Belluno °C

domenica 24 Novembre 2024,

Orti familiari, De Carlo: «Si permetta la coltivazione»

Il sindaco di Calalzo chiede una modifica alle limitazioni previste dal Dpcm del 8 marzo 2020, in particolare sul divieto di esercizio nelle aree rurali non professionali.

«Permettere la coltivazione degli orti e la manutenzione del territorio». Questa in sostanza la richiesta che il deputato bellunese di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, ha esplicitato nell’interrogazione presentata al presidente del Consiglio Conte e al ministro dell’Interno Lamorgese. Il sindaco di Calalzo chiede una modifica alle limitazioni previste dal Dpcm del 8 marzo 2020, in particolare sul divieto di esercizio nelle aree rurali non professionali.

«Auspico che il presidente Conte e il ministro Lamorgese valutino la possibilità di consentire, nei limiti del contenimento del diffondersi del virus Covid-19, l’esercizio di queste attività escludendole da quelle vietate». Il deputato spiega i motivi di questa sua istanza. «In Italia sono molteplici le famiglie che possiedono terreni da semina nei quali, in condizioni ordinarie, coltivano i loro orti producendo parte del sostentamento familiare, seppur in maniera non professionale e quindi non generando reddito», spiega De Carlo. «Le disposizioni del Dpcm del 8 marzo 2020 non consentono la prosecuzione di queste attività, provocando una serie di disagi. Innanzitutto, lo spreco dei prodotti delle coltivazioni, particolarmente contraddittorio in un momento in cui i Comuni, per far fronte all’emergenza sanitaria, intervengono proprio con pacchi alimentari alle famiglie».

«Inoltre, l’utilizzo di quei prodotti permetterebbe, in molte zone, di decongestionare le file che ogni giorno si realizzano fuori dai negozi», dice ancora. «E infine c’è il tema, non secondario, della mancanza di manutenzione dei terreni che comporterà in molti casi l’abbandono forzato di tradizioni secolari e più generalmente il rischio incendi e altre gravi emergenze ambientali». Martina Reolon

115 commenti

  • Necessario,con rispetto delle regole le mie fragole mi aspettano.

    • Con tutta la prudenza necessaria, ritengo giusto occuparsi della terre dato che è un’attività che non crea rischi.
      Se ci sono attività necessarie come dove lavoro io, anche l’orto privato dovrebbe rientrare visto che è parte del sostentamento delle famiglie.

    • Inoltre in molte zone non piove da un mese, sembra che continuerà a non piovere e inizierà a fare caldo. Le colture più precoci, quelle seminate prima dei divieti, ne soffriranno e non sarà possibile mettere a dimora gli ortaggi con conseguenze sui raccolti estivi. E anche gli alberi da frutto soffriranno, specie se piantati da poco. Le erbacce avranno il sopravvento.

    • Anche io lo trovo giusto e necessario
      Ci sono potature da fare
      Il terreno da pulire e oltre qualche raccolto che si è perso, questo è periodo gisto per piantare melenzane zucchine pomodoro e tanto altro
      Anche perche sappiamo che andra tutto bene. Ma sappiamo ancheche non siamo agli sgoccioli
      Naturalmente nel rispetto delle norme
      Ctedo che possa essere una ricchezza per tutti come le mascherine fatte in casa

    • Sono anche io nelle stesse condizioni che mi coltivo una campagna per la produzione di verdure e ortaggi per la mia famiglia ,e coltivare la terra pulendola delle erbe infestanti: altrimenti con la primavera si secca e si rischia che vanno a fuoco tutti gli alberi di ulivi 56 e frutta 40.

    • Sono d’accordo, ho l’orto ad 1 km da casa il terreno deve essere preparato per ricevere le piantine e questo è un mese importante.

    • Vorrei coltivare il mio orto unpiccolo appezamento a 2km ds casa isolato dove ci sono solo io senza pericolo di contagio

    • possiedo un uliveto in prossimità ad altri professionali, se non eseguirò i trattamenti rischio di essere un focolaio di infezione per chi mi sta vicino compromettendo i loro raccolti, sopratutto per mosca e tignola. Ricordo che da noi l’anno scorso la mosca ha fatto strage delle pochissime olive che c’erano

    • Non si riesce a capire perché si può fare la fila al supermercato e non si può andare ad accudire la vigna Da solo distante centinaia di metri da altare perso e in credibile

  • Lasciate coltivare gli orti anche lontani da casa e sicuramente un modo per dimenticare per poco la brutta situazione in cui ci troviamo

  • Sono pienamente d’accordo. Possiedo un area di mq 3200 con piante da frutto e un’altra adibita per coltivazione e produzione ortaggi per il fabbisogno familiare. L’area di lavoro è distante dal centro abitato escludendo il diffondersi del virus Covid – 19. Risiedo a Lavena Ponte Teresa VA

    • Come si fa a vietare ai vecchietti di non poter coltivare qualcosa all’orto, ci si passa il tempo, si piantano dei pomodorini, l’aria all’orto non de’ inquinata, e’ aria pura, per favore mandateci ,all’orto!!!!!!!!

