La Provincia di Belluno ha annunciato la convocazione del tavolo strategico degli enti locali per il prossimo 26 novembre. L’obiettivo è delineare un nuovo modello di governance per la montagna bellunese, coinvolgendo tutte le realtà locali in un progetto condiviso. Lo ha comunicato il presidente della Provincia, Roberto Padrin, intervenuto al convegno “Le Unioni Montane e il Piano di riordino territoriale” organizzato da Uncem.
«Vogliamo scrivere insieme una nuova architettura della governance che sia realmente utile al territorio montano», ha affermato Padrin, sottolineando la necessità di un confronto aperto tra enti e comunità per arrivare a una proposta di riordino condivisa da presentare alla Regione Veneto. Al centro del dibattito ci saranno le Unioni Montane (Um), i servizi locali e il piano di riordino territoriale in fase di sviluppo regionale.
«Con questo tavolo strategico vogliamo coinvolgere il territorio nella decisione, così da avanzare una proposta che parta dalle reali esigenze della montagna e sia adeguata per le aree montane», ha aggiunto Padrin. La Regione Veneto intende infatti ridurre il numero delle Um, per ottimizzare i costi e aumentare l’efficienza tramite economie di scala. Partendo dalle problematiche emerse in particolare nell’Um Valboite e nella Belluno-Ponte nelle Alpi, Padrin ha evidenziato come sia «fondamentale assegnare funzioni precise e risorse certe agli enti locali, indipendentemente dal numero, che siano nove come attualmente o meno».
Una parte cruciale di questo progetto riguarda il personale, con l’urgenza di trattenere e valorizzare i dipendenti esistenti e di rafforzare le strutture organizzative. Padrin ha poi spiegato che il tavolo di confronto dovrà individuare soluzioni anche per gli altri livelli di governance, come gli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) per rifiuti e acqua, le società partecipate e il Consorzio Bim.
L’obiettivo, secondo Padrin, è garantire una gestione più ordinata delle risorse finanziarie e del personale, rendendo il Bellunese un modello di governance territoriale efficace, con la Provincia nel ruolo di coordinamento.
«La nostra provincia deve affrontare problemi ben noti legati ai costi e alla distribuzione dei servizi», ha concluso Padrin. «L’auspicio è che la nuova legge sulla montagna possa offrire alla nostra area strumenti adeguati per ridurre il divario con le zone di pianura, in termini di accesso e qualità dei servizi».
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2 commenti
Giuseppe
Altro modo per dire: saremo i primi a cui la Regione taglierà i fondi.
FRANCO PIACENTINI
Condivisibile la formalizzazione del “Tavolo Strategico….” se a questo ci sarà il coinvolgimento: delle Confederazioni CGIL CISL UIL; delle Associazioni Imprenditoriali; del Terzo Settore; del Volontariato. Altrimenti non ci sarà il vero “Tavolo della Concertazione Terre Alte”. Saluti cordiali.