito alle restrizioni introdotte oggi, venerdì 20 marzo, dalla Regione del Veneto su parchi, uscite e attività commerciali. «Restrizioni che devono essere un ulteriore stimolo a farci restare a casa: dobbiamo farlo per la nostra salute e per rispetto a tutte quelle migliaia di medici, infermieri e operatori della sanità che quotidianamente sono al fronte in questa guerra contro il Coronavirus», dice il sindaco di Calalzo. «Ieri ho chiamato il direttore generale dell’Ulss 1 Dolomiti perché portasse a tutti i lavoratori dei nostri ospedali il nostro ringraziamento per il loro sacrificio. Tutti i cittadini possono aiutarli in questo difficilissimo momento, semplicemente restando a casa e rispettando i decreti nazionali e le ordinanze regionali e comunali: non si chiede tanto, ma restando a casa diminuiscono le possibilità di contagio e possiamo in qualche modo alleggerire il lavoro dei nostri ospedali. Il sacrificio di pochi giorni vale davvero una vita; anzi, più di una: la nostra, quella di chi ci sta attorno e quella di chi lavora per difendere e salvare la salute di tutti».
Resta ancora un nodo aperto. «Le fabbriche vanno chiuse, al più presto», prosegue. «Tutti questi provvedimenti rischiano di essere inutili finchè continuiamo a rinchiudere in autobus, metropolitane e tram centinaia, migliaia di lavoratori che poi restano chiusi a condividere lo stesso spazio per turni da otto ore. Dobbiamo farlo per i lavoratori e per tutti quelli che entrano in contatto con loro, una volta usciti dalle aziende».
Se i cittadini devono restare a casa, per De Carlo e FdI i deputati devono invece lavorare in Parlamento «per il bene della nazione, delle famiglie e della nostra economia. Il decreto Cura Italia è un piccolo cerotto contro questa enorme piaga che ci sta colpendo, e tutti noi deputati dobbiamo lavorare per migliorare il provvedimento e aiutare le nostre imprese e le famiglie italiane». Cominciando, ad esempio, dall’acquisto di prodotti italiani. De Carlo lancia un appello: «Quando andate a fare la spesa, uno per famiglia, comprate italiano: siamo l’eccellenza eno-gastronomica, agricola, lattiero-casearia a livello mondiale, possiamo rialzarci anche questa volta. Comprando italiano acquistiamo prodotti di qualità e aiutiamo i nostri produttori in questo drammatico momento».
I rappresentanti di Fratelli d’Italia si sono poi messi a disposizione degli enti dove siedono in consiglio: «Dove siamo sindaci, consiglieri di maggioranza o di opposizione, noi ci siamo messi a disposizione del territorio», sottolinea De Carlo. «Non è il momento dello scontro politico, ma dobbiamo lavorare uniti per uscire da questo momento limitando al più possibile i danni».
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3 commenti
Gioacchino
Non vedo il motivo perché bisogna lasciare delle fabbriche aperte che producono cose al momento non indispensabili e gli operai rischiano la vita
luca
mi associo! servono scelte coraggiose..e sento parlare solo di mascherine e di stop alle passeggiate…non ho visto scelte decisive proporzionate agli spiragli dati dall’europa. facciamo tutti le ferie estive ora…poi questa estate lavoriamo. grazie
Amedeo
Bisogna che il governo chiuda tutto Italia al 100% obbligando la gente de fare la spesa on line ( supermercati possono adoperare consegne a domicilio)
Visto che ci sono gente testardi in giro ..serve davvero carabinieri in ogni quartiere