  • Fateci tornare ai nostri orti al piu presto.
    Grazie

    • La mia campagna è fuori dal comune di residenza, con il caldo moriranno piante ed alberi giovani, le erbacce seccheranno con rischio di incendio, bisognerebbe consentire almeno ogni 10 giorni di potere innaffiare gli alberi e le piante

  • Condivido in pieno, ho mandato una lettera aperta al governo, provincia, regione Toscana, ministero agricoltura.. facciamolo tutti in tutte le regioni.

    • Scrivo dalla provincia di torino.condivido che occuparsi degli orti familiari deve essere permesso altrimenti si lasciano le zone in abbandono.Lavorare la terra fa parte della nostra vita ed è di aiuto per una corretta alimentazione.un saluto e un buon augurio a tutti coloro che amano e rispettano la terra.

    • Non riesco a capire questa limitazione nei confronti di chi esercita un hobby che non comporta rischi per nessuno. Lo stato psicologico che deriva dal distanziamento sociale è molto compromesso il quale crea irritabilità, depressione e totale assenza di moto. L’orto è una cura naturale contro ciò e poi c’è il ritorno di consumazione di prodotti genuini, sicuri e freschissimi. Mi auguro davvero che ci sia un ravvedimento e un cambio di rotta su questo importante aspetto della nostra quotidianità

  • In Puglia esiste una normativa regionale, per il contenimento del vettore della Xilella (sputacchina) responsabile del disseccamento degli olivi, che impone l’aratura e la coltivazione dei terreni e il diserbo di marciapiedi e bordi stradali entro il mese di aprile. Se i piccoli proprietari dei terreni, (hobbisti?) non possono recarsi sui campi chi intervenire? Anche seminare e piantare ortaggi è un modo di prendersi cura del territorio e ridurre la presenza di erbacce e insetti dannosi.

    • D’accordo anche se fuori comune o provincia confinante.

    • sono un cittadino di Maglie avendo un orto giardino a Santa cesarea terme di circa 150mq, la raccolta delle nespole già mature può rientrare nella ordinanza del governatore puglia Emiliano circa gli spostamenti anti-virus? Grazie se qualcuno mi può aiutare

  • Sono totalmente d’accordo.

    • Per uno che a giorni alterni o un paio di volte alla settimana si reca nel suo amorevole orto dove scarica lo stress psico fisico, credo che nn ci sia niente di male.anche perchè non andandosi in mezzo alla gente non c’è il rischio di contagio

  • È assurdo non poter andare nell’orto dopo che ci costa soldi e fatica dover lasciare tutta la roba piantata abbandonarla li abbiamo piselli fava insalata e altri ortaggi poi ad aprile va piantata altra verdura neanche ci fosse pericolo di infezioni visto che gli orti sono a 5 metri uno dall’altro

    • Infatti non ho mai capito questo divieto quale potrebbe essere il problema se io mi alzo la mattina mi metto in macchina da solo raggiungo il mio piccolo appezzamento di terra, dove coltivo un po’ di tutto x uso familiare, e rimango da solo a lavorare considerando che è una zona poco frequentata

    • Anche io ho un orto a 1 Km di un altro comune in provincia di RE Ci sono novità in merito?? Ci si può spostare?? Qualcuno mi sa rispondere??

  • Buongiorno a tutti, concordo sull’articolo. Il Governo deve permettere la coltivazione anche dei piccoli orti e lo spostamento delle persone, sempre con le dovute cautele. Da soli e con mascherina. Nell’orto da soli, non c’e’ nessun pericolo di contagiare o di essere contagiati , quindi perche’ negare il permesso. Grazie. Cordiali saluti. Marco Giuliano

    • Sono d’accordissimo, ovviamente nel rispetto della normativa, confido in una decisione positiva al più presto ….. è Primavera

    • I lavori nell’orto ad aprile sono importantissimi per non compromettere l’intera stagione, mentre, con le dovute cautele e da soli, non si compromette la salute di nessuno.

  • Avendo l’orto 300m da casa chiedo la possibilità di seminare almeno alla settimana di pasqua grazie.

  • Sono d’accordo.
    Bisogna insistere per potersi recare nel proprio orto anche se in altro comune, sempre nel rispetto delle regole di sicurezza.

    • Sono pienamente d’accordo, nel rispetto delle regole del decreto, ad avere la possibilità di coltivare l’orto familiare, in quanto garantisce beni necessari alle famiglie e riduce il numero di persone che si recano ai mercati/supermercati. Inoltre il mese di aprile risulta un periodo fondamentale per la semina di diversi prodotti, che non avvenendo, comprette il raccolto stagionale. Si sottolinea altrsi’ che coltivare un orto e’ un lavoro individuale.

