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Venerdì 20 gennaio 2017

Deceduto Sergio Reolon

E’ morto questa notte, a 65 anni, dopo una lunga malattia, Sergio Reolon, per tanti anni protagonista della scena politica provinciale e anche regionale, inizialmente nelle file del Pci e alla fine del Pd. Nel 1975, a soli 24 anni, fu nominato funzionario della Federazione provinciale del Pci di Belluno e nel 1978 segretario provinciale. Nel 1980 divenne consigliere provinciale, carica in cui fu confermato nel 1985. Durante questo periodo fu membro del Consiglio di amministrazione dell’Azienda regionale delle foreste del Veneto e, in ambito professionale, presidente di imprese cooperative operanti in campo agricolo e in quello dei servizi e dal 1989 funzionario della Lega delle Cooperative del Veneto di cui entrò anche nella Presidenza regionale. Nel 1990 divenne assessore della Provincia di cui nel 1995 fu nominato vicepresidente, carica che mantenne fino al 2002 quando si dimise per divergenze con il presidente Oscar De Bona. Nel 2004 divenne presidente della Provincia di Belluno ottenendo, nel corso del suo mandato, anche il riconoscimento delle Dolomiti come Patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco e il governo del demanio idrico (con i relativi canoni). Perse le elezioni provinciale del 2009, nel 2010 fu eletto nel Consiglio regionale dove fu vicepresidente della Commissione Statuto e dove, anche insieme ai suoi colleghi bellunesi Bond e Toscani, si impegnò a fondo per garantire maggiore autonomia alla provincia di Belluno ottenendo il riconoscimento della sua specificità all’interno del nuovo Statuto regionale e l’approvazione della legge 25 del 2014 per l’attuazione di questa specificità. Nel 2015 si ripresentò alle elezioni regionali, ma non venne eletto pur avendo ottenuto il numero più alto di preferenze di tutta la provincia.

Abruzzo, Soccorso veneto a fatica verso i luoghi di destinazione

Con grande difficoltà, dovuta alle strade inagibili dopo le fortissime nevicate, le squadre del Soccorso alpino e speleologico veneto (II Delegazione Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete e VI Speleo Veneto–Trentino Alto Adige) stanno cercando di raggiungere le zone loro destinate dal Dipartimento di Protezione civile. Ieri mattina trenta soccorritori sono partiti dalle diverse province: in 8 elitrasportati da Sospirolo e dall’aeroporto di Belluno con un elicottero convenzionato con la Regione Veneto, i restanti con mezzi propri. Destinazione Pescara e Teramo, in Abruzzo. La squadra con il gatto delle nevi dell’Unione montana del Centro Cadore e un quad dopo Pescara sarà inviata in un paesino isolato da giorni. Otto soccorritori, assieme ai colleghi piemontesi, daranno il cambio a quanti da ieri mattina si trovano a Farindola, per cercare le persone disperse dopo la caduta della valanga che ha investito l’Hotel Rigopiano. Altre squadre, assieme ai soccorritori lombardi, sono invece destinati a Valle Castellana, un migliaio di abitanti. Un altro gruppo di soccorritori è infine stato indirizzato nei territori del comune di Montorio al Vomano, dove non c’è copertura telefonica. Le finalità sono ripristinare un minimo di accesso viario e verificare le condizioni dei residenti per poi poter provvedere alla consegna di medicinali e generi di prima necessità.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

