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lunedì 25 Novembre 2024,

Riconoscimento a due storici volontari del Soccorso alpino di Belluno

Sono stati consegnati a Gianni Sitta e a Claudio Scardanzan con una sentita cerimonia nella sala consiliare di Palazzo Rosso.

Nel pomeriggio di oggi, sabato 29 ottobre, con una sentita cerimonia in sala consiliare del comune di Belluno, sono stati consegnati gli attestati di riconoscimento a Gianni Sitta e a Claudio Scardanzan per gli oltre 40 anni di attività all’interno del Soccorso alpino.

Alla presenza del sindaco della città capoluogo, Oscar De Pellegrin, del consigliere nazionale del Soccorso alpino, Fabio Rufus Bristot, del delegato Alex Barattin e del capo della Stazione di Belluno, Gianpaolo Sani, ai due storici soccorritori sono stati consegnati gli attestati di stima, con un profondo ringraziamento, di fronte a numerosi altri volontari, alle famiglie e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale.

Queste le parole del sindaco De Pellegrin: «Sono felice e orgoglioso di questa cerimonia organizzata dal Soccorso alpino proprio qui in Comune, in quella che io chiamo la casa dei bellunesi. E lo sono per due motivi. Innanzitutto perché il Corpo nazionale del Soccorso alpino è una realtà che ci rende estremamente fieri, che incarna lo spirito bellunese dell’aiuto silenzioso agli altri, quell’aiuto concreto fatto senza clamori né volontà di visibilità.
I volontari sono gente davvero tosta, preparata fisicamente, consapevole di potersi trovare nella situazione di mettere a repentaglio la propria vita pur di salvare quella di altri. Io credo sia quanto di più grande possa fare un uomo. Cosa c’è di più di questo? Non li si ringrazia mai abbastanza questi volontari che spendono il loro tempo per gli altri che magari rinunciano a stare in famiglia per rispondere alle chiamate di soccorso».

«E poi sono felice – ha continuato il sindaco – perché l’occasione di questo ritrovo è il lavoro prestato da due volontari che sono stati dipendenti del nostro Comune. Una vita votata alla comunità, quella di Scardanzan e di Sitta, tanto nel lavoro quanto nel tempo libero. Per 45 e 43 anni hanno risposto “sì” quando venivano chiamati per gli interventi, hanno salvato vite e io credo che in questo loro operato abbiano rinunciato a molto tempo con i propri cari, ma abbiano anche ricevuto tanto in cambio.
Martin Luther King diceva che la domanda più urgente della vita è “Cosa stai facendo per gli altri?”. Chiediamocelo sempre, e cerchiamo di lavorare perché la nostra risposta sia sempre positiva, così come hanno fatto i nostri due volontari».

Queste le parole di Fabio Rufus Bristot: «La passione verificata in 45 anni di appartenenza alla Stazione del Soccorso alpino di Belluno per Caio e di 43 per Gianni fa di questi due volontari persone senza dubbio carismatiche, modelli che hanno saputo usare l’influenza e l’esempio, a cui prima facevo cenno, per arrivare sino a qua. Grazie a Caio e Gianni per quanto avete fatto a favore delle nostre comunità e del Cnsas tutto, grazie perché siete stati autenticamente il Cnsas».

Di seguito i testi degli attestati consegnati assieme al certificato di iscrizione a Claudio e Gianni.

«A Claudio “Caio” Scardanzan,
per i tuoi 45 anni di appartenenza al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Stazione di Belluno, nel corso dei quali hai offerto la tua preziosa collaborazione volta a garantire sia decine di missioni di soccorso a favore di altrettanti feriti, pericolanti e persone decedute nel territorio di competenza, sia centinaia di azioni espressamente dedicate alla ricerca di persone disperse, svolgendo in particolare attività di coordinamento in 316 missioni di soccorso nel territorio provinciale ed extra provinciale, attuando con minuziosa ed appassionata dedizione lo sviluppo di software e sistemi cartografici di caratura nazionale precipuamente indirizzati alla ricerca e soccorso delle persone disperse».

«A Giovanni “Gianni” Sitta,
per i tuoi 43 anni di appartenenza al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Stazione di Belluno, nel corso dei quali hai offerto la tua preziosa collaborazione volta a garantire sia svariate decine di missioni di soccorso a favore di altrettanti feriti, pericolanti e persone decedute nel territorio di competenza, sia centinaia di interventi nel territorio provinciale ed extra provinciale quale Tecnico di elisoccorso nel servizio di elisoccorso del Suem 118, durante i quali hai anche svolto una significativa attività di formazione e certificazione del personale sanitario e del personale del Cnsas».

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