    • Io sono d’accordo se uno a un piccolo orto di dare l’autorizzazione a coltivare io o messo dei piselli e delle fave e non posso andare poi il mio e recintato e poi uno di mette la mascherina sempre distanza di 3 metri uno con l’altro.

    • Si parla,ma quando si decideranno a sbloccare la situazione orti ?

  • Capisco il momento difficile ma la natura non va in quarantena ed i lavori vanno eseguiti nei tempi giusti
    Non toglieteci l l’opportunità di sentirci utili a qualcosa…

    • Ciao a tutti anch’io ho un orto che per me era un passa tempo dopo il lavoro e adesso con questa ordinanza non si può accedere non vedo perché non possiamo andare visto che sono orti di sola persona singola e comunque non si farebbe danno a nessuno.

    • Buon giorno!
      Vivo in un comune della Toscana sul confine con la liguria. Ho un uliveto con 180 piante nel comune di Ameglia a 13 km da dove vivo. Siamo a Maggio stà per iniziare la sfioritura, è basilare fare pulizie,concimazioni e trattamenti per avere la possibilità di raccogliere qualcosa in autunno.Sono 3 anni che per una cosa o per l’altra non si raccoglie niente,ma le spese di manutenzione sono sempre le stesse. Vi prego aiutateci, non andiamo a teat
      ro, andiamo solo a zappare della terra.
      Grazie

  • Sono d’accordo, anche perché, almeno io, sono solo nell’orto per cui non ci sono rischi di contagi e la mia terra è a 4 km dalla residenza.

  • Concordo pienamente ma c’è anche il problema di avere la possibilità di reperire sementi e piantine.

    • Sono w expugliese lo stato dovra prendere subito provedimenti per chi va nei suoi orto perche sarebbe un pasatempo per nn ricorda sta epidemia poi sulla semina la gente mette alcune cose per le loro case per risparmiare ma lo stato nn puo obligare di nn andarci perche virus nn lo prendi se ci vai solo deve prendere provedimenti subito se no nei orti tereni ci sarano dani enormi e piu passa tempo e puo sicedere una rivoluzione per picolli orti pvt.. regione puglia prendi in consiterazione la mia parola di sbloca tutto nn solo puglia tutte le regioni..

    • Puglia e tutte le regioni sblocate di potere andarci orto e un dano per la gente virus se si va soli nn si prende

    • Condivido pienamente l’esplicitazione prodotta all’interrogazione rivolta al Presidente Conte nonche’ al Ministro dell’Interno Lamorgese, riguardante il divieto di esercizio nelle aree rurali non professionali, vedi Decreto 8 marzo 2020. Tale Decreto penalizza fortemente tantissimi italiani che hanno a cuore il proprio fondo rurale e che si vedono privati di poter coltivare. Soprattutto in questo in questo momento si rende, quanto non mai, necessario continuare a prestare la propria opera nei campi in quanto la primavera e’ appena iniziata e piantagioni, come uliveti, vigneti, FRUTTETI nonche’ ortaggi, richiedono maggiori impegni con interventi mirati e non inderogabili per non Compromettere ogni prospettiva di racconto. Sottolineo che queste ristrettezze emanate col Decreto del 8 marzo, metterebbero in grande difficolta’ tante famiglie ad approvvigionarsi quotidianamente di derrate derivanti dal proprio campo e che in mancanza di tutto questo comporterebbe a sostenere maggiori osti, oltre ad evitare a recarsi ai vari supermercati in questo delicato momento in cui viviamo, e non fare file di attesa per ore, rischiando eventuali contagi del coronavirus. Coltivare proprio campo di terra e’ un preciso diritto/dovere per ognuno di noi italiani. Coltivare la campagna non e’ soltanto produrre e’ anche cultura contadina per tradizioni secolari. Confido in Lei On. De Carlo ad essere costantemente impegnato a che il Presidente Conte ed il Ministro dell’Inter. Lamorgese possano apportare, in tempi brevi, le dovute modifiche, quanto non mai indispensabili, per poter tornare noi a coltivare il proprio campo e vivere la propria vita in piena campagna autonomamente senza alcun condizionamento da parte del Governo o ente Regione. Lavorare, nel rispetto delle regole e’ vera democrazia e liberta’. Si potrebbe continuare a scrivere ” all’infinito” sottolineando i vari aspetti di vita di CAMPAGNA. (A. M.) “CALABRIA”

  • ROBERTO- DIMOSTRAMDO LA PROPRIETÀ DARE LA POSSIBILITÀ DI POTERSI SPOSTARE DA SOLO PER COMPLETARE LE SEMINE

  • Dimostrando la proprietà del terreno agricolo consentire di effettuare le semine ancora nei tempi.Gli hobbisti coprono una fascia considerevole di produzione ed evitano il degrado dei terreni.

  • Pienamente concorde, se fatto con testa non causa nessun problema e ne evita altri a livello economico non meno gravi della pandemia.

  • Si alla coltura dell’orto, SEMPRE NEL RISPETTO DELLE REGOLE
    #iorestoacasa

  • Sono d’accordo con tutti i commenti ,ma l’ ultima parola spetta al ministro.c’è da dire che per noi calabresi più o meno abbiamo tutti dei terreni in cui coltiviamo di tutto per il fabisogno famigliare , concludo valutate se non ci sono percoli e decidete

    • Siamo tutti d’accordo. Quindi scriviamo tutti, anche come privati cittadini, alle autorità competenti (presidente del consiglio, ministri, governatori e sindaci). Io l’ho già fatto e continuerò a farlo. Grazie

  • Sono d’accordo gli orti non vanno abbandonati si dia la possibilità di raggiungerlo previa documentazione del tragitto per una sola persona. Credo che l’ortolano nel suo orto non contagi nessuno anzi e ‘un modo per rigenerare la nostra psiche. In fondo È più rischioso andare al supermercato che al solitario orticello

  • Dovrebbero capire che la mancanza di lavori del terreno che si effettua in questo periodo comprometterebbe tutto il raccolto e l approvvigionamento di alimenti x migliaia di famiglie.

  • Speriamo che questi”professionisti”della politica capiscano.

  • Sono d’accordo. Ho un terreno ad una trentina di km. da casa adibito in parte a frutteto e in parte ad orto. Non ci sono case vicino e ci vado da solo quindi non contagio nessuno. Posso portare i dati catastali con l’autocertificazione da presentare alle autorità.

  • La terra non aspetta.
    Chi coltiva lo sa e se ci sono attività necessarie, anche questa lo è per tante famiglie.
    Dateci le regole di sicurezza e fateci coltivare

  • Abito ad Arezzo ed ho un terreno di 6000 m. lontano dalla residenza di 4 km adibito ad
    orto e 60 piante da frutto ho già seminato fave fagiolini e patate e non posso innaffiare per non parlare delle altre colture da piantare. Dateci la possibilità di poterlo fare nel rispetto delle regole

    • D’accordo totalmente, sono assegnatario di un piccolo orto Comunale, a seguito dell’emergenza sanitaria è stato vietato l’accesso agli orti che nel piccolo comune ove risiedo sono circa 80.Sta’ andando tutto in malora le culture piantate in precedenza stanno morendo, le erbe infestanti stanno riprendendosi i terreni.Non ho più voglia di ricominciare da capo.Anche se a malincuore restituirò il piccolo terreno se lo curi il Comune

  • Anch’io sono d’accordo su questa iniziativa.
    Si va a fare la spesa, si permette di fare la passeggiata intorno al proprio caseggiato e adesso addirittura coi bambini, si può portare il cane fuori, perché non permettere un piccolo sfogo oltre che utile economicamente per se e per gli addetti al settore dei vivaisti?
    Naturalmente il tutto fatto nel rispetto delle regole e demandato ad ogni Comune.
    Si potrebbe rendere obbligatorio inviare preventivamente una comunicazione al proprio Sindaco a dimostrazione della regolarità della richiesta.
    Si, sono pienamente d’accordo👍👍👍

  • D’accordo totalmente, sono assegnatario di un piccolo orto Comunale, a seguito dell’emergenza sanitaria è stato vietato l’accesso agli orti che nel piccolo comune ove risiedo sono circa 80.Sta’ andando tutto in malora le culture piantate in precedenza stanno morendo, le erbe infestanti stanno riprendendosi i terreni.Non ho più voglia di ricominciare da capo.Anche se a malincuore restituirò il piccolo terreno se lo curi il Comune

    • Vivo in Sicilia anche io ho un terreno di 6000 metti quadri e non sono professionista l’erba prende il sopravvento su tutto e se non si interviene tempestivamente sempre rispettando le normative in estate i vigili del fuoco avranno un bel che fare a causa incendi

  • Anche io chiedo il permesso di coltivare il mio orto sono fuori del paese non c’è nessuno nei dintorni siamo soli . abbiamo seminato fave piselli è abbiamo messo i semi di pomodoro , zucchine , peperoni è altro .se non si annaffia secca tutto grazie

  • Condivido pienamente questa istanza che dovrebbe consetire di raggiungere l’abitazione rurale con annesso il terreno anche se fuori comune o provincia confinante.

  • Sono pienamente d’accodo, sono proprietario di un terreno fuori dal comune di residenza e dal 10 marzo sono chiuso in casa e non posso andare a controllare un ettaro di terreno e non ho nessuno che può andarci. E come tutti quelli che stanno scrivendo, sappiamo bene cosa significa lasciare per un mese abbandonato un terreno dove ci sono coltivazioni, anche ad uso familiare.
    Facciamo presto a risolvere questo problema.

    • Per favore, lasciateci coltivare il nostro orto e curare i nostri alberi da frutta. Non contagiamo nessuno.

  • E’ cosa giusta consentire di recarsi nel proprio orto, nel momento in cui ognuno di noi, che ha tutto l’interesse di salvaguardare la propria salute e quella dei suoi cari, rispetta i protocolli di sicurezza per se e per gli altri. E’ auspicabile che sia consentito anche per soli giorni alterni programmati e auto certificati, con dovizia di indicare il percorso necessario per raggiungere l’orto.

  • Ho un’orto a 5km da casa, in altro comune, vorrei unirmi al coro di coloro che ritengono di richiedere la possibilità di poter recarsi nel proprio terreno per effettuare i lavori necessari a tenere in ordine e coltivare il proprio terreno, anche perché mi pare meno pericoloso che recarsi al superato a fare la spesa, confidando che possa essere riconsiderato il divieto, e che le nostre voci siano prede in considerazione, rimangono in attesa rispettoso delle regole emanate.
    Uniti sconfiggeremo il virus. Grazie.

  • Effettivamente non si capisce il perché del divieto. È l’unica attività che si fa da soli, in campagna, in un luogo dove si va da soli, quindi esclude ogni rapporto sociale. Attività utile al territorio ed alla famiglia, perché ti fornisce di prodotti bio freschissimi evitando di fare la fila al supermercato per acquistarne altri sicuramente meno freschi e meno bio.

  • Concordo. Non ha senso dal punto di vista del distanziamento sociale vietare la coltivazione dell’orto. Se si prevede il limite di accesso a una persona sola per appezzamento, ci sono solo vantaggi perché si riduce la pressione sui supermercati, almeno per frutta e verdura. Ovviamente devono rimanere chiusi orti sociali e comunali, per evitare assembramenti

  • Se non ci fanno andare in campagna subito, tante persone che hanno alberi da frutto e altre cose seminate andranno perse…. gli incendi quest’anno faranno notevoli danni soprattutto a alberi da frutto ecc… la persona che va da sola in campagna non si ammala…

    • Sarà molto più pericoloso andare al supermercato che all’orto sociale dove comunque le distanza sono rispettate.

    • È fuori discussione che si debbano rispettare tutte le misure messe in campo dal governo, ma permettetemi di fare una semplice osservazione , ho un appezzamento di terreno dove coltivo un po’ di tutto per uso familiare , ebbene oggi ho dovuto fare una fila paurosa per fare la spesa e tra questa l’acquisto di piselli , premesso che tra le altre cose coltivo anche i piselli che in campagna si stanno seccando, allora mi chiedo è più pericoloso andare a raccogliere I propri prodotti in campo o fare la fila al market ?

  • Per favore lasciateci coltivare i nostri terreni non si può abbandonare tutto e poi non vedo ci siano rischi in quanto non vi è la possibilità di fare assemblamento perché si va da soli per lavorare

  • Pienamente condivisibile, abbandonare per altri 15 giorni sarà un disastro aggiuntivo.

  • Gli orti sono coltivati individualmente e fra un orto e l’altro ci sono metri di spazio..difficilmente si lavora gomito a gomito…ed in questo frangente l’attenzione sarebbe massima…sarebbe auspicabile una liberalizzazione in tal senso….

  • Per favore lasciateci coltivare i nostri terreni finora abbiamo investito già tanto lavoro ,con il dovuto rispetto non vi è nessun rischio andare da soli a lavorare

  • Con tutto il rispetto per il lavoro che sta facendo il nostro governo e tutti coloro che sono in prima fila non capisco il rischio che comporterebbe ad andare in campagna a lavorare ovviamente se si è da soli. Saluti da Lecce.

  • Sicuramente coltivare in modo hobbistico un orto distante dal proprio domicilio avendo cura delle attenzione anti corona virus può solo essere produttivo.

  • Il mio commento e che il presidente Conte ha ragione ad essere cosi drastico perche deve finire il piu presto possibile qiesta immane tragedia detto questo faccio notare anchio che gli orti sono una grade risorsa per tante famiglie e uno svago importante per tanti anziani che tra l.altro agli orto sio tutti isolati e sicuri pres.dacci l’orto per favore…

  • Buonasera, oggi dare l’acqua al mio orto posizionato a meno di un km da casa mi è costato un verbale di 260 euro

  • io mi trovo nella stessissima situazione di tanti altri piccoli proprietari terrieri, io posseggo un piccolo appezzamento di ca. 5000 mq. dove ci sono piante di olivi e vigneto entrambe le coltivazioni in aprile sono soggette a svariati lavori in primis per la vite la lotta contro la peronospera e l oidio, oltre alla aratura del terreno ecc., domanda:ma ci vuole tanto a capire che andare in campagna da soli non si danneggia nessuno

  • Sto perdendo la raccolta delle fave e dei piselli che avevo seminato a novembre. Fateci andare a coltivare le nostre terre. Non sono un contadino di professione ma per passione mi occupo di un mio piccolo appezzamento di terra poco distante dal mio comune di residenza, a Joppolo (VV) dove ho piantato ulivi, alberi da frutto e ogni anno lo coltivo per poi piantare e raccogliere pomodori, melanzane ecc. In campagna sono solo e viaggio da solo.
    Non ci vuole uno scenziato per affermare con assoluta certezza che l’orto, la campagna e le coltivazioni, sopratutto quelle non svolte in forma aziendale, sono i posti più sicuri per non contaggiare e non essere contaggiati dal virus.

