Il 24 gennaio, alle ore 18.15, presso la Sala Bianchi di Viale Fantuzzi a Belluno, si terrà un incontro organizzato dal Coordinamento provinciale bellunese Pace & Disarmo. Ospite della serata sarà Giorgio Beretta, analista esperto di mercato delle armi e ricercatore presso l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia, che fa parte della Rete italiana Pace e Disarmo. Durante l’evento, Beretta approfondirà il tema «La spesa militare nella politica italiana e nell’Unione Europea», con un focus particolare sul riarmo generalizzato in atto a livello globale, europeo e nazionale.
Numerose associazioni locali hanno aderito all’iniziativa, tra cui Acli Belluno, Cgil Belluno, Spi Cgil Belluno, Gruppi Insieme si Può – Onlus, Samarcanda Scs Onlus, Anpi Belluno, Anpi “La Spasema”, Emergency Belluno, Amici Scuole in Rete, Spazio Sociale Lo.Co. Feltre, ADL Cobas Belluno, Mediterranea Belluno, Rete Studenti Medi Belluno-Feltre, Non Una di Meno Belluno, Comitato Feltrino per il Diritto alla Salute, GIT Banca Etica Treviso-Belluno e Italia Nostra Belluno.
Le organizzazioni promotrici esprimono preoccupazione per l’aumento consistente della spesa militare a livello nazionale ed europeo, evidenziando come tali investimenti sottraggano risorse a settori fondamentali come sanità, istruzione, servizi alla comunità, transizione ecologica e cooperazione internazionale. A destare allarme è anche la richiesta della Nato, attraverso il proprio segretario, di adottare una «mentalità di guerra» e di destinare all’Alleanza Atlantica una quota del PIL superiore al 2%.
«A fronte dell’aumento delle spese militari», si legge in una nota diffusa dagli organizzatori, «il numero di conflitti nel mondo continua a crescere, dimostrando che la deterrenza armata non solo non previene le guerre, ma spesso le alimenta. Le armi, in quanto merci, vengono prodotte, vendute e utilizzate per distruggere, con gravi conseguenze per le persone e per l’ambiente, mentre garantiscono profitti elevati al complesso industriale e militare». Un fenomeno che, come ricordato, era già stato denunciato dal presidente statunitense Dwight D. Eisenhower nel suo celebre discorso di fine mandato.
Giorgio Beretta analizzerà il funzionamento del commercio nazionale e internazionale delle armi, offrendo una lettura politica della corsa al riarmo. Particolare attenzione sarà dedicata al ritorno, ritenuto irresponsabile e pervasivo, di un linguaggio bellicista da parte di alte cariche istituzionali sia del Governo italiano che della Ue e della Nato. Secondo il rapporto Censis 2024, almeno il 70% dei cittadini italiani non condivide questa retorica, a testimonianza di un crescente distacco tra le politiche di riarmo e la volontà popolare.
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