Completati i lavori di messa in sicurezza della Strada Provinciale 251 della Val di Zoldo all’uscita ovest della galleria di San Giovanni, seguiti dai Servizi Forestali regionali che sono intervenuti in soccorso della Provincia. «Un impegno che le strutture regionali hanno concluso addirittura con una ventina di giorni di anticipo sulla data prevista», evidenzia l’assessore al Dissesto Idrogeologico Gianpaolo Bottacin, «segno evidente della competenza ed efficienza con cui operano le nostre unità organizzative».
«L’intervento, per il quale abbiamo messo a disposizione 360mila euro», prosegue l’assessore, «si è concluso con la posa delle barriere paramassi a monte dell’importante arteria stradale, dopo che il 6 e 7 febbraio 2021 si era verificato un franamento che ha bloccato il transito per settimane, costringendo i residenti della Valle a diversi disagi per poter dirigersi verso valle».
Iniziati a pochi giorni dall’avvenuto evento calamitoso, i lavori sono stati coordinati tra Veneto Strade per quanto riguarda la strada e l’Unità Organizzativa Forestale della Regione in relazione al versante a monte della stessa.
«L’intervento ha comportato lo scoronamento dell’intero corpo di frana», dettaglia Bottacin, «con rimozione di numerosi alberi divelti, la demolizione di grossi massi pericolanti mediante mine e la costruzione di quattro barriere paramassi elastiche con reti e funi d’acciaio ancorate a profondi tiranti perforati nel terreno».
«Ancora una volta un intervento che abbiamo compiuto per dare pronte e puntuali risposte al territorio bellunese», conclude l’assessore, «alla vigilia della tanto attesa ripartenza della stagione turistica estiva il completamento della messa in sicurezza di questo punto critico della viabilità porta in Val di Zoldo una rinnovata speranza di lasciare alle spalle una stagione invernale terribile, vuoi per la pandemia da coronavirus, vuoi per un meteo davvero inclemente, che ha portato tanta neve, come non si vedeva da anni e, paradossalmente, con tutti gli impianti sciistici fermi».
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1 commento
Stefano
Un suggerimento per gli amministratori locali: quando ci sono lavori in corso che obbligano a imporre un senso unico alternato di marcia, esigete dalle imprese appaltatrici che i semafori vengano impostati in modo da favorire il forte traffico verso monte nel corso della mattinata, e verso valle dal pomeriggio in poi. Altrimenti si creano code infinite: ieri 2km e molti turni di semaforo per complessivi 30 minuti nel corso dei quali sono saliti verso monte 12 (!!) veicoli in tutto. Anche questo è un metro di misura dell’attenzione verso il proprio territorio.