  • sono completamente d’accordo io ho piu’paura ad andare al supermercato che a potermi recare nella mia campagna
    a curare il mio orto il mio pezzo di vigna e i miei alberi da frutta
    che in questo periodo hanno bisogno di cure o l’erba diventera’piu alta della vigna e degli alberi

  • Nel rispetto delle regole di prevenzione contro il contagio da COVID 19, andare nel proprio terreno, anche fuori Comune, da soli, serve in primis a sopperire al sostentamento familiare, serve a mantenere i terreni in ordine e rappresenta un sacro diritto dell’uomo. In questo mese di aprile sarà necessario avviare i trattamenti nella vigna per evitare che si ammalino. E’ giusto prevenire il contagio ma è sacrosanto il diritto di poter sopperire al proprio sostentamento …. chi non semina non raccoglie

  • Sono assolutamente d’accordo; va data la possibilità a chi lavora un terreno o un orto, senza essere un coltivatore diretto o dipendente di u na azienda agricola, di poterlo raggiungere e lavorarlo; certo evitando assembramenti

  • D’accordo pure io. In fin dei conti mettersi in auto e recarsi nel proprio orto senza incontrare né tantomeno parlare con nessuno che pericolo di contagio c’è per noi stessi e per gli altri? Confido nell’, onorevole De Carlo a portare avanti e risolvere questo problema che può fare solo bene e non favorisce alcun contagio

  • La coltivazione degli orti familiari potrebbe e dovrebbe essere consentita nel pieno rispetto dei vari DCPM.Tale attività difatti non è per nulla in contrasto con il principio sacrosanto del non diffusione del virus,consentendo ad una sola persona della famiglia di potere recarsi nell’orto familiare,magari due o tre giorni settimanali:Questo mese di aprile è proprio il momento di mettere a dimora le piantine,curare la vigna,curare il frutteto etc.Una sola persona nell’orto sicuramente non può contagiare nè contagiasi,Si tenga presente che già i prezzi degli ortaggi sono alle stelle.

  • Il governo interessato a dare sostegni economici, (sé arriveranno), ma non considera che la mancata coltivazione dei terreni, da parte degli hobbisti, porterà una grande riduzione della produzione agricola con la possibilità di non trovare su i mercati i prodotti agricoli di prima necessità. Tutti cercheremo di acquistare. Ce poi la questione degli incendi dei terreni non coltivati.

  • anche io sono nelle stesse condizioni. Tra l altro chi opera nel proprio podere è solo e quindi non incorre in nessun contatto con altre persone. vanno regolamentate queste situazioni per non creare il danno è la beffa.La beffa è che almeno qui a Bari noi ci astenia da andare in campagna ma gente che vive di espedienti la fa da padrone con furti vari. Il momento è grave però un può di buon senso da parte delle istituzioni aiuterebbe

  • Manifestare condivisione con tutti quelli che si discostano, a ragione, dalla decisione del governo di impedire l’accesso al proprio orto di famiglia e’ poco, soprattutto perchè questa decisione e’ fortemente in contrasto con il principio base dell’emergenza CORONAVIRUS e cioè l’isolamento, impedire contatti e vicinanze, vietare assembramenti, riunioni…….Vien da chiedersi :
    Ma chi chi è più solo e isolato di una persona che trascorre alcune ore della giornata in campagna a contatto con il proprio oliveto (per quanto piccolo possa essere) con il proprio frutteto, con le sue piantine appena interrate…….??????non vi sembra una contraddizione ?
    Per favore ridate, con una certa fretta, alle persone che lo chiedono e che lo desiderano fortemente, la possibilità di ritornare ad occuparsi del proprio orto hobbistico, perchè questa pratica non è in contrasto con l’emergenza coronavirus….stare nel proprio orto, da solo, significa stare lontani da eventuali, possibili, probabili contagi e le autorità dovrebbero incentivare questa buona pratica. Sono fiducioso che i responsabili della incolumità della popolazione italiana prenderanno una giusta decisione in merito …..
    Distinti saluti
    Antonio

  • La coltivazione dell’orto da parte di un solo individuo, con tutte le precauzioni previste dal DPC-consente di raggiungere due obiettivi fondamentali:
    1 – L’isolanento, con conseguente assenza di contagi
    2 – L’utilizzo di prodotti genuini a sostegno del bilancio familiare

  • Buonasera,vi chiedo gentilmente se ci sono novità per gli orti.
    Oggi ho telefonato ai vigili e mi è stato detto che non posso andare.Devo finire la potatura degli ulivi.Grazie

  • Buonasera,vi chiedo gentilmente se ci sono novità per gli orti.

  • Cosa bisogna fare per faglielo capire?