È iniziata anche nella diocesi di Belluno–Feltre mercoledì 18 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. Il brano biblico proposto alla riflessione dei cristiani di tutte le confessioni è tratto dalla Seconda lettera ai Corinzi (5,14–20): «L’amore di Cristo ci spinge alla riconciliazione». Durante l’edizione 2017 della Settimana non si può non ricordare il quinto centenario della Riforma protestante. Il 31 ottobre 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero affisse al portale della chiesa del castello di Wittemberg le sue 95 tesi che affrontavano temi di vitale importanza per la vita della Chiesa. Lutero con queste tesi non aveva alcun intento polemico, ma semplicemente voleva proporre un rinnovamento nella Chiesa. La rottura con Roma avverrà in un secondo momento, quando gli animi, per responsabilità di entrambe le parti, si esacerbarono. Lutero stracciò la bolla di scomunica e cercò la protezione dei principi tedeschi. Per fare memoria e riflettere sulla Riforma in aprile sarà a Belluno il pastore Fulvio Ferrario, decano della facoltà valdese di teologia a Roma e docente all’istituto di studi ecumenici «San Bernardino» di Venezia. Nel frattempo, il vescovo Renato presiederà una liturgia ecumenica stasera, venerdì 20 gennaio alle 20.30 presso il Centro «Papa Luciani»; domani, sabato 21 gennaio, alle 19.30, a Mussoi, presso la chiesa di Vezzano (sede attuale della parrocchia ortodossa rumena di Belluno), padre George Mihai, parroco, presiederà il canto dell’inno Akathistos.

L’ultimo saluto alla mamma del vescovo Giuseppe

"La ricordiamo nella sua gioia di vivere e nella sua capacità di dedicarsi con gioia agli altri" Con queste parole mons. Attilio Zanderigo, parroco del Duomo di Belluno, si è espresso a proposito di Cesira De Rocco, la mamma 99enne del vescovo emerito Giuseppe Andrich di cui ieri è stato celebrato il funerale a Belluno alla presenza anche del vescovo Renato e di moltissimi sacerdoti. Una mamma, ha continuato mons. Zanderigo nella sua omelia, riscalda la vita dei suoi cari e, quando muore, continua ad essere presente e vivificante nel ricordo, in un servizio alla vita che non ha mai fine e che prende le mosse dalla sua capacità di volere bene, di essere sorgente di vita, di far assaporare ciò che è buono e bello, come dal mettere in guardia da ciò che è sbagliato. Nel far sentire che la vita è bella e merita di essere vissuta la mamma comunica la sostanza della fede e crea lo spazio perché si possa accogliere Gesù. "Dobbiamo essere grati anche come Chiesa per il servizio che Cesira ha prestato accanto al vescovo Giuseppe", ha concluso mons. Zanderigo, invitando a seguirne l’esempio e a chiedere che ci possano sempre essere donne generose al servizio della comunità e della Chiesa in nome dell’amore. Al termine della celebrazione è intervenuto anche il vescovo Renato per dire il grazie di tutta la comunità diocesana a Cesira ed esprimere vicinanza ai familiari con l’auspicio di tenere sempre vivo il senso della vita da lei testimoniato.

Perde conoscenza sulle piste di sci

Ieri due militari della Stazione di soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina d’Ampezzo, in servizio di vigilanza e soccorso piste presso il comprensorio sciistico Cinque Torri Averau, hanno prestato soccorso a un turista romano sessantenne che aveva perso conoscenza dopo essere stato colto da arresto cardiocircolatorio. Il turista si era sentito male nei pressi della Baita Bai de Dones, ai piedi della partenza della seggiovia delle Cinque Torri. I due militari della Guardia di finanza hanno immediatamente praticato il massaggio cardiaco e il supporto dell’attività respiratoria, fino all’arrivo dell’ambulanza di Cortina d’Ampezzo e degli operatori dell’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore che hanno proseguito le attività di rianimazione, sempre con la collaborazione dei due militari. La persona soccorsa è stata poi elitrasportata all’ospedale di Belluno.

