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Unificate le Ulss di Belluno e Feltre

Con 26 voti favorevoli e 21 contrari, nessun astenuto, il Consiglio regionale ha approvato lo scorso 6 ottobre l’emendamento n. 1314 con cui la Giunta regionale ha sostituito l’art. 12 del Progetto di legge 23 di riforma della sanità veneta.
L’emendamento 1314 fissa in 9 le nuove Ulss in cui verrà riorganizzato il sistema sanitario veneto, una per provincia, a cui s’aggiunge l’Ulss Pedemontana che farà capo a Bassano, nonché l’Ulss del Veneto orientale che graviterà nell’area di San Donà, Portogruaro, Jesolo.
In questo modo le Ulss 1 di Belluno e 2 di Feltre vengono fuse in un’unica Unità socio–sanitaria locale a servizio dell’intera provincia di Belluno.
Subito dopo la votazione che ha stabilito le nuove 9 Ulss, il presidente del Consiglio regionale Ciambetti ha sospeso la seduta, la trentattreesima dedicata al progetto di legge 23 che proprio sulla questione del numero delle Ulss è rimasto bloccato molto a lungo.
In attesa dei risultati della ripresa del dibattito sul riordino della sanità veneta di questa settimana da parte dell’assemblea regionale, la notizia dell’approvazione dell’articolo relativo alla riduzione delle Ulss e, in particolare, alla fusione di quelle di Belluno e Feltre, in provincia di Belluno è stata sottolineata in positivo da chi, come l’assessore Bottacin, evidenzia che i risparmi che ci saranno andranno a vantaggio del potenziamento dei servizi. Reazioni di delusione invece da parte di chi, in questi mesi, ha sostenuto la necessità di mantenere in vita l’Ulss feltrina e di chi anche ritiene insufficiente l’attenzione della Regione per le esigenze della sanità in montagna. A questo proposito, prendendo atto di quanto deciso a Venezia e in vista dell’approvazione definitiva della riforma, i sindaci di Feltre e di Belluno, nella loro veste di presidenti delle Conferenze dei sindaci delle Ulss 1 e 2, hanno presentato un emendamento per chiedere al Consiglio regionale di disporre una maggiore autonomia a favore della sanità in montagna, riconoscendo anche più potere di indirizzo ai sindaci e più possibilità operativa ai distretti sanitari montani.

Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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