  • condividiamo appieno la lettera di petizione.. Siamo due pensionati che con grande entusiasmo, coltivano e curano un piccolo fondo di proprietà sito al paese natio, fuori il comune di residenza a circa dieci km oltre ad un aranceto ed uliveto. Avevamo predisposto un piccolo orto per piantumazione di pomodori, fagiolini,peperoncini ecc ma non ci è permesso recarci. Geppino da Caserta

  • La coltivazione dei terreni da parte degli hobbisti è necessaria oltre ad essere utile. Consente di mantenere in ordine aree che altrimenti sarebbero abbandonate ed evitare che gli incendi si propaghino oltre misura

  • Credo che coltivare un piccolo orto sia la cosa migliore da fare , in special modo in questo momento difficile per persone anche di una certa età , per consentire di avere prodotti agricoli ad uso e consumo familiare e nel contempo evitare super affollamento nei centri commerciali. Naturalmente, tale attività, può e deve essere esercitata nel pieno rispetto delle disposizioni emanate.

  • ..una cosa e’ certa..se produco nel mio orto (500 mt da casa mia)non vado al supermercato a rischiare di essere contagiato,mangio frutta e verdura coltivata da me,spendo mooolto di meno ( e di questi tempi…l’anno scorso avevo fatto il conto,avessi dovuto comperare tutta la frutta-verdura da me prodotta per uso nostra famiglia (5 persone) avrei speso 350-400 euro) e mi passa il tempo.Lo spostamento lo faccio in macchina e nell’orto sono da solo ma ci fosse anche qualcuno non mi metto a parlare .In questo momento ce’ tantissimo lavoro da fare altrimenti l’annata va persa.

  • Io ho l’orto dietro la casa, quindi basta che faccio il marciapiede attorno alla casa e sono nell’orto. Posso andarci? non esco dalla mia proprietà. Grazie a chi mi sa o può rispondere.

  • Per non accedere agli orti del mio quartiere hanno messo una catena su ordine del comune di Bologna!!!
    Le mie semine fatte a febbraio stanno andando in malora senza irrigazione, é una vergogna !!!

    • Sono Salvatore , ti capisco perché un agricoltore hobbista è alla pari di un coltivatore professionista. Ma rimango perplesso con le tante iniziative intraprese proprio nelle vostre zone dai sigg. governanti che prima incoraggiano i piccoli coltivatori e dopo le inibiscono a produrre ortaggi. Mi trovo nelle tue stesse condizioni anche perché in campagna ho una casa che necessita anche dei controlli e verifiche sugli impianti idroelettrici . Loro dicono che ci possiamo spostare nel caso un tubo dell’acqua risulti rotto ma se una casa e’ abbandonata come facciamo a sapere che ci sono delle avarie ? Pago imu e tasi assicurazione infortuni corrente elettrica e mi fermò qui . Concludo dicendo che oggi più si è in regola è più si è penalizzati . A proposito abito nel Salento e la mia regione il 30 marzo ha sbloccato questa situazione a causa dell’emergenza xilella . Buona serata e ti auguro di cuore al più presto di ritornare sentire il profumo della terra dove sicuramente si rischia meno di essere contagiati .

    • Buongiorno Anch’io Ho Fatto Le Semine In Febbraio Nel Mio Orto ,Adesso Sarebbe Da Zappare Bagnare Concimare Abito A Jesolo (VE ) A 300 Metri Dal Mare ,L’orto Si Trova In Campagna a 8 KM

  • Non capisco quale sia il problema se uno si reca da solo nella sua campagna boooo.

  • Qualche volta dimentichiamo chi siamo.
    Il territorio nazionale coltivabile è fatto di piccoli/piccolissimi lotti che da sempre sono condotti da proprietari non professionisti.
    Vuoi o non vuoi, questi contribuiscono alla produzione agricola del paese in modo concreto, nonché alla cura di un territorio che corre il rischio di essere abbandonato.
    Che facciamo, mandiamo tutto in malora?
    È qui che occorrono le deroghe.
    Quelle stesse deroghe che devono garantire sicurezza negli spostamenti e nella conduzione priva di assembramenti.
    Io non sono agricoltore e non sono un contadino, conosco però la coscienza e il rispetto delle regole di amici contadini che praticano biologico di quello che sebbene non abbia certificazione, è il frutto di autentica passione e rispetto delle regole.
    Sono sicuro che i miei amici contadini (così li chiamo io quelli che coltivano il terreno senza una formale partita iva) osserverebbero scrupolosamente le regole del distanziamento sociale.

  • Penso che si faccia piu’ assembramento nei terreni agricoli per produzione commerciale che in un modesto orto familiare. Mi auguro che con comprovate prove di certificati di proprietà e il rispetto alle regole vigenti si possa coltivare in santa pace quello che fa felice e rispariamare molte famiglie.

