Belluno °C

domenica 24 Novembre 2024,

In tutta Italia misure restrittive fino al 13 aprile. E Zaia sta preparando nuova ordinanza

Il presidente della Regione del Veneto ha annunciato che l'ordinanza regionale sarà più restrittiva di quella del governo.

Ascolta l'audio dell'articolo:

Il governo ha deciso di prorogare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti individuali finora adottate. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato. «Siamo nel pieno di un’esperienza durissima e drammatica», ha detto il ministro. «Attenzione ai facili ottimismi che possono vanificare i sacrifici fatti: non dobbiamo confondere i primi segnali positivi con un segnale di cessato allarme. La battaglia è ancora molto lunga e sbagliare i tempi o anticipare misure sarebbe vanificare tutto».

Intanto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dal quotidiano punto stampa a Marghera ha evidenziato che la prossima settimana sarà cruciale per stabilire l’andamento del virus. «In Veneto nei prossimi giorni i dati sui positivi a Coronavirus aumenteranno», ha affermato, «ma semplicemente perché abbiamo 10 mila tamponi bloccati nei frigo». Zaia ha anche precisato che l’ordinanza regionale sarà più restrittiva. «Se qualcuno deve andare al bancomat e si deve portare bimbo con sé, si può fare», ha detto. «L’ordinanza del ministero dell’Interno ha chiarito, ai veneti io dico “state a casa”, se dovete sgranchirvi ci sono i 200 metri, punto. Si può fare per la farmacia, il supermercato, l’edicola, la banca, tutte le cose urgenti. La partita è chiusa così». M.R.

1 commento

  • Purtroppo anche in Cadore ci sono ancora tante persone che si spostano ( al di là dei 200 metri consentiti nelle vicinanze della propria dimora ) senza motivi inderogabili .
    Il senso civico e il rispetto verso chi si prodiga nelle strutture ospedaliere per costoro è un optional . Propongo per questi trasgressori non delle multe in denaro ma dei lavori di pubblica utilità da svolgere negli
    ospedali o nelle case di riposo .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *