Le prime consegne a strutture sanitarie e uffici pubblici; seguiranno nell’immediato le fasce più deboli e infine il resto della popolazione. È articolata in tre fasi, nel comune di Belluno, la consegna della prima fornitura delle mascherine realizzate da Grafica Veneta e distribuite dalla Regione Veneto alle province e, da qui, ai comuni. Oltre 7.000 quelle arrivate già impacchettate nel capoluogo, in confezioni da 25 e 50 pezzi: già avviata la consegna delle prime dotazioni ai volontari (Protezione civile, Croce Rossa, ecc…), alle strutture sanitarie come la casa di riposo Gaggia Lante, al centro diurno di Cusighe, “Casa Polit”, e agli uffici pubblici che si relazionano con l’utenza esterna.
«Abbiamo organizzato la distribuzione in tre fasi: la prima è finalizzata a rifornire il personale in prima linea, i luoghi dove vengono accudite le fasce più deboli come gli anziani in struttura e i malati», spiega il sindaco Jacopo Massaro, «e gli uffici maggiormente a contatto con il pubblico, dove è importante elevare al massimo gli standard igienico-sanitari. Nonostante la richiesta di utilizzare mail o telefono per le necessità, infatti, alcune pratiche necessitano ancora della presenza fisica della persona su appuntamento: per questo, è necessario mettere a disposizione sia dei dipendenti che dei visitatori le mascherine e il gel disinfettante, per tutelare la salute di entrambi. Siamo partiti da queste realtà perché sono quelle che ogni giorno affrontano il rischio contagio».
La seconda e la terza fase, invece, richiederanno qualche giorno in più: «Il problema è legato al confezionamento: non possiamo distribuire pacchi da 50 mascherine alle famiglie, perché non ce ne sarebbero a sufficienza, e dobbiamo allo stesso tempo rispettare l’igiene del prodotto», continua Massaro. «Per questo, abbiamo attrezzato un locale il più possibile sterile a Marisiga, e abbiamo individuato del personale che, dotato di tute, guanti e maschere sterili, procederà allo spacchettamento e all’imbustamento singolo».
La seconda fase della distribuzione riguarderà le fasce deboli della popolazione e «avverrà attraverso il Comitato d’intesa, cui abbiamo chiesto la collaborazione nell’individuare le associazioni di volontariato che si occupano prioritariamente di anziani e malati, di stilarci una lista delle loro necessità; già oggi, ad esempio, i volontari dell’Abvs verranno dotati della mascherina. Infine, terminata questa fase, verrà organizzata la distribuzione al resto della popolazione, presumibilmente chiedendo la collaborazione alle attività commerciali ancora in attività dopo gli ultimi decreti. Quando daremo il via a questa terza fase, comunicheremo tempi e modalità alla popolazione».
Infine, una annotazione di carattere tecnico: occorre ricordare che le mascherine filtranti fornite dalla Regione del Veneto non sono un dispositivo chirurgico, né un dispositivo di protezione individuale e non garantiscono la protezione dei suoi utilizzatori dal contagio di agenti patogeni, né il mancato contagio da agenti patogeni a soggetti terzi.
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4 commenti
Toni Savaris
Ma se non garantiscono la protezione, cosa le distribuiscono a fare? 🤔
Angelo Luongo
Tutta pubblicità sia per chi le produce e sia per il sig. Zaia!
luciano costa
mi risulta che a Treviso le stanno gia distribuendo a tutti, in luoghi
predisposti passi con la macchina senza scendere.
Cleber
Domani andrò a fare la spesa senza mascherina, sono 15 giorni che le cerco. Ma dove volete andare con questa organizzazione da dilettanti…