L’Ulss Dolomiti rassicura sulla meningite

Con una nota diffusa ieri, l’Ulss 1 Dolomiti ha fatto sapere che le autorità sanitarie e i numeri continuano a confermare che al momento attuale, esclusa la Toscana, la meningite e più in generale le malattie invasive da meningococco hanno lo stesso andamento degli anni scorsi. In tutta la regione Veneto dopo il 2011, anno in cui sono stati notificati 22 casi, i casi di malattia da meningococco registrati ogni anno oscillano tra i 12 e 15, compreso il 2016. Nell’intera provincia di Belluno negli ultimi 10 anni si è avuto solo un caso di meningite. Nonostante i dati siano rassicuranti, sottolinea ancora L’Ulss, la divulgazione tramite giornali o tv di un caso di malattia in qualche città dell’Italia, anche se non sempre causata dal meningococco, è una notizia che crea allarme e preoccupazione. Questo anche perché, pur se in numero contenuto, questi casi colpiscono in gran parte bambini e giovani sani; spesso la malattia si presenta in forma grave e a volte anche mortale, frequentemente con conseguenze debilitanti. Da qualche anno però, continua ancora L’Ulss, disponiamo di vaccini efficaci e sicuri per prevenire la malattia da meningococco che vengono offerti attivamente ai nuovi nati e agli adolescenti come previsto dal calendario vaccinale regionale; inoltre sono fortemente raccomandati per le persone affette da alcune malattie che le rendono più fragili nei confronti di alcuni germi (es. immunodepressi, trapiantati di midollo, soggetti a cui è stata asportata la milza ecc.). Anche se al momento attuale non si sta registrando nel Veneto una situazione di allarme per cui sia indicato cambiare le strategie vaccinali o prevedere l’estensione della vaccinazioni a categorie più ampie di soggetti, la popolazione spontaneamente telefona o accede ai servizi vaccinali per informazioni o per sottoporsi alla vaccinazione. Per rispondere alla straordinaria richiesta, conclude l’Ulss, il dipartimento di prevenzione ha ampliato l’attività degli ambulatori e ha previsto delle sedute vaccinali aggiuntive in modo da contenere i tempi di attesa. La vaccinazione si esegue su appuntamento; la prenotazione può avvenire anche telefonicamente, preferenzialmente chiamando gli ambulatori vaccinali più vicini al proprio domicilio.

Sì di Confedilizia alle nuove norme per l’edilizia residenziale pubblica

In merito al progetto di legge "Norme in materia di edilizia residenziale pubblica", ieri a Venezia, davanti alla Seconda Commissione consiliare del Consiglio regionale, il presidente della Confedilizia veneta, il bellunese Michele Vigne, accompagnato dal segretario generale Luca Segalin, ha espresso parere favorevole alla proposta della Giunta regionale. In particolare il presidente Vigne ha dichiarato: "Valutiamo positivamente la volontà di abbandonare il tradizionale criterio del reddito per assegnare gli alloggi e di introdurre uno specifico indicatore di situazione economica. Inoltre giudichiamo positivo il fatto che venga posto il problema della rotazione dei beneficiari prevedendo la conversione dei contratti di locazione a tempo indeterminato in contratti di locazione a termine (4 anni rinnovabili). Confedilizia è dell’avviso che ci si debba impegnare anche per favorire le locazioni a canone concordato che attualmente stanno dando risultati positivi e che sono oggetto di una specifica convenzione nazionale che è in attesa del decreto di recepimento del Ministero competente".

Timore per le cascate di Borca

Le associazioni ambientaliste della provincia di Belluno hanno espresso preoccupazione per il futuro delle Cascate di Borca, generate dal Ru d’Assola, alte circa 70–80 metri, tra le più alte e spettacolari delle Dolomiti. La preoccupazione nasce dal fatto che le cascate stanno per scomparire a causa di due impianti di produzione di energia idroelettrica. Uno sopra la cascata, spiegano le associazioni, che prevede di intubare anche la cascata (domanda di Zollet Ingegneria poi ceduta alla ditta Reggelbergbau s.r.l. di Bolzano, che ha a ottenuto la concessione dalla Provincia di Belluno lo scorso novembre) e uno sotto la cascata (domanda delle Regole). Quale il loro contributo energetico, domandano gli ambientalisti? Insignificante, rispondono, ma con lauti profitti per gli investitori che si vedranno riconoscere per ogni Kw tre volte il prezzo di mercato per un periodo di 20 anni, grazie agli incentivi statali alle rinnovabili. Nella stessa Valle del Boite sono molti altri gli impianti progettati, che interessano i torrenti Rio Orsolina, Costeana (già autorizzati), Boite, Rio Federa, Ru Bosco, Ru Vià del Palo, Ru Costa Brusada, che si sommano agli oltre cento sparsi nel resto della provincia. Un elenco che diventa ogni giorno più lungo, concludono gli ambientalisti, e di cui pochi sembrano accorgersi, sottolineando che invece se ne sono accorti i comitati, le associazioni, i gruppi di cittadini impegnati nella difesa del Bene comune, che da anni stanno impegnando tempo e risorse per arrestare la corsa a nuove centraline idroelettriche.

