Lutto nella politica bellunese. È morto oggi, venerdì 20 agosto, all’età di 59 anni, dopo una breve malattia, il senatore Paolo Saviane. Eletto in parlamento nelle file della Lega, era membro della 13.ma Commissione permanente di palazzo Madama (Territorio, ambiente, beni ambientali) e della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. Imprenditore, viveva in Alpago, e negli anni scorsi era stato anche presidente del Comitato paritetico del Fondo Comuni Confinanti, nonché segretario provinciale della Lega.

«Con la morte di Paolo Saviane il Bellunese perde un politico che fino all’ultimo si è speso per il suo territorio». Così si è espresso il collega senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, appresa la notizia della sua scomparsa. «Non posso negare che all’inizio i rapporti tra noi non erano certo stati buoni – ricorda De Carlo – ma con il mio ingresso al Senato abbiamo iniziato a “conoscerci” e a discutere di politica e del nostro territorio, trovando le convergenze su questioni importanti per Belluno. Di lui ho imparato ad apprezzare la correttezza e la schiettezza e per questo sono profondamente dispiaciuto per la sua scomparsa; nonostante la sofferenza che tutti abbiamo potuto cogliere, non ha mai fatto mancare la sua presenza e il suo contributo, legato al partito, al gruppo e al territorio bellunese, al quale ha dato tutto quello che era nelle sue possibilità e che ora si trova con un vuoto importante».

«Con Paolo Saviane se ne va un politico capace, vicino al territorio». Così il deputato di Forza Italia Dario Bond che sottolinea che Saviane era «un uomo che ha sempre avuto una grande passione per la politica e per la sua terra, che ha cercato di difendere prima da segretario di partito, poi da senatore. Lo ha mostrato anche nel breve periodo da presidente del Fondo Comuni Confinanti e personalmente l’ho sempre ritenuto un collega in gamba, attento alle tematiche del territorio».

«Eravamo preoccupati per il suo stato di salute, ma oggi è arrivata una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Se n’è andata una persona per bene, che aveva fatto della buona educazione e del rispetto per gli altri una costante di vita». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte del Senatore Paolo Saviane. «Se ne va – ha aggiunto Zaia – un grande interprete dei territori montani e delle loro necessità e peculiarità, uno che ne portava avanti le istanze con il cuore. Una persona – ha concluso il governatore – che ha avuto tutta la mia stima e che ha sempre portato valore aggiunto al territorio con la sua politica. Era giovane, aveva davanti una vita, progetti. Un grande dolore».

«Il nostro territorio perde un politico attento, un uomo appassionato». Questo il messaggio di cordoglio del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, alla notizia della scomparsa di Paolo Saviane. «Ricordo il suo impegno quando è stato presidente del Comitato paritetico del Fondo Comuni confinanti: si è messo a disposizione delle amministrazioni locali e del territorio con spirito di servizio, pur in un incarico non semplice. Recentemente ci siamo visti ad Auronzo, al ritiro della Lazio, e anche in quell’occasione ho potuto apprezzare la sua forte passione per la politica».

«Questa è una grave perdita non solo per il territorio dell’Alpago, ma per tutta la provincia di Belluno», ha sottolineato il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona. «Era ancora giovane e avrebbe di certo contribuito allo sviluppo e alle necessità di tutto il Bellunese». Per l’Abm si era dimostrato molto disponibile a seguire le problematiche portate dai gelatieri residenti all’estero, che riguardavano le targhe straniere. «Lo avevo incontrato un mese fa e mai avrei immaginato questa drammatica conclusione», confida De Bona. L’Abm lo aveva invitato a partecipare alle commemorazioni del 56° anniversario della tragedia di Mattmark, in programma a Mas di Sedico domenica 29 agosto. «L’Alpago aveva avuto una vittima in questa tragedia dell’emigrazione bellunese. Di certo ricorderemo anche il senatore Saviane», conclude De Bona.