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sabato 23 Novembre 2024,

Pieve, celebrata la Giornata del Creato davanti agli Spalti di Toro

Riflessione e preghiera con il messaggio di Papa Francesco «Spera e agisci».

Ieri, sabato 31 agosto, la Parrocchia di Pieve di Cadore ha celebrato per la quarta volta la Giornata del Creato. Un bel gruppo di fedeli è salito in Vedorcia, a 1800 metri d’altezza, davanti alla stupenda balconata degli Spalti di Toro per riflettere e pregare con il messaggio di Papa Francesco “Spera e agisci”. «Sperare e agire con il creato significa anzitutto unire le forze e, camminando insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, contribuire a ripensare alla questione del potere umano, al suo significato e ai suoi limiti. Il nostro potere, infatti, è aumentato freneticamente in pochi decenni. Abbiamo compiuto progressi tecnologici impressionanti e sorprendenti, e non ci rendiamo conto che allo stesso tempo siamo diventati altamente pericolosi, capaci di mettere a repentaglio la vita di molti esseri e la nostra stessa sopravvivenza» (Laudate Deum, 28).

«Un potere incontrollato genera mostri e si ritorce contro noi stessi. Perciò oggi è urgente porre limiti etici allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale, che con la sua capacità di calcolo e di simulazione potrebbe essere utilizzata per il dominio sull’uomo e sulla natura, piuttosto che messa servizio della pace e dello sviluppo integrale».

La preghiera è stata vera e generosa nei presenti che potevano ammirare la bellezza del creato attorno a loro. Molti di loro avevano già partecipato a quest’incontro altre tre volte negli anni scorsi, convinti che la natura non sia un dono solo per gli ospiti, ma per tutti. «Questa conversione consiste nel passare dall’arroganza di chi vuole dominare sugli altri e sulla natura – ridotta a oggetto da manipolare – all’umiltà di chi si prende cura degli altri e del creato. Un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso» (Laudate Deum, 73).

«L’obbedienza allo Spirito d’amore cambia radicalmente l’atteggiamento dell’uomo: da “predatore” a “coltivatore” del giardino. La terra è affidata all’uomo, ma resta di Dio». Così ha suggerito il Papa nel suo messaggio; questo hanno condiviso in tanti quella mattina resa bella, limpida e gradevole nel clima. Per tutti l’appuntamento al prossimo anno, sempre incoraggiati da Papa Francesco che invita alla speranza di un mondo migliore e che attende una nostra concreta risposta: «spera e agisci».

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