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domenica 24 Novembre 2024,

Domani bandiere a mezz’asta. Farina: «Facciamo qualcosa in più»

Il membro della Commissione diritti civili e politiche di genere del comune di Ponte nelle Alpi invita tutti a «fissare un fiocco nero al centro della bandiera in segno di ricordo delle vittime del coronavirus e tenerla esposta ogni giorno, non solo domani».

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In tutta Italia domani, martedì 31 marzo, i Comuni esporranno le bandiere a mezz’asta, alle 12, e onoreranno un minuto di silenzio per ricordare chi ha perso la vita a causa del terribile coronavirus e per stringersi attorno alle famiglie di chi non ha potuto nemmeno salutare i propri cari. L’iniziativa commemorativa si terrà anche in provincia di Belluno e i sindaci invitano la popolazione a partecipare dalle proprie abitazioni. «Importante partecipare a questo momento di riflessione collettiva con un pensiero o una preghiera», sottolinea il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. «È una semplice, ma significativa cerimonia condivisa da tutte le Province d’Italia».

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Da Alessandro Farina, membro della Commissione diritti civili e politiche di genere del comune di Ponte nelle Alpi, arriva un ulteriore invito, rivolto «ai miei amici, conoscenti, concittadini, che spero possa essere recepito ed esteso raggiungendo più persone possibili in ogni angolo del nostro territorio». «Difficilmente riusciremo a tenere una bandiera a mezz’asta, in quanto la esponiamo lasciandola sventolare verticalmente o orizzontalmente fissata al balcone o sul davanzale delle finestre, ma una cosa possiamo fare: proviamo a fissare un fiocco nero al centro, in segno di ricordo e rispetto per tutte le vittime di questa emergenza», spiega. «Manteniamo la bandiera con il fiocco nero esposta ogni giorno, non solo domani, perché i numeri continuano ad essere ingenti, ogni singolo giorno».

«Quando l’emergenza sanitaria terminerà e non ci saranno più vittime causate da questo virus», prosegue il responsabile provinciale della Consulta forze armate e sicurezza di Fratelli d’Italia Belluno-Dolomiti, «ritiriamo il fiocco nero, ma lasciamo sventolare la nostra amata bandiera, lasciamola esposta come simbolo di unione. Come simbolo di appartenenza. Diamo seguito e concretizziamo il nostro senso di appartenenza. Non lasciamo che questo scompaia con gli hashtag o finisca in archivio». Martina Reolon

1 commento

  • se fossimo come gli americani avremmo tutti la bandiera esposta fuori di casa, potremmo mettere un nastro nero

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