  • Ho già espresso il mio parere favorevole alla possibilità di coltivare i piccoli appezzamenti da non professionisti nelle innumerevoli occasioni che ci sono. Lo voglio fare anche qui, nella speranza che chi di competenza ascolti queste richieste prima che sia troppo tardi.

  • continuiamo a piangere, ma nessuno ci ascolta.Emblematica e’ la risposta di qualche giorno fa della polizia di un paesino sul lago di garda che ribadiva il fatto che gli hobbisti non potevano andare nei propri terreni e che per fare ora i lavori urgenti che necessitano dovevamo pagare dei professionisti!!!!!!!!!!!!!!

  • Abito a Roma, mia moglie ha circa mezzo ettaro di terreno con piante di ulivo, viti e molta frutta ubicato in altro comune a 30 km dalla mia abitazione . Ho sempre fatto tutto da solo, quest’anno non ho ancora potuto fare le potature, tantomeno l’orto. Ora ci sarà l’erba più alta di un metro e se questa situazione perdura oltre a perdere i frutti stagionali per l’alto rischio di incendi perderò tutto, saranno buttati al mare i sacrifici più che trentennali miei e di chi mi ha preceduto. E’ assurdo, pure in guerra c’era chi accudiva la campagna. Ma se uno fa le cose da solo perché non può farle, tra l’altro se uno va in campagna fa una piccola concorrenza alla grande distribuzione aiutando a contenere i prezzi e ad evitare file per gli acquisti.

  • Anche in guerra si cercava di accudire la campagna. Se continua così con il possibile propagarsi degli incendi a causa dei campi incolti in molti rischiamo di perdere ulivi secolari e con essi e sacrifici nostri e di chi ci ha preceduto nella loro cura.

  • Evidenzio che si lavora da soli, ognuno nel proprio appezzamento e che sono sempre molto vicini alla propria residenza. Quindi le norme di finanziamento sociale sono più che rispettate

  • Sono d’accordo con tutti i commenti già detti, è inutile che li ripeto,
    ma sono quasi sicuro che i nostri Politici non sanno cosa è un orto
    ( forse meglio cosi perchè appena lo sapranno troveranno il modo
    per tassarlo) e quindi per loro non hanno importanza. L’orto è il
    rimedio naturale dello stress e di tante altre patologie, vallo a dire
    a questi? Sperando che qualche politico, o chi per asso, legga tutti questi commenti e se ne faccia una ragione. Un saluto a tutti gli
    ortolani.

  • Sono proprietario di un terreno di un ettaro e mezzo adibito a frutteto, uliveto e orto per uso familiare. Prego i sigg. Politici di darmi la possibilita’ di coltivarlo. Ringrazio infin

  • Oggi ,10 aprile, nuovo decreto ma di poter andare nell’orto ( nel mio caso 500 mt) nessuna possibilita’ mentre invece potro’ andare a comperare un libro in libreria ma…nel mio paese NON ce’ nessuna libreria !!!! FENOMENI !!!!

  • Scusate ma col nuovo decreto, Non è specificato ..se bisogna essere proprietari del terreno ..io coltivi con mio fratello i terreni di mia mamma..che ha 82 anni ed è anziana…posso andare nel terreno?

  • Condivido moltissimo, in quanto avendo nello stesso Comune di residenza tre terreni, non ci posso andare a fare trattamenti e a tagliare l’erba con lavori di regimentazione delle acque piovane in modo particolare per uno di essi. Nel passato per l’erba alta ci è stato un incendio, penso doloso. E poi perchè non poterci andare con mia moglie, con il quale vivo tutti i giorni, in sicurezza(mascherine), senza farmarci per strada andandoci in macchina perchè distante circa tre kilometri? Onorevole stimoli sempre di più il governo a ricredersi, perchè chi va nel proprio terreno fà bene a se stesso e alla nazione. Grazie

  • Ho tre campi di mia proprietà a 40 km dal comune di residenza adesso è il momento di curare I’orto perché non posso andare

  • Con tutti gli esperti che si riuniscono da settimane per le prescrizioni è mortificante (eufemismo) constatare che si ritenga un supermarket o altri negozi non a rischio, così come prendere la metropolitana, mentre lo è (non essendo contemplato espressamente) coltivare o manutenere il proprio orto o frutteto o campo anche a meno di un chilometro nello stesso comune

  • Ho un fratello che è dovuto andare a Reggio Emilia x questioni familiari già da 40 giorni e non può tornare in Puglia per le ragioni che sappiamo. Possiede un orto a un paio di KM dalle ns.abitazioni nello stesso comune e mi ha richiesto di non far perdere la sua produzione di verdure varie, frutto di lavoro fatto in inverno.
    Come posso raccogliere le verdure dell’orto senza incorrere nei divieti delle disposizioni di Legge?

  • coltico ortaggi per hobbj: vorrei sapere perchè sui consumi elettrici, miviene applicata iva al 22%. mentre per i grandi produttori agricoli al 10% visto il grande apporto alla mBELLEZZA paesaggistica proporrei addirittura lo 0%
    constima saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *