C’è Michela, che di lavoro fa la maestra, e ha riaperto una casa. Stefano opera nell’ambito dei risarcimenti e ha affittato anche lui. Due abitazioni che sarebbero potute rimanere vuote magari per anni, per decenni, come moltissime in provincia di Belluno, dov’è chiusa quasi la metà delle case.
La scelta di Michela e Stefano ha a che fare con tutti noi, con il nostro territorio. Perché c’entra in modo diretto con il contrasto allo spopolamento.
Sarebbe una fortuna, se le decisioni di Michela e Stefano diventassero d’esempio.
E poi c’è storia di Laura che sceglie Belluno, fa la logopedista, però senza alloggio dovrà ripartire.
Leggi l’approfondimento firmato da Luigi Guglielmi, è pubblicato sul numero 47 dell’Amico del Popolo, che porta la data del 28 novembre 2024 ed è in distribuzione in questi giorni a tutti gli abbonati, disponibile anche nelle edicole.
La dinamica demografica in provincia di Belluno, secondo lo studio di Luca Romano di Veneto Lavoro, basato su dati Istat. Tra il 2021 e il 2031 si prevede un’ulteriore perdita di 7.553 abitanti. (Elaborazione dell’Amico del Popolo)
La provincia di Belluno, nel suo insieme, sfiora il 50% di case non occupate. Ma nella parte alta le case vuote sono addirittura il 64,3%. (Grafico di Primavera Casa)
Margherita Minella e Tomaso Zampieri di «Società Nuova», che coordina l’attività di «Primavera Casa».
BELLUNO – L’appartamento dove vive Laura, a Borgo Prà. Se potesse, rimarrebbe ad abitare qui.
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