"Pensieri di un cervello in fuga" a Pedavena

È stato presentato sabato 14 gennaio a Pedavena il nuovo libro di Raffaele De Rosa "Pensieri di un cervello in fuga. Racconto di un curriculum italizzero". Il libro, edito dall’Abm, è un racconto autobiografico nel quale l’autore, docente feltrino esperto di linguistica germanica e interculturale che da diversi anni vive e lavora in Svizzera, ripercorre alcuni episodi che hanno segnato il proprio percorso di vita (il curriculum, appunto), determinandone scelte e decisioni e portandolo a diventare un cervello in fuga. La presentazione, organizzata in collaborazione tra Abm, Comune di Pedavena (che ha ospitato l’evento, svoltosi in municipio) e Famiglia ex emigranti del Feltrino, è stata l’occasione per discutere di un tema di grande attualità (la fuga dei cervelli) in maniera originale. De Rosa, infatti, con stile divertente e coinvolgente, ha spiegato di non sentirsi ’un cervello in fuga’. «Lo sono diventato, forse, dopo, quasi inconsapevolmente. In realtà la mia scelta di lasciare l’Italia, dove comunque avevo realizzato il mio obiettivo di diventare docente universitario, è stata dettata da questioni sentimentali e familiari». De Rosa ha poi parlato di come si vive in Svizzera, analizzando le differenze tra il contesto italiano e bellunese e quello elvetico, portando il pubblico a riflettere su un altro tema di grande importanza: la questione degli stereotipi che sempre si incontrano quando ci si sposta, si migra, ma che quasi sempre vengono poi sfatati, sia in positivo, sia in negativo.

Doppio appuntamento con la Famiglia ex emigranti di Ponte nelle Alpi

Un fine settimana intenso quello organizzato dalla Famiglia ex emigranti di Ponte nelle Alpi. Questa sera, alle ore 20.30, presso la Sala Cooperativa di Soccher, verrà inaugurata la mostra fotografica "Il gelato di Quantin in tutto il mondo" e presentato il libro "Dalle valli del Piave e del Vajont in ogni contrada del mondo", l’ultima fatica di Arrigo Galli e Camillo Burigo. La mostra, composta da una ventina di pannelli, ripercorre le vicissitudine di alcuni gelatieri che, partiti da Quantin, hanno aperto e gestito prestigiose gelaterie in tutto il mondo. Arrigo Galli e Camillo Burigo hanno già al loro attivo una nutrita serie di lavori sull’emigrazione locale, cui ora aggiungono questa voluminosa pubblicazione, frutto di qualche anno di pazienti e accurate ricerche, la quale dà un quadro completo ed esauriente della vastità del fenomeno migratorio (fino al1940) nel territorio longaronese, che ha toccato ogni frazione e ogni famiglia. L’opera, com’è stato sempre negli obiettivi dei due autori, persegue il doveroso impegno di dare memoria, rilievo ed omaggio ad una parte fondamentale della nostra storia. L’ingresso è libero. Domenica 22 gennaio si terrà la "115.ma festa dell’emigrante". L’appuntamento è fissato presso la chiesa di S. Giacomo di Ponte nelle Alpi, alle ore 11.30. Celebrerà la Santa Messa il vescovo emerito monsignor Giuseppe Andrich.

Premiazione dei Geometri a Feltre

Il Collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Belluno ha deciso di premiare con una borsa di studio gli alunni del corso Costruzioni Ambiente e Territorio dell’Istituto di istruzione superiore "Negrelli– Forcellini" di Feltre che hanno ottenuto il punteggio di 100/100 agli esami di Stato dell’anno scolastico 2015/2016. La cerimonia di premiazione, a cui parteciperanno tutte le classi del corso Costruzioni, Ambiente e Territorio, avverrà presso l’auditorium dell’Istituto, domani, sabato 21 gennaio, dalle ore 10.15 alle ore 12 e vuole rappresentare un ulteriore momento di aggregazione tra il mondo della scuola e quello professionale lavorativo. Gli alunni premiati dal presidente del Collegio, Paolo Vaccari, saranno Astrid Miola, Diego Deon ed Enrico Sponga che, nell’occasione, presenteranno le loro tesine d’esame.

Al Teatro comunale di Belluno una scuola di abbracci

Domenica 22 gennaio alle ore 17 al Teatro comunale di Belluno, nell’ambito della Stagione di teatro per le nuove generazioni "Comincio dai 3. Famiglie a teatro", diretta da Daniela Nicosia e realizzata in collaborazione con Fondazione Teatri delle Dolomiti e Comune di Belluno, Tib Teatro inaugura il 2017 con il divertente e tenero "Abbracci", produzione che "Teatro Telaio" ha presentato con successo presso numerosi festival nazionali e internazionali. Due Panda stanno costruendo la casa, ognuno la propria. Si incontrano. Si guardano. Si piacciono. E poi? Come si fa a esprimere il proprio affetto? Come far sentire all’altro il battito del proprio cuore? Come si può condividere il bene più prezioso? È necessario andare a scuola, una scuola speciale: una scuola d’abbracci. Perché con gli abbracci si possono esprimere tante cose: ci si fa coraggio quando si ha paura, si può festeggiare una vittoria, la gioia di un incontro o la speranza di ritrovarsi quando si va via. E così i nostri due Panda un po’ alla volta imparano a manifestare le proprie emozioni e scoprono che gli abbracci sono un posto perfetto in cui abitare. Uno spettacolo che farà sorridere e riflettere, tutti, bambini e adulti, e che prosegue il percorso dedicato all’affettività che caratterizza le domeniche a teatro di questa stagione all’insegna della condivisione di esperienze ed emozioni tra grandi e piccini.

Il Meteo

Il Centro Valanghe Arpav di Arabba prevede per oggi, venerdì 20 gennaio, tempo molto soleggiato con cielo sereno, aria limpida ed ottima visibilità in montagna. L’aria è molto secca, anche nei bassi strati e le foschie notturne saranno perlopiù assenti nel catino bellunese. Clima notturno sempre relativamente freddo, soprattutto nelle valli innevate. Precipitazioni assenti. Temperature nei fondovalle minime in ulteriore lieve calo con inversione termica (–6/–9 gradi, localmente fino a –11/–13 nelle località solitamente più fredde), altrove senza notevoli variazioni o in leggero aumento; massime pressoché stazionarie o in lieve aumento in alta quota. Venti nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota deboli da Est, a tratti moderati alle quote più alte. Domani, sabato 21 gennaio, ancora tempo molto soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. Possibili lievi foschie notturne in alcune valli prealpine. Clima ancora un po’ freddo a tutte le quote, ma senza vento, con lieve inversione termica nelle valli durante le ore notturne. Precipitazioni assenti. Temperature senza notevoli variazioni rispetto a oggi con diffuse gelate notturne su tutto il settore montano (–5/–9 gradi, localmente fino a –12/–13 nelle località solitamente più fredde). Venti nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota da deboli a moderati da Sud–Est. Dopodomani, domenica 22 gennaio, tempo ben soleggiato con cielo sereno, aria limpida ed ottima visibilità in montagna. Nel corso del pomeriggio sottili velature giungeranno sulle Prealpi occidentali, senza estendersi altrove. Temperature pressoché stazionarie con inversione termica notturna nelle valli, dove le gelate mattutine saranno ancora diffuse. Venti deboli da Est Sud–Est in quota.

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